Erano i primi di dicembre del 2018 e Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, assieme ad alcuni residenti, e a Vito De Feudis, segretario del Circolo Pd di Como Sud, facevano il giro delle residenze di Camerlata per toccare con mano il degrado in cui erano finite. “Le residenze dell’orrore”, le avevano definite, prodotto di “scelte scellerate del centrodestra”, dissero.
E’ chiaro da tempo che la crisi della democrazia che attraversa l’Italia è una crisi di rappresentanza, causata da leggi elettorali che hanno favorito l’elezione di nominati dalle segreterie dei partiti, dal crescente potere dell’esecutivo sul parlamento, dal progressivo cambiamento della natura stessa dei partiti. Invece di operare per eliminare la cause di tale sfiducia, aggravata dalle perduranti e gravi difficoltà economiche e sociali in cui versa il Paese, da anni si insiste in vari modi per cambiare la Costituzione, privilegiando sempre il tema della governabilità su quello della rappresentanza, mettendo in discussione la divisione dei poteri ed aggravando così la crisi di sistema.
“Patrick George Zaki è stato arrestato senza motivi al suo arrivo all’aeroporto del Cairo, trattenuto per ore senza che se ne sapesse niente, interrogato, torturato e infine incriminato. Una scenario inaccettabile che si ripete, a cui il Governo italiano deve reagire in modo forte”. Lo dichiara l’Arci nazionale sul caso dello studente egiziano dell’Università di Bologna grazie a una borsa di studi europea.
“Siamo all’assurdo, un movimento revisionista e negazionista accusa Anpi di esserlo sulle Foibe. L’Anpi è un’associazione che non intende riscrivere la storia, ma raccontarla”, dichiara l’Arci nazionale in merito agli attacchi di Casapound all’ANPI apparsi in diverse città italiane.
"L’assessore Stefano Bolognini, oggi ha deciso di deridere la sua stessa maggioranza e ha deciso di non presentarsi questa mattina in audizione in commissione sanità, dopo che la richiesta della sua presenza era stata avanzata dalla Lega in Consiglio Regionale". Questo il commento a caldo di gregorio Mammì, consigliere regionale M5S dopo la seduta della commissione dove si sarebbe dovuto discutere della nuova delibera sui contributi ai disabili gravi e gravissimi.
“L’assessore regionale alle Politiche sociali Bolognini non riesce a uscire dal problema che lui stesso ha creato il 23 dicembre con una delibera che era uno schiaffo a tante famiglie di disabili lombardi, messe davvero in difficoltà da un insensato taglio ai contributi per l’assistenza. Lo attendevamo in Commissione Sanità, si era preso un impegno in consiglio regionale e il fatto che non sia venuto la dice lunga su come affronti i problemi di queste persone.
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