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Nonostante la disponibilità dimostrata dal consigliere Ceruti nell’organizzazione dell’incontro, il candidato del Movimento 5 Stelle Marco Valli ha infatti deciso all’ultimo di non partecipare al confronto pubblico programmato con Brando Benifei, del Partito Democratico.
Il segretario dei Giovani Democratici, Tommaso Legnani, non nasconde la delusione: “Avevamo organizzato questo dibattito tra due giovani candidati al Parlamento europeo perché credevamo potesse essere un bel momento di politica, per ascoltare le diverse idee di Europa che i partiti hanno in mente. Spiace invece che i grillini abbiano deciso in extremis di privare i cittadini comaschi di un utile momento di confronto”.
Brando Benifei, 28 anni (il più giovane candidato della lista del PD), sarà comunque ospite a Como giovedì 8 maggio alle ore 21.00, per presentare la sua candidatura in un incontro pubblico presso l’Ultimo caffé (via Giulini, 3).

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L'intenzione è opporsi come in tutti i Comuni Italiani alla diffusione di sementi geneticamente modificati.
 
 
Perchè non pensare alla riqualificazione delle serre di Villa Olmo anche in quest'ottica?
Perchè non riportare EXPO 2015 al vero concetto che ha permesso Milano di aggiudicarsi l'esposizione?
 
Oltre alla Mozione il Movimento 5 Stelle di Como promuoverà una petizione per raccogliere il consenso dei cittadini comaschi.
 
Luca Ceruti
Movimento 5 Stelle COMO
 

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Mentre sono ancora in corso i festeggiamenti per la giornata della Liberazione, apprendiamo che il 30 aprile prossimo forze neofasciste manifesteranno pubblicamente a Como e, con il pretesto di commemorare la persona di Sergio Ramelli, insceneranno la solita fiaccolata a ritmo di tamburo, con l’utilizzo e l’esaltazione di simboli, slogan neofascisti e saluti romani, a cui abbiamo già purtroppo assistito negli anni scorsi.

Il volantino che ne promuove la partecipazione (che alleghiamo per conoscenza e che è stato pubblicato su internet) è un aberrante corollario della simbologia neofascista e, già di per sé, prefigurerebbe la violazione sia della legge 645/1952 (cosiddetta Legge Scelba), che punisce “chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche, ovvero idee o metodi razzisti”, sia della legge 205/1993 (cosiddetta Legge Macino) che punisce chi propaganda e incita all’odio e alla discriminazione razziale, etnica o religiosa.

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