Varie aziende agricole del territorio e il gruppo "Api Brianzole" intendono coinvolgere le amministrazioni della provincia di Como con l'obbiettivo di mettere al bando l'utilizzo dell'erbicida glifosato dal territorio.
Mercoledì 28 novembre alle ore 21.00 presso il centro civico Livatino di Tavernerio si terra' una conferenza stampa.
Di seguito la prima iniziativa intrapresa, una lettera al sindaco di Pontelambro.
Al Sig. SINDACO
del comune di Pontelambro
Erba, lì 7 giugno 2018
OGGETTO: Richiesta di ordinanza comunale che vieti l’utilizzo su tutto il territorio comunale, anche da parte dei privati dell’erbicida Glyphosate.
Ill.mo Sig. Sindaco,
siamo un gruppo di aziende agricole, di apicoltori professionisti e non, che insieme vogliamo salvaguardare la salute di tutti, dell’ambiente in cui viviamo e degli insetti impollinatori indispensabili per l’ecosistema del quale facciamo parte. E’ per questo che riteniamo importante farci promotori di questa iniziativa, che prende sempre più importanza dal continuo aggiungersi di comuni italiani che la sostengono, sollecitati da gruppi promotori nazionali e locali, come il nostro, e che riguarda il divieto, su tutto il territorio comunale,
anche da parte dei privati, dell’erbicida Glyphosate .
A tale proposito vogliano portare alla Sua attenzione e a tutta l’Amministrazione le
seguenti considerazioni:
Considerato che il D.lgs. 14 agosto 2012, n. 150 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi” il quale prevede il Piano d'Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), che detto D.lgs all'art. 15 comma 2 lettera “a)” stabilisce che il PAN definisca misure appropriate per la tutela di aree specifiche quali parchi e giardini pubblici, campi sportivi ed aree ricreative, cortili delle scuole e parchi giochi per bambini, nonché in prossimità di aree in cui sono ubicate strutture sanitarie tenuto conto dei necessari requisiti di tutela della salute umana, dell'ambiente e della biodiversità nonché dei risultati dell'analisi del rischio;
Considerato che il D.M. del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali del 22 gennaio 2014 “Piano nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” (PAN) il quale ai paragrafi 5.5. e 5.6.1., contiene anche direttive specifiche in merito alla sostituzione o alla limitazione d'impiego dei fitosanitari contenenti determinate sostanze;
Considerato il Regolamento CE n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del
16 dicembre 2008 “Relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento CE n. 1907/2006” che all'allegato I paragrafo
3.6.2.2.3. fa riferimento all'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione (IARC) per la definizione dei valori dei dati delle prove della cancerogenicità di certe sostanze sull'uomo e sugli animali da laboratorio;
Considerato il Decreto del Ministero della Salute 8 agosto 2016 “Revoca di autorizzazioni all’immissione in commercio e modifica delle condizioni d’impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate in attuazione del regolamento di esecuzione (UE)
2016/1313 della Commissione del 1°agosto 2016”;
Considerato che la IARC di Lione è organo tecnico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) diretta espressione delle Nazioni Unite e ha classificato il diserbante come probabile cancerogeno per l'uomo e accertato cancerogeno per gli animali e responsabile di incrementare il rischio di linfoma non hodgkin;
Considerato che l’art. 1 del Decreto del Ministero della Salute 9 agosto 2016 prevede che “a decorrere dal 22 agosto 2016 si adottano le seguenti disposizioni di modifica delle condizioni d’impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate:
- revoca dell’impiego nelle aree frequentate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili di cui all’articolo 15, comma 2, lettera a ) decreto legislativo n. 150/2012 quali: parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all ’ i nterno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie;
- revoca dell’impiego in pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura;
Atteso che è necessario impedirne l’ uso nelle aree indicate, ovvero le aree utilizzate dalla
popolazione o dai gruppi vulnerabili così come indicato dall’art. 15, comma 2, lettera a) del D.lgs n.150/2012, ovvero i parchi, i giardini, i campi sportivi e le aree ricreative, i cortili e le aree verdi all'interno dei plessi scolastici, le aree gioco per bambini e le aree adiacenti alle strutture sanitarie, i cimiteri;
Considerato che il rapporto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nr. 208/2014 documenta l'ulteriore incremento di questo erbicida nelle acque superficiali e profonde;
Considerato che l' Associazione Medici per l'Ambiente – ISDE Italia, con la pubblicazione del Position Paper “PESTICIDI, PRATICHE AGRICOLE, AMBIENTE E SALUTE” (Marzo
2015) elenca i problemi per la salute e l'ambiente derivanti dall'uso del glyphosate;
Considerato che l'ITALIA e altri paesi europei, quali Francia e Austria, hanno nella ECHA (Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche) espresso voto contrario all'utilizzo del glyphosate nel dicembre 2017;
Considerato che nel FEBBRARIO 2018 il PARLAMENTO EUROPEO ha aperto un' inchiesta sull'operato dell' EFSA (autorità europea per la sicurezza alimentare) la quale dichiara la non cancerogenicità del diserbante, basandosi su studi del la MONSANTO, che è una delle ditte produttrici;
Considerato che esiste il principio di precauzione, stabilito dall'art.191 par.2 e art.168 del
Trattato di funzionamento dell'Unione Europea;
Considerato che la Direttiva Comunitaria 2009/128/CE e il D. lgs 2012/150 impongono di eliminare l'uso dei pesticidi in tutte le aree pubbliche (strade, corsi d'acque giardini pubblici, scuole, aree naturali protette) ;
Considerato che mediante lo strumento di partecipazione diretta alle politiche comunitarie ECI (European Citiziens’ Iniziative) sono state raccolte un milione e trecentomila firme per richiedere l’abolizione dell'uso del prodotto.
Dopo queste considerazioni, delle quali abbiamo citato le fonti e delle quali alcune le abbiamo incluse in allegato alla presente, vorremmo chiederLe la riflessione sull’argomento, pensando in particolar modo alla salute dei cittadini, soprattutto i più piccoli , e alla salvaguardia dell’ambiente. E per questo che, vista la pericolosità sociale ormai comprovata da più organi di controllo e da diversi studi del diserbante Glyphosate, Le chiediamo l’emanazione di un ordinanza comunale (alla quale è possibile inserire le considerazioni sopra riportate, ma anche altre …) che abbia i seguenti punti:
- nei bandi di gara emanati dal Comune per gli appalti pubblici, e negli interventi fatti direttamente dall’Ufficio Tecnico Comunale, riguardanti le a z io n i di contenimento delle infestanti venga indicato come unica tipologia di utilizzo possibile quello meccanico e comunque non il diserbo a base di prodotti chimici aventi come principio attivo il glyphosate (glifosato o glifosate);
- che su tutto il territorio comunale , i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo glyfosate, non possano essere impiegati nelle aree utilizzate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili così come indicato dall’art. 15, comma 2, lettera a) del D.lgs n.150/2012, ovvero i parchi, i giardini, i campi sportivi e le aree
ricreative, i cortili e le aree verdi all'interno dei plessi scolastici, le aree gioco per bambini e le aree adiacenti alle strutture sanitarie, i cimiteri;
- che su tutto il territorio comunale, i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo glyfosate non possano essere impiegati su tutto il territorio comunale, anche da parte dei privati.
RingraziandoLa dell’attenzione, siamo certi che non perderà l’occasione di tutelare la salute dei cittadini e di salvaguardare un meraviglioso territorio come il nostro spesso provato dall’alterazione del naturale ecosistema.
Per quanto riguarda il comune di Caslino il nostro referente per informazioni e comunicazioni sarà:
- Colombani Gian Oreste (via Sasso del Numero, 24 – Castelmarte)
I nostri più cordiali saluti.
GRUPPO PROMOTORE “API BRIANZOLE”
GRUPPO PROMOTORE "API BRIANZOLE". Elenco aderenti:
Azienda Agricola “Apicoltura Mazzola” di Luciano Mazzola, Erba
Azienda Agricola “Apicoltura Martino Mazzola” di Martino Mazzola, Erba Azienda Agricola “Apicoltura Gallo” di Gallo Mau rizio, Tavernerio Azienda Agricola “Conti Andrea” di Andrea Conti, Asso
Azienda agricola "Ape Diem" di Francesco Marotta, Cantù
Società Agricola “Agape” di Bassi Giacomo e Rottoli F. s.s., Como
Azienda Agricola “Apicoltura Dell’Orto”, Besana Brianza
Azienda Agricola “CHELIDONIA” di Colombari Livio e Maucieri, Montevecchia
Azienda Agricola “Redaelli Daniele” di Redaelli Daniele, Oggiono
Azienda Agricola “GL” di Legnani Gaetano, Guanzate
Azienda Agricola “Ci vuole un fiore” di Matteo Serenthà, Rezzago
Gian Oreste Colombani, Castelmarte Daniele Viotto, Albese con Cassano Mantovan Mario, Mariano Comense Meregalli Elena, Barzago
Verena Miklautsch, Cremella Fabio Bosisio, Proserpio Marino Marieni, Pontelambro Busti Filippo, Veniano
“ Olio Rosato” di Andrea Rosato, Anzano del Parco
Società agricola “La Runa”, Erba
Azienda Agricola “Camanin” di Sedini Michela, Oliveto Lario
Azienda Agricola “Molteni Tommaso” di Molteni Tommaso, Proserpio
Azienda Agricola “Cascina Spina", Erba
Agriturismo “Le Radici”, Alpe di Blessagno
Azienda agricola “Manzoni”, Galbiate
Files allegati:
- 2015-03-Position-Paper-PESTICIDI.pdf (Associazione Medici per l'Ambiente – ISDE Italia,Position
Paper “PESTICIDI, PRATICHE AGRICOLE, AMBIENTE E SALUTE” (Marzo 2015)
- Decreto del Ministero della Salute 9 agosto.pdf
- Rapporto_208_2014.pdf (rapporto nazionale pesticidi nelle acque – Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale)