“Ieri la Commissione Ambiente della Camera ha dato il via libera al decreto ministeriale di riparto delle risorse del “Programma Sperimentale Nazionale di mobilità sostenibile casa – scuola e casa – lavoro” promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio in attuazione del Collegato l'articolo 5 della legge 28 dicembre 2015, n. 221 (cosiddetto “collegato ambientale”), una delle leggi più importanti in campo ambientale approvate in questa Legislatura". Lo rende noto la deputata comasca Chiara Braga che ha seguito da vicino il provvedimento e spiega come il “Il Bando redatto dal Ministero ha messo a disposizione 35 milioni di euro coinvolgendo complessivamente 483 Enti Locali su tutto il territorio nazionale, con 109 progetti ammessi su 114 progetti presentati”.
“Forse i nuovi amministratori del Comune di Como non si rendono conto che mandando a gambe all’aria i progetti che erano stati così ben avviati dalla Giunta Lucini, rischiano di perdere completamente i finanziamenti. Piacciano o meno, queste opere non possono finire in un flop a causa delle posizioni più ideologiche che altro di Landriscina e dei suoi assessori”, sono preoccupati Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd, dopo aver appreso che l’ennesimo intervento della precedente amministrazione rischia uno stop da parte della nuovo Giunta.
“Un politico illuminato, un uomo di grande spessore e per noi tutti un esempio che rimarrà sempre da seguire”, commentano così il Gruppo consiliare del Pd e tutto il Partito democratico comasco la scomparsa, all’età di 92 anni, di Antonio Spallino, indimenticato sindaco di Como.“Ha sempre avuto il coraggio delle sue scelte, a partire dalla pedonalizzazione del centro storico che, in un’epoca dove a dominare era ancora le macchine, aveva visto lontano e capito che tra le mura non poteva più passare il traffico, ma solo i pedoni, residenti, visitatori, turisti, in un’ottica di città ben diversa e all’avanguardia”. O quando era “intervenuto per preservare l’ecosistema e l’unicità della Spina Verde”, ricordano ancora gli esponenti Pd, facendo presente che era stimato anche dalla sua opposizione.
Le inchieste dei carabinieri di Milano e Cantù portano alla luce una realtà grave, patologica. Dopo aver letto di legami mafiosi a Seregno, tra cosche e politica, ci svegliamo, a distanza di un giorno, scoprendo che in piazza Garibaldi a Cantù dettava legge la ‘ndrangheta. Bisogna cominciare da subito a ricostruire quel tessuto sociale, pure presente, oltraggiato da una presenza pervasiva delle mafie.
«La Cgil è pronta a fare la sua parte –commentano Giacomo Licata e Matteo Mandressi, segreteria Cgil Como -. Siamo a disposizione con le nostre sedi, aperte al territorio, le organizzazioni associative che ogni giorno sono impegnate nella rappresentanza e nel volontariato, per proseguire l’azione di contrasto del fenomeno mafioso. Chiediamo da subito alle istituzioni, in questo caso al comune di Cantù, di convocare il tavolo della contrattazione sociale e costituire il coordinamento legalità».
La giunta Landriscina pare ammalata di annunciate. La politica amministrativa è per il momento segnata da annunci che rispondono all’elettorato di destra, mentre notiamo l’assenza di scelte chiare capaci di dare una direzione alla città e di delibere conseguenti. Sull’area dell’ex ospedale Sant’Anna, sulla collinetta di San Martino, sulla Ticosa esistono proposte e progetti da tempo, per cui non vorremmo che ogni volta si ricominci da zero. Sulla casa, dopo il censimento fatto dalla precedente giunta, ci aspettiamo che vengano attuati alcuni semplici principi: ogni appartamento venga dato a chi ne ha diritto e là dove servano piccoli interventi di manutenzione vengano firmati accordi con gli inquilini assegnatari; è opportuno riservare almeno una decina di appartamenti da affidare ai servizi
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