Sono passati quasi 2 anni dall’entrata in vigore della riforma sanitaria in Lombardia, prevista dalla legge 23/2015, una riforma di grandi ambizioni, il cui obbiettivo fondamentale è l’integrazione fra le attività sanitarie e sociosanitarie. Una riforma che stenta a decollare nel nostro territorio e che lascia inalterate le problematiche relative alle lunghe liste di attesa per prestazioni sanitarie, le lunghe ore di attesa nei pronti soccorso, la difficoltà dei pazienti cronici e più fragili di trovare un’adeguata risposta ai bisogni socio sanitari.
CIGL-CISL-UIL di Como esprimono grande preoccupazione per l’eccessivo ritardo con il quale viene attuata la riforma.
Un ruolo di primaria importanza nell’attuazione della stessa è in carico ad ATS Insubria e ATS Montagna, agenzie alle quali compete la programmazione dell’attività sanitaria e socio sanitaria. Recentemente le nostre organizzazioni hanno incontrato i dirigenti delle due Agenzie a cui hanno chiesto di sottoscrivere un protocollo di relazioni sindacali, con l’obbiettivo di stabilire un confronto continuo e strutturato. Ad oggi però CGIL-CISL-UIL assistono ad un silenzio da parte delle agenzie che impensierisce, anche in considerazione del fatto che a gennaio 2018, un numero rilevante di utenti cronici e fragili sarà interessato da un nuovo modello di presa in carico, del quale poco o nulla oggi conoscono gli utenti stessi. Un ruolo informativo e di orientamento potrebbe essere svolto
(FONTE: ecoinformazioni) Alla riunione di Como senza frontiere del 4 dicembre nell’Oratorio di Rebbio tutti gli aderenti hanno evidenziato come la scelta nonviolenta adottata durante l’incursione squadrista degli Skinheads del 28 novembre sia stata la migliore risposta. Nella riunione è stata valutata la partecipazione alla manifestazione del 9 dicembre “E questo è il fiore. Contro ogni fascismo e ogni intolleranza” indetta in conseguenza dell’attacco fascista alla precedente riunione plenaria di Csf.
La decisione di partecipare è stata unanime e si è deciso di accogliere l’invito venuto dal Pd alla rete di intervenire dal palco durante la manifestazione.
La Rete valuta positivamente ogni iniziativa che contrasti il fascismo e il razzismo, sempre intimamente legati, e vuole cogliere l’occasione per renderne evidente il nesso con il tema delle migrazioni e dei diritti dei migranti che non affrontato o affrontato in modo sbagliato dalla politica del governo finisce per alimentare i fascismi violenti oggi crescenti nel paese. Alla manifestazione la Rete parteciperà con le proprie posizioni, con la scelta assoluta della nonviolenza, e per portare la voce dei desaparecidos, gli oltre 3000 morti ogni anno nel Mare nostrum.
Anche l’Arci il 9 dicembre a Como contro ogni fascismo e per la democrazia.
L’Arci aderisce e parteciperà alla manifestazione antifascista che si terrà il 9 dicembre a Como. Siamo infatti convinti che sia assolutamente necessario che le forze democratiche rispondano con fermezza ed unità ad ogni atto di provocazione di gruppi e forze che si richiamano apertamente al fascismo e al nazismo. A preoccuparci è anche il tema della qualità della nostra democrazia, perché risulta per noi evidente come la diffusione del fascismo sia correlato all’aumento della sofferenza sociale di parte della popolazione italiana, soprattutto quella che vive situazioni di marginalità.
Non vanno in nessun modo sottovalutati le provocazioni, gli atti di stampo squadristico e xenofobo come quello recente contro ‘Como senza frontiere’. L’accoglienza, l’antirazzismo, l’apertura verso il ‘diverso’ sono valori che devono caratterizzare la democrazia e la civiltà di un paese.
Per questo l’attenzione verso simili atti - che dimostrano come il sonno della ragione possa partorire mostri – deve restare alta.
L'Anpi sezione di Como "Perugino Perugini" partecipa ed invita a partecipare alla manifestazione nazionale di sabato 9 dicembre contro ogni fascismo e ogni intolleranza indetta dal Partito Democratico a Como al Monumento alla Resistenza europea sul Lungolago Mafalda di Savoia alle ore 11.
Crediamo sia importante esserci a questo appuntamento, che per la nostra Associazione diventa parte di un lungo percorso che ci vede da sempre impegnati nella società per la difesa e la valorizzazione della Memoria e dei valori costituzionali dell'antifascismo, della democrazia, delle libertà e dell'uguaglianza. C'è un'orda selvaggia a destra fatta di movimenti non solo neofascisti, ma apertamente neonazisti, che avanzano proponendo i peggiori richiami al razzismo, ai più beceri e pericolosi istinti, cavalcando le crisi sociali, inserendosi nelle curve degli stadi e insinuandosi tra gli studenti nelle scuole. Purtroppo apprendiamo che sabato 9 dicembre verrà concessa a Forza Nuova la piazza pubblica a Como. Per l'ennesima volta ci troviamo di fronte ad organi dello Stato che, in nome di una presunta e distorta libertà di espressione, concedono spazi pubblici a movimenti che non si riconoscono nella Costituzione repubblicana, che diffondono messaggi razzisti e inneggiano al culto del ventennio fascista.
E' ora di dire basta!
Il Consiglio regionale esprima “la più netta riprovazione e condanna” per l’irruzione da parte di un gruppo di skinhead, il 28 novembre scorso, presso la sede della rete Como Senza Frontiere. Lo chiede il Pd con una mozione urgente depositata questa mattina in Consiglio regionale, sottoscritta anche da Patto Civico e Articolo Uno. La mozione prende spunto dai fatti di Como ma anche dallo sfregio al murales dipinto a Milano, in via Buccari, per ricordare i 70 della Resistenza. Nella notte tra il 3 e il 4 dicembre ignoti hanno cancellato la scritta “Bella Ciao Milano” per sostituirla con “Duce a noi”. Entrambi i fatti dimostrano, si legge nella mozione, “la diffusione di ideologie intolleranti, xenofobe, di stampo neofascista o neonazista” che “contrastano con i principi democratici di non discriminazione e libera espressione che sono alla base della Costituzione della Repubblica e dello Statuto di Autonomia della Regione Lombardia.”
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