Questa mattina la presentazione dell’innovativo progetto “Qua la zampa” attivato presso la Casa Circondariale Torre del Gallo di Pavia. “Qua la zampa” ambisce, attraverso la costruzione di un rapporto affettivo con i cani, ad aiutare i detenuti nel loro percorso riabilitativo. Contestualmente vuole creare un percorso di educazione cinofila finalizzata all’ottenimento di un patentino di educatore. Simone Verni (M5S): “Il reinserimento nel sistema sociale e produttivo dei detenuti non è una riflessione buonista, ma un obiettivo reale per portare benefici sia al detenuto, sia alla nostra comunità ed è l’obiettivo della detenzione
che da un lato intende punire chi ha commesso un reato, ma dall’altro lato si prefigge il recupero e il reinserimento in società di chi sconta una pena a vario titolo”.
Gli istruttori della Scuola Cinofila “Il Biancospino” di Casteggio sono responsabili del percorso educativo che prevede un impegno quotidiano da parte dei detenuti nella cura ed educazione dei cani che provengono dal canile di Voghera e sono ospitati in pianta stabile in uno spazio d’accoglienza ricavato nell’intercinta esterna dell’istituto carcerario che vedrà allestito un gazebo, una piscinetta e una rete per ombreggiare d’estate, mentre le cucce avranno dei pannelli fotovoltaici per elettrificare i box dei cani e riscaldarli d’inverno e c’è un box libero nel caso dovesse arrivare un carcerato che ha un cane. Le cure veterinarie sono garantite dall’Area Veterinaria di ATS Pavia.
Attualmente sono tre i detenuti che si occupano quotidianamente dei cani e che frequentano regolarmente il corso di educatore cinofilo, usufruendo di un percorso in borsa lavoro. Le competenze che acquisiranno durante il corso offriranno loro un’opportunità professionale dopo la scarcerazione.
Conclude Verni: “Ringrazio Vanna Jahier, ex garante provinciale dei detenuti che ha fortemente voluto questo progetto, il Direttore Generale di ATS Pavia Mara Azzi e Stefania D'Agostino Direttore della Casa Circondariale che hanno reso questa iniziativa possibile”.
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