Carissimi Amiche e Amici,
anche quest’anno l’associazione Amici di Ndugu Zangu Onlus, grazie all’aiuto delle nostre instancabili volontarie, è lieta di promuovere il progetto di Natale “Dona un Dono” destinato ai bambini della Narrapu Community. I bambini stanno bene, hanno ultimato l’anno scolastico e la Comunità è sempre più un punto di riferimento e supporto per tutta la popolazione della zona.
Come spesso vi comunichiamo non mancano però le sfide, e per rendere ancora più significativo questo Natale, abbiamo deciso che tutte le donazioni raccolte con questo progetto saranno destinate a:
§ acquisto
di una nuova pompa per l’acquedotto, fondamentale per la distribuzione dell’acqua;
“L'accordo sulla presa in carico dei pazienti cronici e sul ruolo di clinical manager dei medici di medicina generale rappresenta una sconfitta per la politica regionale sanitaria. La riforma della cronicità è un fallimento, ora la Giunta con questo accordo cerca di addolcire la pillola e di portarsi i medici dalla loro parte attribuendo loro un ruolo con il conseguente compenso. Ma il disegno è comunque chiaro fin dall’inizio e vuole portare definitivamente la sanità lombarda nelle mani del privato”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta la conferenza stampa dell’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera sull’accordo con gli ordini dei medici per la presa in carico dei pazienti cronici.
“La Regione non faccia pagare le multe a chi non ha pagato i ticket in buona fede”. A chiederlo è Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, commentando la notizia dell’arrivo di 500mila cartelle esattoriali, in tutta la Lombardia, per ticket non pagati da pazienti, soprattutto anziani, convinti di aver diritto all’esenzione per basso reddito o disoccupati.
“La complessità delle norme può portare facilmente a errori – commenta il consigliere Pd –. Bastano infatti pochi euro di differenza per far decadere il diritto di esenzione e incorrere in multe pesantissime. È necessario mettere ordine al sistema delle esenzioni. È impensabile che debbano essere i cittadini, oltretutto i più disagiati, a certificare il proprio reddito con il rischio di sbagliare”.
La Giunta regionale ha risposto a un’interrogazione del consigliere regionale del M5S Lombardia Raffaele Erba del settembre scorso sull’inceneritore Silea. Il M5S chiedeva di conoscere l’eventuale stato di avanzamento dei lavori del Tavolo Tecnico per la valutazione dei costi-benefici del teleriscaldamento e aggiornamenti sull’indagine epidemiologica su diverse patologie (tumori, malformazioni neonatali ecc.) che coinvolgono la popolazione che vive nelle zone limitrofe all’inceneritore di rifiuti.
Nella risposta si legge che esiste un “report preliminare delle analisi effettuate sulla mortalità della popolazione del territorio” che presenta “evidenze sanitarie” la cui relazione con l’incenerimento di rifiuti “non è, ad oggi, nota” e che i risultati saranno presentati “per la fine del 2018”. Il tavolo tecnico per la prosecuzione dei propri lavori sta attendendo gli esiti dello studio per verificare “l’efficacia della rete” di teleriscaldamento”.
“Proposta utile e ragionevole, in linea con i contenuti del provvedimento approvato alla Camera dei deputati nei giorni scorsi.
È una legge che andrà a tutelare le fasce più deboli”, così Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5S Lombardia, giudica la proposta di legge regionale per l’installazione di videosorveglianza nei nidi e nelle scuole d’infanzia.
“Il discorso va però ampliato e oltre alle iniziative di controllo va garantita la professionalità degli educatori, anche quando si tratta di associazioni o cooperative.
Le iniziative di vigilanza da sole non possono sostituire standard minimi di preparazione degli operatori, conclude Mammì.
«Una brutta tegola si abbatte in questi giorni sulla comunità marianese a causa delle vili minacce e delle ingiurie partite da un cittadino ai danni di Ilaria Cucchi. Condanniamo con forza questo gesto carico d’odio sferrato contro una persona che da sola ha lottato per più di dieci anni per far luce su un gravissimo atto di eclissi della democrazia italiana. Un gesto vile e codardo oltre che oltraggioso che infanga tutta la comunità cittadina, una comunità che, almeno in una sua parte consistente, ha sempre dimostrato di essere accogliente e solidale ed attenta alle tematiche sociali.Alla luce degli ultimi aggiornamenti sulle indagini il nostro Paese ancora di più si trova nella condizione di dovere delle scuse ufficiali a tutta la famiglia di Stefano ed a questo proposito troviamo inaccettabile quanto accaduto. Da buon “leone da tastiere” il signore in oggetto una volta che la notizia è circolata sui social ha pensato bene di cancellare il suo account twitter, ma ciò nonostante se conosce l’identità e come Partito della Rifondazione Comunista chiediamo a tutte le istanze che si proceda legalmente nei suoi confronti.
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