E' tale il fallimento della sanità lombarda che per affrontare l'emergenza sanitaria si deve ricorrere all'aiuto dei tanto vituperati paesi socialisti. Non possiamo che apprezzare la scelta dell'assessore Gallera di rivolgersi a Cuba e Venezuela per richiedere medici per affrontare l'emergenza. Però non vorremmo che la giunta lombarda e le altre dimentichino di fare il proprio dovere, cioè un piano di assunzioni per medici e infermieri che ponga fine all'attuale carenza di personale e al ricorso sistematico al lavoro precario. Finita l'emergenza c'è bisogno di una sanità che funzioni con medici e personale infermieristico stabile.
In una fase particolarmente delicata, dove trovarsi e confrontarsi personalmente è impossibile, continua il ciclo di iniziative di formazione via web organizzate dal Partito della Rifondazione Comunista . Lunedì 16 marzo – dalle ore 21:00 – l’avvocato Rolando Dubini interverrà in diretta streaming sulla pagina #facebook Prima le lavoratrici e i lavoratori e contemporaneamente su quella del Partito della Rifondazione Comunista e del Prc Lombardia in collegamento con il segretario nazionale Maurizio Acerbo e il responsabile nazionale #Lavoro del Partito Antonello Patta per parlare di #covid19 e di tutele per la salute delle #lavoratrici e dei #lavoratori che sono costrette/i a continuare a recarsi in luoghi di lavoro che non sempre rispettano i canoni imposti e registrati i dispositivi di sicurezza.
Prc Lombardia - Il governo ha decretato (Dl n.14 del 9 marzo) l’assunzione di 20 mila tra medici, infermieri assistenti sociosanitari, chiamandoli in trincea a salvare il paese provato duramente dall’emergenza coronavirus. Ma, scandalosamente, i contratti proposti sono solo di tipo precario prevedendo incarichi individuali della durata massima di un anno non rinnovabili; è sparita dall’articolo 2 del decreto del 9 marzo perfino la possibilità, inizialmente prevista, di stabilizzazione degli assunti dopo 2 anni di contratto. Inoltre non è chiaro se per concretizzare al più presto immediate assunzioni per mettere in sicurezza i territori sia necessaria una specifica autorizzazione del Ministero (es. questa aspetta la Regione Puglia).
Acerbo-Patta (PRC-SE): Il protocollo governo-sindacati-imprese è inadeguato e quindi inefficace per fare prevenzione del contagio nei luoghi di lavoro dato che si lascia sostanzialmente alle imprese di decidere se tutelare o meno la salute dei lavoratori. Il diritto alla salute si ferma davanti alle porte delle aziende. Torniamo a chiedere il fermo di tutte le attività lavorative non essenziali come unica soluzione per affrontare il contagio e garantire tutela di lavoratrici e lavoratori.
CSV - "Raccomandiamo a tutte le associazioni e ai volontari di attenersi con la massima attenzione alle indicazioni di Regione Lombardia pubblicate anche sul sito di CSVnet Lombardia.
È importante sapere che – al momento – l’unico modo per rendervi utili è:
Rifondazione Comunista chiede l'immediata liberazione dei due compagni del si_Cobas in stato di fermo a Modena.
E' vergognoso che le forze dell'ordine pensino a identificare lavoratori che scioperano invece di effettuare controlli nelle aziende che non garantiscono prevenzione dal contagio.
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