Como, 4 ottobre 2016 - Il servizio di portineria di Palazzo Cernezzi non deve essere esternalizzato. Le organizzazioni sindacali del
pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil e la Rsu del comune di Como chiederanno, in data odierna, un incontro urgente all'assessore al personale per affrontare la tematica resa pubblica dagli organi di stampa. Le rappresentanze del personale ad oggi non hanno ricevuto alcuna informazione. Il dissenso da parte nostra è però totale. Il problema delle carenze d'organico in altri settori, grave ed a volte drammatico, non si risolve certo con la mobilità interna e le privatizzazioni. Il blocco delle assunzioni, reiterato per la soppressione delle province, e la
sostituzione del turn over entro i limiti del 25% impone scelte organizzative, non scorciatoie. Il servizio di portineria ha un organico sufficiente, quindi non deve essere smantellato. L'appalto, per oltre 100.000 euro creerà un aggravio di spesa ed un decremento delle professionalità. Le carenze di personale, presenti in ogni settore del comune, non possono certo essere risolte con le tre figure provenienti dalla portineria. La scelta dell'amministrazione è quella via via di compensare i vuoti con un susseguirsi di appalti? Non la riteniamo una strada percorribile. Servizi come quelli di guardiania nel corso degli anni hanno svolto anche un ruolo da camera di compensazione.
Personale non più abile a mansioni “di fatica” è stato ricollocato, nel passato, in questo servizio. Eliminare alla radice la gestione diretta vanifica pure questa prospettiva. Invitiamo quindi l'amministrazione ad aprire un confronto sulla riorganizzazione della portineria, laddove fosse ritenuto necessario, prevedendo percorsi di ulteriore qualificazione. La prima proposta sarà un corso di inglese per i nostri dipendenti