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Venerdì 19 novembre alle ore 10, davanti a Palazzo Pirelli, via Fabio Filzi 22, si terrà un presidio per ricordare il Transgender Day of Remembrance (TDoR), la giornata internazionale (20 novembre), per la commemorazione delle persone trans che hanno perso la vita a causa della violenza transfobica. Verni sarà il primo politico in Italia a ricordare le vittime trans in una istituzione pubblica. Il consigliere regionale pentastellato, Simone Verni, sarà accompagnato da: Antonia Monopoli, attivista trans e responsabile all'interno dello Sportello Trans di ALA Milano, Cecilia Bettini, attivista trans e responsabile Gruppo Trans di Coming-Aut LGBTI+ Community Center e Davide Podavini, Presidente di Coming-Aut LGBTI+

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Massimo De Rosa (M5s): «Non ci fermeremo. Utilizzeremo ogni minuto e ogni strumento a nostra disposizione, per fermare la (non)riforma Moratti-Fontana, anche se dovessimo restare in Aula a oltranza per fare ciò che la maggioranza ha impedito fosse fatto in Commissione: ovvero discutere di una (non)riforma che allontana la medicina dai territori, non risolve i problemi legati alle liste d’attesa e penalizza il pubblico rispetto al privato. Se la Giunta credeva che avremmo piegato la testa di fronte allo scempio di un testo calato dall’alto che non risolve i problemi e insiste nel commettere gli stessi errori, ora avrà tutto il tempo per capire quanto si sbagliasse.

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Nicola Di Marco (M5S): «Qui si parla della salute dei cittadini lombardi, della nostra salute, se qualcuno pensava che potessimo abbassare la testa, come fatto dai Consiglieri di maggioranza, inchinandoci a un testo calato dall’alto e sul quale non è stato concesso il minimo spazio per il dibattito, avrà tempo e modo di capire quanto fossero errate le sue previsioni. La maggioranza si lamenta dei nostri interventi? Si lamenta del fatto che facciamo opposizione? E cosa si aspettavano? Che venissimo qui a votare la fiducia alla loro (non)riforma, srotolandogli il tappeto rosso sotto i piedi e servendo l’aperitivo?

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Il Comune di Sesto San Giovanni è stato sfrattato per morosità dal Tribunale di Monza per non avere pagato il dovuto al proprietario e di conseguenza finiranno in strada 670 famiglie fragili. «L’assessore alla casa ha dichiarato più volte che a Sesto non esiste emergenza casa. A me pare che invece non solo esista, ma che l’averla trascurata abbia portato oggi ad una situazione drammatica. Quello che chiedono oggi i sestesi, che rischiano di perdere la propria casa, è una graduazione degli sfratti. Ovvero l’esecuzione di uno sfratto, solo in concomitanza con una nuova soluzione abitativa», così il capogruppo Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa.

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