Como senza frontiere - Nel corso della mattinata di lunedì 29 giugno, un'azione di forza ha "svuotato" il portico della ex chiesa di S. Francesco, cacciando ie persone da qualche settimana ormai erano costrette a pernottarvi, in assenza di altre strutture più consone. Forse non si tratta di uno "sgombero" in senso tecnico, forse si tratta "solo" di una "sanificazione forzata", poiché qualcuno è disposto a giurare che nei prossimi giorni i senzatetto potranno tornare sotto le volte del portico... in attesa della prossima azione di forza. Quello che è successo stamattina è gravissimo, poiché certifica in modo inequivocabile che la giunta del Comune di Como non riesce a intendere il proprio ruolo se non in modo repressivo e punitivo. Da anni e da più parti si avanzano proposte concrete e percorribili per affrontare il problema dell'estremo disagio sociale in modo non effimero e dilettantesco. A tutte le proposte la giunta e le sue eminenze grigie non hanno mai risposto se non adducendo scuse di impotenza e minacce di espulsioni e punizioni.
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Per esprimere in modo concreto il nostro totale dissenso di cittadine e cittadini di fronte a tale incapacità di amministrare la città e il bene pubblico e per rendere evidente che esiste una città solidale e attenta ai bisogni e ai diritti di tutti e tutte, abbiamo aderito al presidio di protesta di questa sera, a partire dalle ore 20.30 all'ingresso carraio del palazzo municipale (via Bertinelli). in concomitanza con il consiglio comunale (che si svolge a porte chiuse).
Chiediamo a tutte e tutti di partecipare osservando tutte le cautele che l'ancora preoccupante situazione sanitaria impone, ma anche chiedendo con decisione che finalmente si adottino quelle misure indispensabili a garantire i diritti delle persone e il benessere dell'intera comunità.