L'apertura di una nuova fase politica per il nostro Paese è urgente e in questi mesi difficili abbiamo lavorato per fermare - denunciandola e opponendoci concretamente - una pericolosa deriva populista, reazionaria e sovranista.
La nascita del Governo Conte 2 rappresenta un fatto importante che va nella direzione di questa apertura. Ad esso spetta il compito di non deludere le aspettative suscitate.
La gestione della crisi che ha tenuto al centro il Parlamento, l’ingresso nella maggioranza di due partiti di sinistra, il cambio al vertice del Viminale, il nuovo approccio europeista - leale verso l'Unione Europea ma critico verso l'austerity - sono segnali incoraggianti. Ma rischiano di restare insufficienti per considerare chiusa la stagione dell'odio, del nutrimento delle paure e del conflitto tra ultimi e penultimi, del lessico discriminatorio, sessista e razzista di cui si è resa protagonista la maggioranza gialloverde.
Continuare a usare la retorica dei porti chiusi, tenendo in ostaggio naufraghi e navi che salvano vite umane è un segno che conferma questa insufficienza.
Lo stesso Presidente del Consiglio, che aveva guidato il precedente esecutivo, è chiamato a mostrare con fatti e azioni di governo la volontà di un cambio di direzione.
“Sta per iniziare la Settimana europea della mobilità, durante la quale in tutta Europa enti locali e associazioni promuovono attività sulla mobilità sostenibile, fanno sensibilizzazione, organizzano eventi, fanno promozioni, e il Comune di Como, a quanto ci risulta finora, non ha organizzato assolutamente niente, a differenza di quanto faceva in passato la Giunta Lucini, nonostante chiaramente la nostra città abbia un problema sotto questo aspetto”, Patrizia Lissi e Tommaso Legnani, consigliera comunale e segretario cittadino del Pd, sono stupiti della mancanza di un qualsivoglia programma in merito. Ma non si perdono per questo d’animo e suggeriscono qualche idea al sindaco in carica.
“Sono piccole cose, ma che sarebbe utile mettere in pratica nel breve e medio periodo – dicono gli esponenti dem –. Ad esempio, la mobilità ciclabile: siamo in forte ritardo nella realizzazione del noto progetto, al momento non ancora partito. Quando inizierà? È prevista una data di fine lavori? Servono risposte. Inoltre, andrebbero gestiti meglio i pochi tratti al momento esistenti, che invece vengono spesso occupati da chi non ne ha diritto: servono segnaletica orizzontale e verticale, paletti di delimitazione, indicazioni viabilistiche e turistiche. Potremmo integrare l’offerta del bike sharing con biciclette a pedalata assistita, aumentare gli stalli nei posti più utilizzati, come in stazione, attivarsi con le aziende per favorire il trasporto di biciclette sui treni e sui battelli”.
“Esprimiamo tristezza e sgomento per le morti bianche in Lombardia. A Pavia si è consumata una tragedia inaccettabile. I dati che emergono in Lombardia sono molto negativi e la regione risulta in controtendenza con il dato nazionale e purtroppo vede crescere il numero di morti sul lavoro.
Da tempo monitoriamo la situazione per questo abbiamo deciso di sollevare la questione in Consiglio regionale con un’interrogazione (IN ALLEGATO) per sollecitare la regione a intervenire in sede di prevenzione. Vogliamo capire quali ulteriori azioni Regione Lombardia ha intenzione di intraprendere per affrontare quella che ha tutte le caratteristiche di una gravissima emergenza.
Vigileremo affinché il piano regionale della prevenzione sia veramente efficace anche e soprattutto per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Nel ventunesimo secolo non è accettabile perdere la vita lavorando”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia. L’interrogazione depositata dal M5S Lombardia chiede: “quali ulteriori interventi e investimenti Regione Lombardia ha intenzione di mettere in campo per ridurre il numero di infortuni sul lavoro nel territorio regionale”.
Giacomo Licata, segretario Cgil Como: “I lavoratori crescono di numero. Spesso rientrano in quella categoria definita “lavoro povero”. Noi crediamo in questo territorio ci siano le condizioni per aprire una discussione su quale turismo vogliamo. Riteniamo ci sia bisogno di una regia e ci debba essere la necessità di strumenti. Alcuni, come gli ammortizzatori sociali, ci sono già. È arrivato il momento di pensare a strumenti legati a politiche attive”. La proposta è un bollino di qualità per le imprese rispettose dei diritti dei lavoratori, sulla scorta di quanto già fatto in altre zone d’Italia a vocazione turistica.
Fabrizio Cavalli, componente di segreteria Filcams Cgil Como: “Negli ultimi due anni, nell’ambito turistico, le vertenze nel Comasco sono state circa 150, la metà per mancati pagamenti. I temi su cui c’è la più alta vertenzialità sono anche il rispetto degli orari di lavoro e dei riposi, i ritmi di lavoro per scarsità di personale e lavoro nero. Siamo sul finire della stagione. Da alcuni anni siamo impegnati a informare i lavoratori stagionali circa il loro diritto alla indennità di disoccupazione e al diritto di precedenza sulle nuove assunzioni per la stagione successiva”.
Proponiamo che la competenza sulla legge per l'acqua pubblica, nella versione promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, sia attribuita direttamente ad un esponente del Governo, Ministro o Sottosegretario, per le seguenti ragioni:
- l'iter di approvazione di iniziativa parlamentare ha mostrato, purtroppo, grossi limiti (e ciò indipendentemente dai singoli esponenti politici che hanno avuto l'onere di portare avanti l'impresa) in quanto il tema, quand'anche presente nel contratto/accordo di governo che sia, viene ad essere ricondotto comunque ad una sola delle forze politiche di maggioranza (M5S) e le altre si sentono libere di non condividerlo (strumentalmente o meno) in tutto o in parte, facendo nella sostanza incagliare e impaludare il progetto di legge;
- nel'iter di iniziativa parlamentare il governo è soggetto terzo che interviene sul tema, a maggior ragione per ciò che riguarda i costi, portando una propria visione e questo influenza l'iter, mentre sarebbe opportuna una concertazione preventiva interna al governo. Si tenga anche conto che il servizio idrico è oggetto da decenni (dopo la Galli) di interventi di esclusiva origine governativa.
In occasione delle Giornate europee del Patrimonio, Villa Carlotta propone una riflessione sul perché di una giornata dedicata al patrimonio culturale, trovando idee e risposte dall'archivio Belloni Zecchinelli, il 14 settembre ore 11.00, con una riflessione sul metodo della ricerca storico-territoriale prima e dopo la pubblicazione de Le Tre Pievi di Mariuccia Zecchinelli. Interverranno Rita Pellegrini, Gerardo Monizza, Marco Mazza. Accompagnerà l'evento un'esposizione di documenti dell'archivio, a cura di Maria Cristina Brunati.
Una seconda data, il 21 settembre alle ore 15.00, invece illustrerà la storia della Famiglia Clerici e le tracce ancora presenti in giardino e in museo con il percorso “Il Secolo d’oro a Villa Carlotta”, evento collaterale alla mostra “Splendori del Settecento sul Lago di Como. Villa Carlotta e i marchesi Clerici” allestita nelle sale della Villa fino al 3 novembre.
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