Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” - In questi giorni si celebra il 10° anniversario del “nuovo” Ospedale S. Anna di Como, ubicato in quel di S. Fermo della Battaglia. Nell’occasione il nostro Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” vuole ricordare una vicenda, non sufficientemente indagata, relativa ai rifiuti smaltiti dalla Perego Strade – impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta – finiti nelle fondazioni del nosocomio comasco. Una vicenda che venne portata alla luce dalla DDA di Milano nell’ambito delle indagini sui traffici illeciti di rifiuti da parte dall’impresa, che era già finita nelle maglie della inchiesta-madre “Infinito”.
Il conseguente processo ha riguardato appunto le accuse di traffico e smaltimento abusivo di rifiuti speciali da parte della Perego Strade in svariati cantieri tra cui appunto il nuovo Ospedale S. Anna di S. Fermo. Il processo, a cui la nostra associazione si era presentata e venne riconosciuta come unica parte civile, si è concluso con la condanna di Ivano Perego, titolare dell'impresa di Cassago Brianza, già condannato in precedenza per aver aperto le porte dell’impresa edile di famiglia a membri della ’ndrangheta.
Nella sentenza di primo grado, il Giudice del Tribunale di Lecco scriveva, a proposito della verifica dei danni ambientali correlati alle attività illecite della Perego Strade: <<in alcuni casi, come all'Ospedale di Como, i materiali analizzati erano quelli materialmente accessibili, ai margini degli edifici di nuova costruzione>>. Tale affermazione attesta, secondo noi, che solo analisi più approfondite sui materiali utilizzati nei sottofondi avrebbero permesso di verificare l'effettiva pericolosità delle sostanze tra quelle depositate dalla Perego Strade.
Una vicenda quindi i cui contorni non sono mai stati chiariti fino in fondo, e in cui le Istituzioni (Ministero dell’Ambiente, Regione, Comuni) non hanno avuto il coraggio di costituirsi come parti civili per il risarcimento dei danni ambientali causati dalle attività illecite della Perego Strade. In questo lasciando solo la nostra associazione a sostenere, a fianco della Procura antimafia, le accuse di danno ambientale contro l’impresa ndranghetista.
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
Como, 6 ottobre 2020