“Meno male che il centrodestra doveva fare la sosta gratis per la prima mezzora: siamo arrivati al punto che i cittadini comaschi, e non solo, pagheranno ancora di più e oltre tutto per inquinare ancora di più”, sono esterrefatti per le ultime decisioni prese dall’amministrazione Landriscina i consiglieri comunali di minoranza. Stefano Fanetti, capogruppo Pd, assieme al suo segretario provinciale Federico Broggi, Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica, e Bruno Magatti, capogruppo di Civitas, commentano negativamente la rivoluzione dei parcheggi attorno alle mura.
“Intanto, alzare il prezzo della sosta del 50% significa che il centrodestra certifica l’ennesima promessa mancata – dicono gli esponenti di opposizione –: ricordiamo tutti che in campagna elettorale fu sbandierato il progetto di portare la prima mezzora di sosta alla gratuità. Non ci stupisce che l’impegno non solo non venga mantenuto, ma che addirittura si vada nella direzione opposta. È un po’ la cifra di tutta questa contraddittoria gestione della città di Como”.
Ma c’è un aspetto che, sotto l’apparenza di una scelta di servizio, nasconde un’insidia ancora più grande per i comaschi: “Dare la possibilità di parcheggiare solo due ore al giorno, non è un’agevolazione per chi deve fare delle commissioni. Intanto, non possiamo decidere noi quanta premura mettere alle persone. Pensiamo che spesso chi si avvicina il più possibile al centro è anche chi ha più difficoltà a muoversi – ragionano Fanetti, Broggi, Nessi e Magatti –. Ma soprattutto è un modo per aumentare a dismisura il traffico veicolare e l’inquinamento, in un continuo turnover di auto che vanno e vengono ogni due ore per tutto il giorno, addirittura più di prima, nella speranza di trovare posto. E magari attendendolo ferme con il motore acceso. Ecologicamente, è proprio l’opposto di quanto bisogna fare con delle precise politiche di tutela dell’ambiente e della salute. Insomma, proprio non ci siamo”, concludono i consiglieri di minoranza.