Nel corso della presentazione e inaugurazione del nuovo viadotto di Annone Brianza il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha comunicato l’impegno del Ministero per lo studio di fattibilità per l’elettrificazione della linea Como-Lecco e la redazione di uno studio di fattibilità per l'elettrificazione del bacino brianzolo, che permetta la stima di tempi e costi dell’intervento e successivamente l’individuazione delle fonti di finanziamento. Il Consigliere regionale del M5S Lombardia Raffaele Erba, presente all’evento, commenta: “È un ulteriore e fondamentale passo avanti nella giusta direzione. La Como-Lecco è una linea assolutamente strategica per il rilancio del nostro territorio. Le potenzialità sono enormi a partire dalla necessità di maggiore velocità negli spostamenti dei frontalieri, per passare al sostegno del comparto turistico fino ad arrivare, in prospettiva, alle olimpiadi Milano-Cortina del 2026. L’elettrificazione è uno degli elementi di un sistema di intermodalità tra i trasporti sul territorio e avrà ricadute importantissime per il territorio. Il progetto si innesta su uno studio più ampio che riguarda tutto il bacino Brianzolo e comprende anche l’efficientamento della tratta Monza/Albate C.- Molteno – Lecco a riconferma dell’impegno del M5S per il trasporto su ferro in Lombardia”.
“Ci chiediamo se veramente questa amministrazione pensa che i turisti piovano dal cielo e che qui rimangano per opera di misericordia. Forse è il caso di offrire un servizio all’altezza, se vogliamo davvero avere la giusta risonanza nel mondo e far sì che il sistema ‘Como Lake’ non rimanga solo un simpatico slogan anglofono”, è il commento di Stefano Fanetti e Patrizia Lissi, consiglieri comunali del Pd, alla notizia che circola in questi giorni a proposito dell’impossibilità del Comune di Como di offrire un servizio di traduzione per turisti almeno in inglese.
“Prima spostano l’Infopoint dalla sua sede naturale, al Broletto, in pieno centro, in un posto imbucato e non visibile, ora scopriamo che sito e informazioni non sono tradotti e non lo saranno neanche a breve – continuano i consiglieri dem –. Con l’amministrazione Lucini ci sono state due persone che se ne occupavano. Si poteva rifare il bando, invece questa Giunta ha lasciato cadere tutto. Non sono proprio in grado di continuare quanto già fatto di buono”.
“Gli alleati europei di Salvini vogliono far saltare gli accordi per un’Europa più sostenibile“. Così Chiara Braga, responsabile Sostenibilità ambientale nella Segreteria del PD, commenta le scelte dei Paesi componenti il cosiddetto gruppo di Visegràd.
“Frenano la lotta per il clima: una scelta incomprensibile e contraria all’urgenza con cui invece dovremmo agire. Il dovere di salvare il pianeta – prosegue l’esponente PD – non può essere letto in contrapposizione all’economia. Perdere la sfida ambientale significa mettere a rischio la salute dei cittadini europei, vanificando la possibilità di creare milioni di posti di lavoro. Qui si tratta di difendere gli interessi nazionali, per noi l’economia verde, un assetto strategico per la crescita sostenibile del nostro Paese. Che ne pensa Di Maio degli alleati di Salvini? Con chi vuole stare il nostro Governo? Il premier Conte non ha nulla da dire?”
“Dal Governo sull’ex Ilva un giochino irresponsabile che rischia di far saltare il lavoro di anni sulle bonifiche. Noi siamo dalla parte della città, dei suoi abitanti, di un territorio compromesso da interessi di bottega e da speculazione politica, oggi stretto dalla morsa dei litigi tra Lega e 5Stelle“.“Per noi le priorità sono ambiente e lavoro, insieme, senza alibi per nessuno. Oggi il Governo sta rigettando nell’incertezza Taranto rendendo il piano ambientale non più percorribile, dopo un percorso che ha visto negli anni scorsi il commissariamento governativo dell’azienda che ha consentito di salvare la produzione, tutelare i lavoratori e avviare con 1 miliardo di euro circa il piano di riambientalizzazione. “Anche sul percorso di decarbonizzazione in Europa, Lega e M5S dicono cose diverse e non si capisce qual è la posizione italiana“.
Lunedì 1 luglio 2019 alle ore 20.30 in piazza Grimoldi a Como chiediamo a tutte e tutti di partecipare a un presidio, così come era stato il 3 ottobre 2018 in solidarietà con il sindaco di Riace Mimmo Lucano, per esprimere il nostro sostegno a Sea Watch, a Carola Rackete, all'equipaggio, per riaffermare il nostro dovere di solidarietà e di accoglienza nei confronti di uomini e donne migranti.Non è facile, in tempi come questi, appellarsi alla legge.La legge dovrebbe essere uguale per tutti – così almeno recita la frase che campeggia sulle pareti di tutti i tribunali. Ma la legge – qui, ora – non lo è più. Non lo è per le persone che migrano, non lo è per le persone e le organizzazioni che cercano di ridurre il danno, soccorrendole e accogliendole.Eppure, anche in tempi come questi, osiamo appellarci alla legge.
All’antichissima legge del mare che IMPONE di salvare i naufraghi e di portarli in un porto sicuro, non di limitarsi a compilare statistiche delle vittime, non di riportarli lì dove ha avuto origine il loro dramma. Una legge che ha trovato spazio nelle convenzioni internazionali che anche lo Stato italiano ha sottoscritto.
Alla legge costituzionale italiana (nata dalla lotta contro il fascismo, il nazismo, il razzismo) che all’articolo 2 PROCLAMA il dovere della solidarietà: «La Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale».
“Il parco giochi, tanto desiderato a Monteolimpino, è chiuso per l’ennesima volta per atti vandalici. Chiediamo al Comune di intervenire con dei sistemi di sicurezza”, lo dice Barbara Cereghetti, segretaria del Circolo Pd di Como Nord, raccontando che “da circa una settimana il parco, nato un anno e mezzo fa grazie alla riqualifica di ‘O.e.C.’ e all’arrivo di Iperal nel quartiere, è chiuso perché sono stati danneggiati i giochi, divelti i tavoli di legno, è stato appiccato un fuoco ed è stata anche rotta la maniglia del cancelletto d’entrata”.La segretaria Pd fa sapere che l’apertura del parco è legata agli orari del supermercato e quindi “questi danni sono stati fatti sicuramente di notte, perché il tanto desiderato spazio giochi, molto utilizzato da bambini e ragazzi, è sempre pieno di giorno e questa oscenità non sarebbe mai potuta accadere alla presenza di tante persone. La proprietà ha temporaneamente chiuso l’accesso al parco giochi per poter ripristinare al meglio la struttura e per non creare problemi alla sicurezza dei fruitori – prosegue Cereghetti –. Ci dicono che il parco verrà sicuramente riaperto, ma non sanno ancora quantificare il tempo necessario per il ripristino di tutte le attrezzature danneggiate”.
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