Bisogna tutelare i lavoratori del trasporto pubblico locale: capitreno, macchinisti, autisti e controllori.“Oramai non passa settimana – commenta Giovanni Riccardi, segretario provinciale Filt Cgil - che i lavoratori del trasporto pubblico locale, non siano soggetti ad aggressioni da parte di cittadini senza biglietto. C’è un problema sociale, di educazione civica, per fortuna interessa una piccola parte dell’utenza, che crede di poter viaggiare su mezzi pubblici senza fare il biglietto”.
Il pensiero va agli ultimi due eventi che hanno interessato i due capotreni di Trenord, nelle stazioni di Lambrugo e Carimate, capotreni che chiedono il biglietto e vengono aggrediti mentre fanno il loro dovere di lavoratori, gli stessi tutti i giorni inoltre assistono inermi(anche se più volte denunciati dalla categoria) a scene anche di spaccio e uso di stupefacenti sugli stessi treni. “Credo che oramai sia più che urgente e non più rinviabile il tavolo sulla sicurezza che da mesi la Filt Cgil e tutto il sindacato dei trasporti chiede alla Regione, Trenord, RFI e Istituzioni, incontro che dovrebbe essere fissato entro fine mese
Da qualche settimana ormai decine di persone senza una dimora stabile, di provenienza locale o straniera, sono costrette a dormire in strada, in condizioni assolutamente indegne di una città non solo “civile” ma “ricca”.
Molti si rifugiano e trovano riparo sotto il portico dell’ex chiesa di San Francesco, assistiti da un’associazione di volontariato. Crescono il disagio e le discussioni in città.
Eppure una prima, parziale, temporanea soluzione è a portata di mano. Basta prendere la chiave e aprire le porte dell’ex chiesa, da decenni adattata a sede di esposizioni ma da molti mesi assolutamente vuota.
Costi? Zero. Basta aprire una porta.
Rischi? Zero. Migranti e volontari hanno tenuto perfettamente pulito per mesi il piano terra dell’autosilo Valmulini, nonostante le condizioni al limite e le ciniche decisioni dell’amministrazione cittadina (che aveva persino fatto chiudere l’acqua di un rubinetto nelle vicinanze), perché non dovrebbe essere possibile la stessa cosa nello spazio dell’ex chiesa? Ci sono persino alcuni servizi igienici...
Il decoro cittadino, cui si fa sempre appello, non avrebbe che da guadagnarci.
Il fatto poi che l’ex chiesa sia intitolata al santo poverello di Assisi sembra fatto apposta. La sua memoria non potrebbe esserne che vivificata.
Lunedì 21 maggio 2018, alle 12, nella sala riunioni, al secondo piano dell’Ufficio territoriale regionale Insubria, il ‘Pirellino’, di Como, in via Luigi Einaudi 1, si terrà una conferenza stampa dei consiglieri Angelo Orsenigo (Pd) e Raffaele Erba (M5s) sull’interrogazione a risposta scritta sulle tangenziali di Como e Varese.
L’articolato atto chiede lumi al presidente del Consiglio regionale sulla gestione dell’arteria, sulla sbandierata gratuità, mai raggiunta finora, sul secondo lotto, sulle opere di mitigazione e compensazione ambientale, sul tavolo tecnico-politico.
“Non possiamo permettere che le attività ricettive e gli operatori turistici di buona parte del centro alto lago, sul lato comasco, subiscano un danno di queste proporzioni”, interviene anche Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, sulla vicenda degli albergatori e ristoratori che temono ripercussioni dalla chiusura della statale Regina, dalle 20.30 alle 5.30, per il cantiere della frana di Argegno. “Se la logica, come ho già ribadito, è di chiedere a Regione Lombardia di essere accanto a quelle popolazioni e agli enti locali, monitorando la situazione e sollecitando gli organismi preposti, è anche vero che può fare di più proprio per le aziende che vivono del passaggio sulla strada – prosegue Orsenigo –. Innanzitutto, condivido la proposta degli operatori di accorciare l’orario di chiusura da mezzanotte in poi e piuttosto allungare i tempi di intervento. Tutto sommato, si tratterà di attendere un paio di settimane in più, quindi i lavori si protrarrebbero per un mese, un mese e mezzo al massimo. Ma poi si potrebbe considerare anche di applicare la misura agevolativa, proporzionata a questo periodo di tempo, di riduzione dell’Irap alle attività commerciali limitrofe ai cantieri, come
Tutti i giorni da martedì a domenica dalle 10 alle 18 con orario continuato,turisti e visitatori comaschi potranno visitare l’esposizione e le mostre temporanee del Museo.
In questo periodo, oltre alle sale permanenti, è possibile visitare la Mostra ‘Afrodite allo Specchio’ con una scenografica esposizione che coinvolge il visitatore in un gioco di luci, tessuti e riflessi.
Nella nuova sala multimediale dedicata alla bachicoltura è inoltre attivo un piccolo allevamento di bachi che i visitatori potranno conoscere e osservare.
Tutte le nuove proposte sono presentate anche sui social e sui siti: mille motivi per visitare nel fine settimana il nostro Museo.
Per gruppi organizzati è possibile prenotare visite guidate.
Come sapete le pensioni dei dipendenti pubblici sono ferme da anni, come del resto lo sono stati i contratti pubblici fino all'ultimo rinnovo obbligato da una sentenza del 2015 della Corte Costituzionale.
Soprattutto quelle ante 2015 non ricevono gli adeguamenti che gli stessi dettati costituzionali prevedono in particolare gli articoli 36 e 38. Di recente un pronunciamento della Corte dei Conti della Regione Puglia del gennaio 2018, confermando la correttezza della tutela della pensione rispetto all’incremento del costo della vita e alle dinamiche delle retribuzioni di riferimento dei lavoratori in attività, ha dato ragione ad alcuni pensionati del settore pubblico stabilendo "che debba essere affermato il diritto del ricorrente alla perequazione (adeguamento) del trattamento pensionistico, con aggancio ai miglioramenti economici concessi al personale di pari qualifica ed anzianità in attività di servizio."
La nostra Associazione sta promuovendo un azione collettiva, alla quale possono aderire tutti i pensionati del settore pubblico, che si svilupperà in 2 momenti:
Dapprima l'invio a nostra cura all'INPS-INPDAP competente della richiesta di adeguamento
quindi, nei confronti di una risposta negativa o di un silenzio rifiuto, l'azione presso la Corte dei Conti Competente per regione.
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