Fra Silvino e Bequer uno degli insegnanti della scuola a Mindelo, ci hanno segnalato l’uccisione da parte della polizia locale di Rudy, un ragazzo di 18 anni che suonava il violino e faceva parte dell’Orchestra Sabe Sebim
Siamo senza parole.
Qui potete leggere l’articolo che racconta l’accaduto
http://www.bauledeisuoni.it/adeus-rudy/
Il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni, ha scritto al Direttore dell’ASL di Como, Roberto Bollina, per chiedere che i primi risultati del nuovo servizio di continuità assistenziale, che ha fatto seguito alla chiusura del presidio di Guardia Medica a Cernobbio, vengano effettivamente valutati insieme alle amministrazioni Comunali del territorio del Basso Lario. Uno scenario ipotizzato nell’incontro che si è tenuto il 19 ottobre scorso presso la sala consiliare di Cernobbio. “Il nostro territorio risulta privo di un presidio sanitario locale – sottolinea nel suo scritto Paolo Furgoni -. Nonostante tutto ciò, auspico che troveranno concreta realizzazione le disponibilità manifestate dalla stessa ASL, tramite le dichiarazioni rilasciate dalla dr.ssa della Rosa, responsabile del Dipartimento Cure Primarie dell’ASL di Como, di una valutazione condivisa dei primi risultati effettivi dopo questo cambiamento improvviso anche se, condividendo il pensiero di tutti i rappresentanti delle altre Amministrazioni comunali del Basso Lario, siamo convinti che l’ASL debba rivedere questa sua scelta”. Il sindaco di Cernobbio, inoltre, ha rilevato come dall’incontro pubblico non siano emerse spiegazioni sulle scelte che hanno portato alla rimozione della Guardia Medica, punto fondamentale di riferimento nell’assistenza sanitaria locale, anche alla luce dell’applicazione della riforma del settore promossa da Regione Lombardia che privilegia un’assistenza di tipo territoriale accanto a quella ospedaliera.
Sentenza in Tribunale di Lecco per il processo sullo smaltimento dei rifiuti da parte dell’impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta
Perego Strade: condannati i responsabili del traffico illecito di rifiuti!
Il Circolo Ambiente: “Giuste le condanne per i titolari della Perego Strade, resta il dubbio sui reali danni ambientali in molte zone della Brianza!”
LECCO – Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” esprime soddisfazione per le condanne inflitte ai titolari della Perego Strade per il traffico illecito di rifiuti in svariati cantieri, ubicati nelle province di Lecco, Como e della Brianza. La sentenza è stata pronunciata oggi, 9 novembre, dal Tribunale di Lecco, a conclusione di un lungo iter processuale.
L'associazione ambientalista, che si è presentata al processo come unica parte civile, si dice soddisfatta delle pene comminate dal Giudice: condannati Ivano Perego (2 anni di reclusione), Claudio Perego (1 anno di reclusione), Elena Perego (1 anno di reclusione) oltre che Sala Paolo e Ghezzi Tommaso (ciascuno ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa).
Si ricorda che nel procedimento penale i responsabili della Perego Strade (impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta), risultavano accusati di reati ambientali per il traffico e lo sversamento illecito di rifiuti in molti cantieri, tra Lecco, Como e la Brianza.
Questo il commento del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: "Esprimiamo soddisfazione per le condanne pronunciate dal Tribunale, che dimostrano la solidità delle accuse emerse nelle indagini sul traffico illecito di rifiuti. Come da noi più volte dichiarato, la nostra costituzione di parte civile aveva come scopo principale il sostegno all'azione della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Milano che ha avviato l'inchiesta. Rispetto al rigetto della nostra richiesta di risarcimento, ribadiamo il rammarico che la costituzione di parte civile non sia stata presentata dalle Istituzioni (Comune, Regione, Ministero dell'Ambiente), che sicuramente avrebbero potuto ottenere il risarcimento. In ogni caso ci resta il dubbio sui reali danni ambientali in molte zone della Brianza, su cui riteniamo si debbano eseguire (sempre da parte delle Istituzioni preposte) verifiche più approfondite, finalizzate all'eventuale ripristino dei danni arrecati al sottosuolo da parte dell'impresa Perego Strade".
Si rammentano i dati contenuti nel decreto di rinvio a giudizio dei titolari della Perego Strade: migliaia di tonnellate di rifiuti di diversa origine (provenienti da vari cantieri, tra cui alcuni di Como e Milano) depositate senza autorizzazione nell’area della ex cementeria di Cassago Brianza. Più di centomila metri cubi di macerie da demolizione provenienti da svariati cantieri, depositati dapprima a Cassago e poi portati in alcuni cantieri della zona, nel periodo che va dal 2008 al 2009.
Proprio qualche anno prima, nel 2006, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” lanciò un allarme sui possibili danni ambientali derivanti dal deposito di inerti nella miniera di Cassago Brianza, annessa all’area dell’ex cementeria. Così scrivevamo nello specifico “… non è chiaro chi e come eseguirà i controlli sul materiale conferito. La preoccupazione è infatti che i controlli vengano delegati … alle stesse imprese edili che conferiranno i loro scarti”, e paventavamo possibili conferimenti di “materiali inquinanti” nell’area della miniera di Cassago, allora gestita proprio dalla Perego Strade.
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Lecco, 09 novembre 2015
Dopo l’adesione massiccia alle 4 ore di sciopero del 29 settembre, i sindacati confederali dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, hanno indetto per martedì 10 novembre 8 ore d’interruzione dal lavoro.
La motivazione è la stessa: dopo sette mesi di trattative, Asf continua a opporsi a un accordo sindacale che dia ampie garanzie alla ricollocazione, interna ad ASF , delle lavoratrici e dei lavoratori non idonei alla mansione. I mezzi pubblici si fermeranno dalle 8.30 alle 16.30. È previsto un presidio davanti al Comune di Como dalle 10 alle 13.
«Per prima cosa – commenta Marco Fontana, segretario provinciale Filt Cgil – ci scusiamo con gli utenti. Anch’essi sono vittima dell’intransigenza dell’azienda: noi non abbiamo altra scelta. Lo spostamento in avanti dell’età lavorativa crea un problema e le aziende cercano di liberarsi sui lavoratori non più completamente produttivi scaricandoli sul welfare pubblico». L’autista è, da sempre,una delle attività considerate più usuranti: «A questo panorama dobbiamo, purtroppo, registrare il totale disinteresse delle istituzioni locali. Dopo parecchie sollecitazioni, comune di Como e amministrazione provinciale, proprietari del 51% di Asf, non hanno dato cenni di disponibilità a confrontarsi con noi sui motivi dello sciopero, dimostrando totale disinteresse alle ragioni dei lavoratori».
Con la presentazione di mercoledì 28 ottobre, a cui c’erano una cinquantina di persone (foto sopra), ha preso ufficialmente il via la progettazione partecipata e condivisa del nostro “Centro di Economia Collaborativa e Sostenibile”, un polo di co-working che nascerà presso l’ex Oratorio di San Rocco per dare, finalmente, una “casa” al Distretto di Economia Solidale Comasco.
Sei un’associazione locale, un soggetto no profit, un'impresa o un professionista che si riconosce nei valori de "L'isola che c'è" e sei alla ricerca di un luogo dove lavorare, concretizzare le tue passioni o condividere idee e sogni a Como?... Compila subito, senza impegno, l’apposito form di interesse, per farci conoscere le tue esigenze, e partecipa al sopralluogo in programma.
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