“Regione Lombardia fa tante chiacchiere sulle maggiori risorse alla montagna che ha persino giustificato l’Ats omonima con la necessità di un’attenzione particolare a questi territori. Poi, quando chiedi sostegno e risorse per servizi fondamentali in quelle zone, ti risponde picche”, è amareggiato Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, del ‘no’ al suo ordine del giorno all’assestamento di bilancio in cui chiedeva di sostenere con specifici finanziamenti la contrattualizzazione de La Rosa Blu di Grandola ed Uniti.
“Con ORAC si rischia un’agenzia dei controlli peggiore dell’ARAC di Maroni. L'organismo, così come approvato in Commissione, è controllore della Giunta e controllato dalla Giunta, è ovvio che rischia la totale inefficacia. Non ha le caratteristiche di terzietà e autonomia che merita, ha solo due membri nominati dalle minoranze contro i sette delle maggioranza e i loro poteri dicontrollo sono collegiali e non, come vorremmo per garantire all'ente più efficacia, individuali.
Ieri sera è stato approvato all'unanimità l'emendamento al bilancio presentato dal portavoce del M5S Lombardia Massimo De Rosa, grazie al quale Regione stanzierà 400mila euro per l'avvio di un programma di mappatura dell'intero territorio regionale.
“Non possiamo affidarci al meteo e alle piogge per migliorare la qualità dell’aria. Nel piano aria manca una visione innovativa, un progetto strutturato. O si cambia immediatamente la visione del Paese, oppure gli interventi saranno solo spot. Se i soldi sono pochi devo essere investiti bene”, così Massimo De Rosa, consigliere regionale del M5S Lombardia
“E’ assurdo discutere ancora di stufe a pellet domestiche, non esiste nessuna possibilità di controllo delle emissioni. Per ridurre le emissioni dobbiamo rivolgerci alle vere rinnovabili, come il sole.
Stiamo ancora a parlare di incentivi al trasporto su mezzi privati, che, al contrario, devono essere disincentivati: il futuro è del trasporto pubblico e del trasporto su ferro. La rottamazione delle auto può dare un effetto positivo nell’immediato, ma sul lungo periodo è un palliativo. Dobbiamo avere il coraggio anche di discutere di allevamento intensivo nel bacino padano: se la Lombardia vuole respirare deve intervenire con scelte anche non facili”, conclude De Rosa, sulla presentazione del Piano Aria dell'Assessore regionale all'ambiente Raffaele Cattaneo.
“Secondo Rusconi la chiusura delle stazioni di Lomazzo e Mariano Comense è una bugia? Forse non è informato: a giugno il Gruppo regionale della Lega aveva già presentato un’interrogazione al suo assessore ai Trasporti in cui chiedeva spiegazioni delle notizie che circolavano circa l’intenzione di Trenord”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, a proposito delle accuse dell’ex sindaco di Lomazzo proprio ai democratici che avrebbero diffuso una notizia infondata.
“Spiacciono le dichiarazioni del consigliere provinciale Rusconi: lo invito a leggere tutto il testo dell’interrogazione leghista, primo firmatario, Alessandro Corbetta sulla chiusura delle 25 biglietterie di Trenord. Rusconi dimostra di non essere informato e di voler creare una polemica priva di ogni fondamento – continua Orsenigo –. Per quanto ci riguarda, il Pd, con un giorno di anticipo, sempre a giugno, aveva depositato un’analoga interrogazione per sapere dall’assessore Terzi quali azioni intendesse mettere in atto urgentemente affinché si scongiurasse la chiusura delle stazioni lombarde e si favorisse una maggiore rete di vendita dei biglietti sul territorio lombardo, all’interno di un piano complessivo di riqualificazione delle stazioni che garantisse e migliorasse i livelli di vivibilità e la sicurezza”.
A Como, non solo non esistono spazi sufficienti per accogliere la notte le persone in grave stato di marginalità, ma è difficile anche a trovare uno scantinato, un garage, un buco riparato dove depositare i circa 40 borsoni chiusi con cerniera che contengono un sacco a pelo, una coperta e un sottile materassino tipo yoga.
Li abbiamo preparati per le persone che dormono in strada, sono nominali: la difficoltà di accesso costante ai servizi d’igiene rende ancora più importante, è evidente, che ognuno abbia la propria dotazione. Con scadenza regolare facciamo il cambio coperte.
Può sembrare poco, ma per una persona che vive per strada è tanto.
Da un anno e mezzo circa ci occupiamo di questo: prima in Val Mulini, poi ai tendoni di Via Sjrtori e per ora a San Francesco, adattandoci a ciò che le circostanze impongono e consentono, e alle richieste che ne derivano.
I due turni, la sera per consegna e la mattina per il ritiro, sono rispettati ogni giorno della settimana, feste comandate comprese.
Tra le attività che facciamo questa non è l’unica, ma è imprescindibile e ci permette di creare relazioni e di tentare qualche progetto più concreto e positivo - abbiamo qualche storia a lieto “inizio”.
Avendo tutto il materiale necessario, con due auto e un luogo dove depositare e ritirare le borse-kit, l’attività sarebbe abbastanza semplice e relativamente veloce.
La chiusura dello spazio accanto al tribunale - perfetto per le brevi soste di carico /scarico - ci ha messo in grande difficoltà, e in aggiunta il luogo dove attualmente depositiamo i borsoni potrebbe a breve non essere più disponibile.
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