Siamo venuti a conoscenza del rischio che l’IIss Vanoni di Menaggio non attivi la classe prima del Cat per il prossimo anno scolastico.
Riteniamo doveroso richiedere all’Ufficio Scolastico provinciale di Como di rivedere la decisione di negare l’istituzione della classe prima e difendere la possibilità degli alunni di frequentare il primo anno di Cat il prossimo anno scolastico.
Se la scelta dovesse essere confermata, ci troveremmo di fronte a un impoverimento dell’offerta didattica del territorio e sarebbe negata la richiesta di iscrizione di una decina di alunni provenienti da tutto il territorio limitrofo: Menaggio, Val d’Intelvi, Porlezza, l’Alto lago, Bellagio, Lezzeno e Varenna.
Questi alunni non hanno un altro un istituto per geometri a distanze ragionevolmente gestibili. Possiamo solo immaginare che gli alunni, piuttosto di viaggiare per ore per raggiungere istituti distanti, rinuncino a diventare geometri nonostante si tratti di un percorso formativo che offre consistenti sbocchi lavorativi proprio nel loro territorio. Noi non siamo d’accordo.
Riteniamo che l’Istituto Vanoni per le proprie specificità territoriali debba essere tutelato nella propria ricchezza di offerta formativa complessiva, ricchezza che consente agli alunni di superare il disagio di un territorio molto distante dal capoluogo e poco collegato.
Il progetto mira a realizzare attività e laboratori di informatica per favorire l'integrazione di minori stranieri non accompagnati presenti presso il nostro Centro. Nello specifico si ritiene che attraverso l'informatica si possano offrire percorsi di apprendimento formali e informali per accrescere le competenze dei ragazzi non solo nel campo della alfabetizzazione didattica, ma anche per una maggiore integrazione sul territorio.
Le attività sulle quali sarà sviluppato il progetto vedranno interventi rivolti a:
- alfabetizzazione informatica di base
- alfabetizzazione informatica nella vita di tutti i giorni
- alfabetizzazione informatica e didattica
E' possibile contribuire al progetto attraverso una donazione. (link al sito ufficiale della Fondazione Comasca: www.fondazione-comasca.it/come-donare/
Come avrete sicuramente appreso dagli organi di informazione, nella serata di mercoledì 21 febbraio si è svolta una partecipata assemblea pubblica sul servizio di ristorazione scolastica.
Erano presenti dipendenti del settore, genitori e rappresentanti delle commissioni mensa, insegnanti di scuole dell’infanzia e primaria, esponenti politici, cittadini.
Le lavoratrici ed i genitori, a fronte di un confronto franco e costruttivo, hanno espresso un diffuso apprezzamento per la gestione diretta e pubblica delle mense comunali.
Al termine dell’incontro si è quindi assunta la determinazione di formulare , con forza all’amministrazione, la richiesta di discutere del futuro della ristorazione scolastica in un’assemblea tematica (esplicitamente prevista dallo Statuto Comunale).
Altrettanto sentita è la necessità di garantire l’attuale gestione, attraverso il rinnovo dei contratti a termine, per la prossima stagione scolastica.
Siamo quindi a formulare le seguenti richieste:
Venerdì 23 febbraio 2018, dalle ore 18:00 infatti, anche a Villa Bernasconi, così come accadrà per tanti altri monumenti e luoghi di fama internazionale in tutta Italia, si spegneranno le luci in occasione della XV edizione di “M’illumino di meno”, l’iniziativa di sostenibilità ambientale promossa dalla trasmissione di Rai Radio2, Caterpillar, che chiede a tutti i suoi ascoltatori, appunto, di spegnere le luci che non sono proprio indispensabili venerdì prossimo a partire dalle ore 18:00 in occasione dell’anniversario della firma del Protocollo di Kyoto, il documento promosso per salvare il nostro pianeta dalla distruzione indotta dai cambiamenti climatici.
L’elettricità è di casa a Cernobbio. Fu infatti il Cavalier Bernasconi ai primi del ‘900 a portare l’enegia elettrica in paese: prima alle Tessiture, poi nella sua dimora ed infine all’intera città. L’elettricità risultava di fondamentale importanza per la produzione, per i trasporti (ne è esempio l’attivazione della rete tramviaria elettrica) e nella vita di tutti i giorni. Era il fulcro di una visione ottimistica verso il futuro, rappresentava l’innovazione e la modernità. Oggi, con la stessa fiducia verso il futuro Villa Bernasconi ripensa il suo rapporto con l’elettricità. Consapevole dei problemi energetici che affliggono il mondo, Villa Bernasconi aderisce a M’illumino di Meno per farsi nuovamente portavoce di una visione contemporanea del mondo che ci circonda.
Domande dirette ai candidati ed alle candidate, sui temi di Pace e Disarmo propri dell'azione della nostra Rete Italiana Disarmo.
Le organizzazioni aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo, riunite nella loro Assemblea periodica, hanno deciso di sottoporre ai Candidati alle prossime elezioni politiche una serie di quesiti e di proposte sui temi di lavoro della Rete stessa. Ai candidati si chiede di esprimere la propria posizione sulle domande specifiche e di considerare queste tematiche come fondamentali per il lavoro parlamentare nella prossima legislatura.
La Rete italiana per il Disarmo diffonderà le risposte ottenute e continuerà a sollecitare gli eletti sui punti proposti anche dopo il 4 marzo. Le questioni sono poste sotto forma di domanda su un aspetto specifico, anche se ovviamente fanno riferimento a tematiche più generali.
I candidati possono inviare le proprie risposte a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per i candidati del territorio comasco inviare anche a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Entra nel vivo della vicenda dello spostamento della fermata del bus a Ponte Chiasso anche il Partito democratico, per voce del segretario del Circolo Como Nord, Barbara Cereghetti. “La decisione di questa amministrazione comunale non può essere certo liquidata con un ‘vedremo’ o un ‘parlerò con chi di dovere e sistemeremo tutto’, come ha fatto il consigliere comunale di Fdi. La scelta è stata ben precisa e denota un totale disinteressamento della Giunta di centrodestra rispetto ai problemi del quartiere più a nord di Como”, dice Cereghetti.Per il Pd, il programma per Ponte Chiasso era radicalmente diverso: “Lo avevamo scritto nero su bianco e presentato durante la nostra campagna elettorale: il nostro progetto prevedeva lo spostamento del capolinea dei bus in piazzale
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