Il Circolo territoriale "Città di Como" del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea accoglie con preoccupazione la scelta della giunta di creare un unico centro di cottura per la refezione scolastica. Tale scelta - frutto dei continui tagli operati dal governo ad ogni livello dei servizi pubblici attraverso la legge di stabilità - comporterà un abbassamento della qualità del cibo. Riteniamo assurdo si faccia economia su servizi rivolti ai bambini. Auspichiamo un ripensamento da parte della giunta a tutela dei bambini e dei posti di lavoro.
Como, 4 dicembre 2015 – "Chiusi oggi per essere aperti in futuro". Oggi, contro i tagli previsti dalla legge di stabilità, i patronati Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil, Patronato Acli e Caaf Cgil hanno chiuso l. È previsto, infatti, un prelievo dal fondo patronati di 28 milioni (in aggiunta ai 35 milioni già tagliati) e un taglio di
100 milioni all’attività fiscale che porterà a una riduzione dell’assistenza. Tutto ciò si tradurrà in una contrazione dei servizi offerti alle persone. «I dati Cepa (comprende i patronati Acli, Inas, Inca, Ital) aggiornati al 31 dicembre 2014 – spiega Chiara Mascetti, direttrice provinciale Inca Cgil – mostrano 95301 pratiche aperte. Le sedi sul territorio sono 46, i recapiti 108 e 41 gli operatori occupati». Non solo: «Se passa questa legge – conclude Giovanna Tettamanti, direttrice provinciale Inas Cisl – saremo costretti a chiudere diverse strutture e potremmo arrivare a licenziare alcune persone». I patronati sono elemento essenziale per la pubblica amministrazione, grazie ai quali risparmia diversi soldi: «Al momento – sottolinea Emanuela Mattiroli, direttore provinciale Patronato Acli – sono le organizzazioni sindacali che, anticipando le spese, fanno funzionare il servizio. Non si tratta solo della compilazione online delle domande. Facciamo anche tutela ai lavoratori». Accanto ai tagli, c’è un altro aspetto. S’introduce la possibilità di essere pagati dai cittadini: «Così – aggiungono – si mette in discussione l’attività gratuita dei patronati, la natura universalistica del servizio svolto». «Cento milioni in meno – commenta Roberta Sfardini, Caaf Cgil Lombardia – mette a rischio la nostra sopravvivenza, che va oltre l’assistenza alle persone. Per dare un’idea: il Caaf Cgil in provincia di Como ha aperto nel 2015 60mila pratiche e lavora su 20 sedi. Con questa scelta si colpiscono le fasce più deboli». Sono due le campagne attive: «Chiediamo siano cancellate le norme dalla legge di stabilità – conclude Mascetti - dopo aver raccolto oltre un milione di firme, il tam tam prosegue sui social network. Chiediamo ai cittadini di farsi un selfie e pubblicarlo con gli hashtag #iocimettolafaccia #xidiritti. Per i Caf, è attiva una petizione on line». Disponibile all’indirizzo https://www.change.org/p/non-restiamo-senza-assistenza-fiscale-non-restiamo-senzacaf.
“Il piano finanziario di Pedemontana è condizionato dalle scelte di Regione Lombardia guidata dal leghista Roberto Maroni. Se il Cal, governato dagli uomini del presidente della Regione, presenterà un nuovo piano che prevede di non far pagare i pedaggi sulle tangenziali di Como e Varese, sono certo che il Governo farà la sua parte come, peraltro, ha sempre fatto su Pedemontana. La Lega, al posto di presentare emendamenti inefficaci, richiami Maroni alle sue responsabilità”.
Lo dichiara il segretario e consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri in risposta al segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi in merito all’emendamento alla legge di stabilità che chiede al Governo di farsi carico degli oneri finanziari dei pedaggi delle tangenziali di Como e Varese.
Abbiamo consegnato una interpellanza con risposta scritta per avere chiarimenti sulla posizione dell'amministrazione su un fenomeno come quello della timbratura scorretta.
In occasione del 1° dicembre, Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS
ANDATE E INFETTATEVI. Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila residenti. La fascia di età maggiormente colpita è quella tra i 25-29 anni (15,6 ogni 100.000 residenti). L’ 84,1% di tutte le nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo.
Sono sufficienti queste pochi dati per comprendere la follia di uno stato che da anni ha rinunciato a qualunque programma di prevenzione, assistendo indifferentemente e impunemente all’infezione di quasi 4.000 propri cittadini ogni anno.
Sempre nel 2014 poco meno di un quarto delle 858 persone alle quali è stato diagnosticato l’ Aids (la fase avanzata dell’infezione) ha eseguito una terapia antiretrovirale prima di arrivare in Aids conclamato. Questo è dovuto al fatto che una quota crescente di persone Hiv positive è inconsapevole della propria sieropositività: tra il 2006 e il 2014 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività, passando dal 20,5% al 71,5%.
Tra le circa 130.000 persone sieropositive viventi diverse decine di migliaia non conoscono la loro condizione; ne deriva un maggior rischio di trasmettere il virus e un grave ritardo nell’avvio delle terapie con conseguenze per la propria salute. Non c’è traccia di una seria campagna per invitare coloro che possono essere stati esposti al virus, a sottoporsi volontariamente al test. Nulla, tutto tace.
A mio parere è lecito ipotizzare una responsabilità penale delle autorità sanitarie per omessa responsabilità istituzionale verso la tutela della salute collettiva.
IL VACCINO FANTASMA. Sono trascorsi ormai 17 anni da quando la maggioranza dei media italiani titolava: “Vaccino anti-AIDS: l’Italia è prima” “Aids, funziona il vaccino italiano” “Il mio vaccino batterà l’AIDS”; ma nessun vaccino è all’orizzonte.
Nel 2005 il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità annunciarono il grande successo della fase 1 e l’imminente avvio della fase 2, nulla di tutto ciò accadde e anzi nel 2011 la ricerca dovette rincominciare dalla fase 1 con un diverso disegno clinico, segno evidente che qualcosa non aveva funzionato. Poco dopo nel marzo 2014 anche la nuova fase 1 fu bloccata per la non conformità di una delle proteine utilizzate con le nuove linee guida europee.
Cosmo celebrates its experience through the Flame and me
(Blacksmoke series 2008/2015)
700 x 500 mm, blacksmoke on paper
Espoarte
Postcards to Italy #12: London
http://www.espoarte.net/arte/12-londra/#.VlhVfKTu0nU
Italiani all’estero: Laura Santamaria
a cura di Silvia Conta
“A volte interi mondi nascono da un`unica intuizione”
Laura Santamaria è nata a Monza nel 1976, vive tra Londra e Como
Laura Santamaria si è trasferita a Londra circa un anno fa, ma mantiene un forte legame con Como e con il paesaggio del Lago, per lei continua fonte di suggestioni. La scelta della capitale britannica come luogo di creazione ha per l’artista radici profonde: vi sono il legame con la nazione che la ospitò anni fa, studentessa alla Loughborough University, che ebbe profonde influenze sulla sua poetica, e, più tardi, le esperienze a Londra che l’artista ha maturato negli anni con brevi soggiorni durante i quali è rimasta affascinata da quell’apertura alla sperimentazione di cui sentiva crescere in sé la necessità.
La permanenza nella metropoli britannica ha portato la poetica di Laura Santamaria ad una radicalizzazione di vari aspetti. Primo fra tutti un’intensificazione del suo già strettissimo rapporto con la gestione della transitorietà intrinseca al momento creativo. A questa ricerca appartiene il lavoro inedito Cosmo celebrates its experience through the Flame and me (Blacksmoke series 2008/2015), realizzato appositamente per Postcards to Italy.
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