FridaysForFuture Como - Ri-cominciamo da Como - Ci fa piacere che il nostro messaggio sia giunto all’assessore Marco Butti; ci dispiace nel caso si fosse offeso per le modalità con cui è stato invitato a prendere parte al dibattito di lunedì 11 gennaio a proposito dell’area di Como Sud e parte della situazione in cui versa.
Facciamo alcune brevi considerazioni riguardo le dichiarazioni dell’assessore:
- innanzitutto vorremmo evidenziare che nessuna legge obbliga gli enti comunali ad accettare le proposte di imprese private riguardo ad una zona dismessa o in disuso. Sta al Comune valutare se sia necessario o meno accettare la proposta che gli viene sottoposta da un’ipotetica impresa; questione che va al di là dei crismi.
Ad esempio il Piano di Governo del Territorio (PGT) è uno strumento con il quale è possibile quantomeno poter limitare il proliferare di medio e grandi strutture di vendita nel proprio comune, a maggior ragione se ciò avvenisse insistendo su una stessa zona.
- Crediamo di poter definire “aggressiva” la pianificazione urbanistica che è stata portata avanti a Como sud in questi ultimi anni poiché essa non è stata pensata per migliorare la vivibilità della stessa mettendo al centro le persone che l’abitano, ma è invece stata modellata sulle esigenze di massimizzazione dei consumi all’interno degli esercizi commerciali che ne hanno finanziato la “riqualificazione”, mettendo al centro il mezzo di trasporto privato, e riproducendo così un modello urbanistico non a misura di persona.
Nel caso della Coop, è stata cementificata un’area boschiva di circa 0,6 ettari per far posto alla struttura di vendita e a dei parcheggi al servizio di una scuola che per sua natura è frequentata molto probabilmente da bambini/e che abitano nelle sue vicinanze, e che potrebbero raggiungere l’istituto a piedi/bici, se fossero sviluppati dei servizi di piedibus o una rete capillare di percorsi ciclopedonali (e non segmenti di piste ciclabili di 100m al massimo, sparsi qua e là per la città) tali da rendere sicuro il tragitto casa/scuola. Considerare positiva la realizzazione di parcheggi al servizio di una scuola (ma, più in generale, di una qualsiasi struttura) vuol dire non essere in grado nemmeno di immaginare un modello di mobilità diverso, e dare per scontato che per spostarsi si debba utilizzare un mezzo privato.
Rinnoviamo nuovamente l’invito all’assessore (anche tramite mail) ad un incontro a “porte aperte o chiuse” perché non siamo riusciti a capire quale progetto è previsto per l’area di Como Sud e quale parte ricoprono in questo progetto i supermercati che si tengono per mano.
Video risposta: https://www.facebook.com/106139271434361/posts/110266977688257/
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