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Buongiorno a tutti, l'Associazione La Stanza Blu - Como, che rappresento, modificando temporaneamente i suoi obiettivi, ha organizzato uno sportello di ascolto per le famiglie con figli fino ai 13 anni, per offrire un sostegno psicologico e pedagogico per le difficoltà dei bambini e ragazzi legate al periodo che stiamo vivendo. I colloqui sono offerti da professionisti di grande esperienza, sono gratuiti e sono estesi a tutta la Lombardia. Negli allegati le modalità per chiedere l'intervento. Una attenzione particolare viene riservata alle neo mamme che si trovino in difficoltà, che potranno usufruire del progetto Accompagnamento alla maternità fragile, sebbene portato avanti a distanza tramite telefonate o video chiamate.

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Guarisco (PD) - “Il Comune di Como studi come ampliare l’area del Mercato Mercerie non solo limitandola alla zona di Porta Torre e le mura ma estendendola a largo Miglio, piazza Vittoria, via Carducci, la parte iniziale di via Volta, l'area antistante San Donnino, piazza Medaglie d'Oro. Solo così, con un mercato diffuso, si può avere un mercato più sicuro. Ma bisogna fare presto: centinaia di attività sono a rischio” così dichiara il consigliere comunale, Gabriele Guarisco. “Il mercato di Como è per natura complesso in quanto fitto di banchi. Secondo l’impostazione canonica è difficile mantenere il distanziamento tra operatori e clienti come vorrebbero le disposizioni anti-Covid - continua il consigliere Dem - il Comune deve ripensare la distribuzione del mercato in modo che gli ambulanti possano finalmente tornare a lavorare in condizioni di piena sicurezza per tutti”.

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Orsenigo (PD) - “Perché l’ATS Insubria ha fatto solo 116 test sierologici fino a oggi?”. A chiederselo è il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo, commentando i dati diffusi ieri dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera in merito ai test sierologici effettuati dalle diverse ATS della Lombardia al personale sanitario e alle persone in quarantena fiduciaria dal 23 aprile a ieri. Su 33.306 test, ATS Insubria, la cui competenza territoriale si estende alle provincie di Como e Varese, è di gran lunga fanalino di coda, con soli 116 test fatti e solo alle persone in quarantena, non agli operatori sanitari.“Lo screening è l’arma decisiva per poter sostenere la fase 2, di cui abbiamo grandissimo bisogno. Mi auguro che quei dati siano solo incompleti, perché altrimenti a Como e provincia avremmo un problema in più da risolvere” conclude il consigliere.

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