Che fine farà la gratuità promessa per la tangenziale di Como? E che intenzioni ha Regione Lombardia sul secondo lotto? Sono le domande che si sono posti Angelo Orsenigo e Raffaele Erba, consiglieri regionali del Pd e del M5s, che stamattina hanno presentato, a Como, l’interrogazione con risposta scritta con cui chiedono precisazioni al presidente regionale.“Maroni aveva promesso di cancellare il pedaggio, mentre Fontana frena: è una questione che non può essere continuamente rinviata, i cittadini meritano risposte – ha esordito Erba –. Con l’interrogazione vogliamo chiarire se, e con quali tempistiche, il pedaggio verrà cancellato. Con il pagamento il traffico sulla tangenziale è calato del 70%: non è un caso se le strade alleggerite in precedenza oggi sono congestionate, a discapito di traffico, ma anche di ambiente. Fontana deve chiarire se le promesse del suo partito sono sostenibili. Ci vuole chiarezza sui bilanci e sui budget e dobbiamo guardare alla realtà: la questione non può essere trattata con l’improvvisazione e la leggerezza che abbiamo osservato fin qui. Attendiamo una risposta alla nostra interrogazione in tempi rapidi”.
“È una bocciatura che imbarazza la Lombardia. Era un atto utile a offrire un contributo alla crescita e alla consapevolezza sui diritti, la discriminazione e la violenza.
Forza Italia, Lega e FdI sbattono la porta in faccia ai diritti civili, all’accoglienza e alla cultura del rispetto. Su questi temi a Palazzo Pirelli siamo ancora al Medioevo. Eravamo al Bergamo Pride di sabato scorso e il M5S parteciperà alle manifestazioni che si terranno in Lombardia nelle prossime settimane: il rispetto per i diritti di tutti merita sempre il patrocinio”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta la bocciatura dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale al Milano Pride 2018.
“Sulla vicenda della palestra della scuola Massina l’amministrazione comunale non è chiara”, lo dice Barbara Cereghetti, segretaria del Circolo Pd di Como Nord, sollecitata dalle notizie apparse in questi giorni, in cui si dice, in sostanza, che la consegna della struttura risistemata slitterà ancora da marzo a settembre, ma senza certezze.“L’amministrazione Lucini era riuscita a obbligare la ditta che aveva posato i pannelli solari a rifare la copertura, necessaria in seguito ai danni che c’erano stati e che avevano portato le infiltrazioni – racconta Cereghetti –. Dopo di che, aveva stanziato delle risorse per il rifacimento dei bagni e degli spogliatoi, nell’ambito di un intervento più ampio per le scuole comasche. E per questi lavori si erano tenuti una miriade di incontri tra consiglieri, assessore, vicesindaco e sindaco con la dirigente scolastica, i genitori e i rappresenti d’istituto. Insomma, tanti soggetti erano stati coinvolti”.Poi le elezioni con il cambio della guardia a Palazzo Cernezzi. “I lavori sono partiti con
Bisogna tutelare i lavoratori del trasporto pubblico locale: capitreno, macchinisti, autisti e controllori.“Oramai non passa settimana – commenta Giovanni Riccardi, segretario provinciale Filt Cgil - che i lavoratori del trasporto pubblico locale, non siano soggetti ad aggressioni da parte di cittadini senza biglietto. C’è un problema sociale, di educazione civica, per fortuna interessa una piccola parte dell’utenza, che crede di poter viaggiare su mezzi pubblici senza fare il biglietto”.
Il pensiero va agli ultimi due eventi che hanno interessato i due capotreni di Trenord, nelle stazioni di Lambrugo e Carimate, capotreni che chiedono il biglietto e vengono aggrediti mentre fanno il loro dovere di lavoratori, gli stessi tutti i giorni inoltre assistono inermi(anche se più volte denunciati dalla categoria) a scene anche di spaccio e uso di stupefacenti sugli stessi treni. “Credo che oramai sia più che urgente e non più rinviabile il tavolo sulla sicurezza che da mesi la Filt Cgil e tutto il sindacato dei trasporti chiede alla Regione, Trenord, RFI e Istituzioni, incontro che dovrebbe essere fissato entro fine mese
Da qualche settimana ormai decine di persone senza una dimora stabile, di provenienza locale o straniera, sono costrette a dormire in strada, in condizioni assolutamente indegne di una città non solo “civile” ma “ricca”.
Molti si rifugiano e trovano riparo sotto il portico dell’ex chiesa di San Francesco, assistiti da un’associazione di volontariato. Crescono il disagio e le discussioni in città.
Eppure una prima, parziale, temporanea soluzione è a portata di mano. Basta prendere la chiave e aprire le porte dell’ex chiesa, da decenni adattata a sede di esposizioni ma da molti mesi assolutamente vuota.
Costi? Zero. Basta aprire una porta.
Rischi? Zero. Migranti e volontari hanno tenuto perfettamente pulito per mesi il piano terra dell’autosilo Valmulini, nonostante le condizioni al limite e le ciniche decisioni dell’amministrazione cittadina (che aveva persino fatto chiudere l’acqua di un rubinetto nelle vicinanze), perché non dovrebbe essere possibile la stessa cosa nello spazio dell’ex chiesa? Ci sono persino alcuni servizi igienici...
Il decoro cittadino, cui si fa sempre appello, non avrebbe che da guadagnarci.
Il fatto poi che l’ex chiesa sia intitolata al santo poverello di Assisi sembra fatto apposta. La sua memoria non potrebbe esserne che vivificata.
Lunedì 21 maggio 2018, alle 12, nella sala riunioni, al secondo piano dell’Ufficio territoriale regionale Insubria, il ‘Pirellino’, di Como, in via Luigi Einaudi 1, si terrà una conferenza stampa dei consiglieri Angelo Orsenigo (Pd) e Raffaele Erba (M5s) sull’interrogazione a risposta scritta sulle tangenziali di Como e Varese.
L’articolato atto chiede lumi al presidente del Consiglio regionale sulla gestione dell’arteria, sulla sbandierata gratuità, mai raggiunta finora, sul secondo lotto, sulle opere di mitigazione e compensazione ambientale, sul tavolo tecnico-politico.
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |