Facciamo parte dei 27 milioni di cittadine e cittadini che si sono espressi contro la privatizzazione dell'acqua e per la difesa dei beni comuni. Viviamo con forte preoccupazione i ripetuti tentativi di cancellazione del risultato referendario, che colpiscono al cuore la partecipazione democratica e la credibilità delle istituzioni.
[issuu viewmode=presentation layout=http%3A%2F%2Fskin.issuu.com%2Fv%2Flight%2Flayout.xml showflipbtn=true documentid=120310134441-e41dcced307e4e0292962ead8f8d08f0 docname=genio_donna_programma_fino_aprile_2012 username=altracomo loadinginfotext=genio_donna_programma_fino_aprile_2012 showhtmllink=true tag=2012 width=420 height=594 unit=px]
{audio}http://www.archive.org/download/10032012-UnIntreccioTraLavoroENuoviDirittiIlProgettoDelleDonne/10032012-UnIntreccioTraLavoroENuoviDirittiIlProgettoDelleDonnePerLoSviluppo.mp3{/audio}
La politica energetica di questo governo per ora non esiste: eppure, senza che si apra alcun confronto pubblico su un tema cruciale per l’occupazione, il clima e la salute, l’esecutivo non si esime dal ricorrere a provvedimenti nascosti nelle pieghe di “maxiemendamenti”, per sostenere lobbie, ingarbugliare regolamenti di incentivazione, esaltare la propensione finanziaria della gestione dei monopolisti nazionali del settore. Così, senza alcun comunicato ufficiale di riscontro, in queste settimane ENEL ha contattato i broker internazionali e la congregazione dei JP Morgan, Barclays, Ubs, Cheuvreux, Bank of America, Merill Lynch, che ne hanno declassato il titolo. Colpa della crescita del prezzo del gas? Non credo, dato che nel 2010 il 64% della generazione termoelettrica ENEL nel perimetro nazionale è stato a carbone. In verità, la colpa è della discesa della produzione di elettricità dovuta alla crisi, perché al mercato non piace una riduzione e a questa finanza non interessa alcun cambio di paradigma e tanto meno la sostenibilità. Per JP Morgan il valore di una società è direttamente proporzionale alla sua capacità di fare utili, non certo alla diminuzione dell’impatto ambientale o al suo valore industriale. Perciò, bisogna produrre a basso prezzo (con il consenso del governo, per l’emergenza del gran freddo, ENEL ha fatto ripartire, non solo per lo stretto necessario, le centrali ad olio combustibile al posto del gas) e tagliare: sulla manutenzione programmata e sugli investimenti in particolare. E se poi si diversificasse per investire sulle rinnovabili, lo si fa solo su grandi concentramenti di impianti per far cassa con gli incentivi, dato che il famoso “governo dei tecnici” non ha uno straccio di politica industriale e allora…comanda il rating e il ritorno a breve.
COMUNICATO STAMPA da TEATRO ARTE ORIZZONTI INCLINATI - Miriana
Seminario : sabato 17 – domenica 18 MARZO dalle ore 14,00 alle ore 18,00
Circoscrizione 1: Albate, Acquanera - via S.Antonino n° 4
Che cosa è?
Il seminario sarà una Full immersion di due incontri e si propone di avviare alla conoscenza degli strumenti necessari per leggere un testo di fronte altri, poesia o racconto, o comunicare un proprio discorso, saperlo trasmettere al maggior numero di persone - anche di provenienza diversa - attraverso il primo mezzo di espressione che è la VOCE.
Conoscere questo nostro strumento significa educarlo, correggere la propria pronuncia o la cadenza con appositi esercizi che comprendono respirazione, ginnastica facciale, addominale, studio della fonetica e articolazione.
Acquisire consapevolezza di questi mezzi aiuta a conoscersi meglio, a superare timidezza ed emotività e a dare senso e colori vari al testo che si vuole trasmettere.
L’analisi del testo medesimo e del suo stile, indispensabile per trasmetterne appieno il significato, contribuisce anche a riappropriarsi della propria lingua, in tutta la sua ricchezza, in un’epoca in cui la fretta, e la quantità di informazioni che ci bombardano, vanno sempre più a scapito della qualità della comunicazione e del linguaggio, determinandone l’impoverimento.
Il trasporto lacuale colpito dai tagli della Legge di stabilità (Finanziaria 2012) e dagli interventi del Governo Monti: il Governo e le Regioni interessate tradiscono i cittadini dei laghi
Le ricadute drammatiche che deriveranno sulla Gestione Governativa dei servizi pubblici di navigazione sui Laghi Maggiore, Garda e Como per le misure contenute all’interno delle note di variazione del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2012 , aggiunte ai tagli degli anni precedenti, prevedono una riduzione delle risorse finanziarie da destinare all’azienda di 13 milioni di euro, e faranno mancare all’azienda il 50% delle risorse necessarie per funzionare (13 milioni nel 2012 rispetto ai 26 milioni del 2008).
Questa situazione finanziaria difficile, viene ulteriormente aggravata, a seguito delle conseguenze prodotte da un provvedimento sull’Iva che, costerà all’azienda ulteriori 5 milioni di euro.La riduzione di risorse non potrà essere affrontata con riorganizzazioni interne o altre manovre di recupero, e si ricorrerà al taglio sia dei servizi di trasporto sui tre laghi e sia dell’occupazione. Si colpirà il turismo e il trasporto pubblico locale e questo intervento graverà negativamente sui cittadini con un effetto devastante sull’economia del settore turistico dei tre laghi.
Il sindacato ha aperto una fase di mobilitazione unitaria a tutela della Gestione Governativa Laghi, che costituisce un bene essenziale per le popolazioni locali, sia dal punto di vista economico e del lavoro, sia per la qualità di un servizio altamente sostenibile sul piano ambientale.
Con questa mobilitazione si intende difendere non solo i lavoratori interessati e a rischio del proprio posto di lavoro, ma anche l’utenza che perderà così un punto di riferimento molto forte sul piano del trasporto pubblico.
Il Governo e le Regioni interessate si assumeranno la responsabilità delle ricadute negative che le loro scelte avranno sui lavoratori, i cittadini e l’economia dei territori interessati.
PRESIDIO presso il pontile della navigazione di Menaggio dalle ore 8.30 alle 13
Dopo mesi in cui la politica ha omesso il confronto e il dialogo necessari con la popolazione della valle, la situazione di tensione in Val Susa ha raggiunto il livello di guardia, con una contrapposizione che sta provocando danni incalcolabili nel fisico delle persone, nella coesione sociale, nella fiducia verso le istituzioni, nella vita e nella economia dell’intera valle. Ad esserne coinvolti sono, in diversa misura, tutti coloro che stanno sul territorio: manifestanti e attivisti, forze dell’ordine, popolazione.
I problemi posti dal progetto di costruzione della linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Lione non si risolvono con lanci di pietre e con comportamenti violenti. Da queste forme di violenza occorre prendere le distanze senza ambiguità. Ma non ci si può fermare qui. Non basta deprecare la violenza se non si fa nulla per evitarla o, addirittura, si eccitano gli animi con comportamenti irresponsabili (come gli insulti rivolti a chi compie gesti dimostrativi non violenti) o riducendo la protesta della valle – di tante donne e tanti uomini, giovani e vecchi del tutto estranei ad ogni forma di violenza – a questione di ordine pubblico da delegare alle forze dell’ordine.
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |