Le associazioni, che il 30 novembre scorso avevano organizzato una conferenza in Senato per chiedere che si adottasse la legge sulla cannabis terapeutica, chiedono oggi al governo di applicare pienamente la legge e far fronte alla permanente mancanza di prodotti.
Nel giorno in cui un’impresa estera si aggiudica tutti i lotti del bando da 100 kg di cannabis terapeutica destinati all’Istituto Chimico Farmaceutico di Firenze, l’Associazione Luca Coscioni assieme a A Buon Diritto, Antigone, Associazione Cannabis Terapeutica,...
Il 6 febbraio 2017 portammo in aula la proposta di approvazione della forma associativa mediante convenzione, tra il Comune di Como e i Comuni di Tavernerio e Albese con Cassano, per la gestione dell’istituendo Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) “Valle del torrente Cosia”. Con 27 voti favorevoli, nessun contrario e 1 astenuto, il Consiglio comunale approvò.
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Il lago di Montorfano e il meraviglioso paesaggio che lo circonda sono un patrimonio ambientale che deve continuare ad essere salvaguardato e al quale dobbiamo rispetto ed attenzione.
Sin dal 1939 ne è stata riconosciuta l’importanza paesaggistica, ma solo dal 1984 è stata istituita la Riserva Naturale Lago di Montorfano per tutelarne il territorio, che nel 2012 è stato riconosciuto Sito di Interesse Comunitario (SIC). Nel 2014 la gestione della Riserva fu affidata al Parco Regionale della Valle del Lambro, con l’auspicio di proseguire il lavoro di salvaguardia e valorizzazione mediante uno strumento di regolamentazione, il Piano di Gestione approvato nel 2012 che contiene regole che dovrebbero essere rispettate da tutti. Siamo preoccupati perché alcuni portatori di interessi privati stanno cercando
di demolire il Piano di Gestione, mentre chi dovrebbe farlo rispettare non agisce con l’adeguata forza e coerenza. Chiediamo che il Piano di Gestione venga rispettato e che si continui a
tutelare il territorio consentendo la fruizione della Riserva in modo sostenibile, senza avere auto e parcheggi all’interno.
Per questo vogliamo organizzare incontri finalizzati ad informare sui contenuti del Piano e sui motivi per i quali è stato redatto: vi chiediamo di unirvi a noi per condividere la consapevolezza che la tutela di questo patrimonio ambientale è fondamentale per il futuro di tutti.
La maggioranza di centrodestra ha bocciato, nella seduta di consiglio comunale di ieri sera, la mozione del Pd sull’attacco xenofobo a Como senza frontiere. L’atto recitava: “Il consiglio comunale di Como esprime la più netta riprovazione e condanna dell’attacco ai principi di solidarietà, non violenza, antirazzismo e antifascismo che l’irruzione del 28 novembre 2017 rappresenta e la ferma solidarietà ai membri della rete Como senza frontiere per l’atto di aggressione subito. Impegna altresì il sindaco a farsi latore della presente mozione presso i responsabili della rete Como senza frontiere”.
Un simbolo, più che altro, ma dal significato profondissimo. Tant’è che di fronte alla scelta del sindaco Landriscina di astenersi, Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd che è intervenuta per presentare la mozione, ha “ringraziato il sindaco per aver disapprovato, durante l’intervento in Aula, questo grave episodio, ma ho anche chiesto che tutto il consiglio fosse unito nella condanna di questo fatto grave, per non permettere che rimanga l’idea che in questa città ci possa essere una tolleranza verso fatti del genere”.
La ristorazione scolastica del comune di Como, un servizio erogato in forma diretta, costituisce indubbiamente un fiore all’occhiello dell’amministrazione cittadina.
La gestione interamente pubblica garantisce un controllo di qualità dei cibi, una continua interazione con le famiglie utenti e progetti di educazione alimentare che si ripetono annualmente.
Gli indicatori numerici sono importanti: 17 cucine per la preparazione dei pasti che servono 43 refettori presenti nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie.
Il personale adibito sfiora le 110 unità e si cimenta nella elaborazione di una media che tocca i 4000 pasti giornalieri.
Nel corso degli anni il servizio ha visto importanti interventi di ammodernamento, con la costituzione delle cosiddette mini-linee ed un adeguamento continuo a livelli di controllo quali-quantitativi sempre più raffinati. Basti pensare, a tal proposito, alle diete speciali, all’utilizzo di prodotti biologici ed a chilometro zero, alle certificazioni prodotte secondo le normative europee.
Il combinato disposto della riforma Fornero e del reiterato blocco delle assunzione consiglia un’ulteriore operazione di razionalizzazione.
Da tempo le organizzazioni sindacali sono impegnate a sollecitare l’amministrazione ad intraprendere un percorso che metta in sicurezza servizio e personale.
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