Le forze politiche di maggioranza in Comune di Como esprimono il loro forte e convinto sostegno e la loro piena solidarietà umana e politica al Sindaco Mario Lucini in relazione all’informazione di garanzia da lui ricevuta, quale rappresentante legale dell’istituzione, nella certezza che il suo operato sulla difficile questione delle paratie a lago sia sempre stato condotto nell’interesse esclusivo della città.
Chiedono che l’impegno costantemente profuso dal Sindaco prosegua sino al termine del mandato con identica determinazione, pur in presenza di una situazione particolarmente avversa e che – come tutti i cittadini ben sanno – non è affatto determinata da una scelta politica dell’attuale governo della città, bensì rappresenta la pesante eredità di precedenti errori gravissimi cui si è cercato di porre rimedio nella più assoluta trasparenza.
I soggetti della coalizione politica, certi che l’amministrazione approfondirà sotto l’aspetto giuridico e tecnico i rilievi di ANAC e che verrà avviato un processo di ricognizione delle responsabilità, collaboreranno con il Sindaco per individuare soluzioni possibili da concordare con tutti coloro che hanno sostenuto il percorso condotto fino a oggi, dal Tavolo della competitività di Como alla Regione Lombardia, la quale non può ora addossare al Comune la responsabilità delle scelte compiute, avendo pienamente condiviso tutta la procedura intrapresa.
Auspicano che nell’individuare le soluzioni prevalgano, in tutti i soggetti coinvolti, il bene della città e gli interessi collettivi.
Como, 16 gennaio 2016
Partito Democratico Città di Como
Como Civica
PACO-SEL
SEL Como
Italia dei Valori Como
Partito Socialista Italiano Como
Anche nel 2016 il Comune di Cernobbio partecipa al progetto "I Visionari" promosso da Artificio Centro
Culturale Urbano Diffuso di Como e finalizzato all'organizzazione di una prossima
rassegna teatrale. Artificio, infatti, ha lanciato un bando destinato alle compagnie e ai nuovi artisti del teatro contemporaneo, chiedendo loro di mandare un dvd integrale e un estratto di 20 minuti della loro
performance. Lo scopo? Selezionare 5 spettacoli da invitare in una sezione della rassegna di TEATRO OFF ARTIFICIO chiamata Selezione Visionari.
Questo nome deriva del fatto che la scelta dei 5 lavori da ospitare non sarà fatta da un direttore artistico, ma da un gruppo Visionari.
Perché c'è quindi bisogno anche da Cernobbio di "Visionari"? I Visionari sono persone che risiedono anche nel nostro Comune e che hanno la caratteristica di essere spettatori di teatro. Nè attori, nè registi, nè operatori teatrali. Semplicemente parte del pubblico, curiosi ed interessati al teatro contemporaneo. Non dovranno far altro che,
appunto, visionare una serie di video di diversi spettacoli teatrale e rilasciare un loro personale giudizio non a livello di singola persona bensì in gruppi, ovviamente di partecipanti tutti risiedenti nel nostro Comune secondo modalità e tempistiche che gli stessi protagonisti decideranno.
Per partecipare a "I Visionari" 2016 occorre che tutti gli interessati, a partire dai 18 anni, trasmettano i propri dati personali, comprenvisi ovviamente di indirizzo di posta elettronica e contatti telefonici, all'indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
entro e non oltre mercoledì 20 gennaio p.v.
Per il M5S l’opera di protezione del lago di Como con paratie, iniziata nel 2008, ancora incompiuta e sulla quale è in corso un'inchiesta, va commissariata.
Per Stefano Buffagni, capogruppo di M5S Lombardia, e Luca Ceruti, consigliere comunale M5S di Como, “le paratie sono la dimostrazione che la politica di destra e sinistra ha fallito. Nemmeno un bambino che costruisce con i Lego riuscirebbe a dimostrare l’incapacità di cui hanno dato prova i politici comaschi. Sul progetto c’è stata un’approssimazione da dilettanti allo sbaraglio. Ora ci si mette pure Maroni a mettere l’opera sotto l’ala protettiva della regione. E’ la stessa Lega che era nella Giunta di Como quando si è dato il via a questo pasticcio imbarazzante.
L’opera deve essere commissariata, e i cittadini devono decidere quale progetto possa mettere fine allo scempio per poi affidarla a professionisti seri. Stando ai fatti varrebbe poi la pena dare il coordinamento dei lavori e la loro supervisione a degli “umarells”, pensionati che sorvegliano volontariamente i lavori in corso, per non ricadere negli errori del passato. Avrebbero sicuramente più a cuore loro, piuttosto che i politici locali, le sorti del lungolago”.
1. E' di poco fa la notizia del blitz della Guardia di Finanza in Comune e in alcune abitazioni private, compresa quella dell'ex-sindaco Bruni. Vedremo cosa succede.
Una cosa è certa: i due documenti dell'ANAC fugano ogni dubbio in merito al fatto che la giunta Lucini avrebbe dovuto scegliere ben altra opzione da quella fatta: avrebbe cioè subito dovuto chiamare il centro-destra a rispondere delle scelte fatte, su ogni piano; purtroppo, ha invece deciso di continuarne la politica, con conseguenze ad oggi insondabili sul piano giudiziario, ma disastrose sul piano politico.
Colpisce, tuttavia, l'ostinazione di Lucini nel voler proseguire sulla via intrapresa, come se l'ANAC fosse una "parte politica" senza ruoli istituzionali precisi. Colpisce l'incapacità delle forze politiche che sorreggono la giunta, di comprendere la situazione e di elaborare una prospettiva politica.
2. Tuttavia, non credo sia sbagliato separare le considerazioni politiche riguardanti il “caso paratie”, da considerazioni di carattere istituzionale. In altre parole, ora compito delle istituzioni, come di tutte le forze politiche cittadine (di maggioranza come di opposizione) e dei cittadini stessi, è quello di tentare di risolvere l'intricatissimo garbuglio “paratie”, separando quest'azione da quella più propriamente politica, che si traduce in un giudizio sull'operato della giunta Bruni e della giunta Lucini. La città ha un problema ed è giusto ed opportuno che essa tenti di risolverlo.
Como. Paratie, una Salerno-Reggio Calabria in salsa comasca. Il sindaco faccia un passo indietro.
Il sindaco di Como, Mario Lucini (Pd), e il suo predecessore, Stefano Bruni (Fi), risultano indagati per presunte irregolarità negli appalti per la realizzazione delle paratie di protezione sul lungolago. Il M5S chiede al sindaco un passo indietro.
Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: “Il PD dia per una volta il buon esempio e il sindaco faccia un passo indietro. Le paratie rappresentano un vergognoso spreco di soldi pubblici e un intollerabile esempio di superficialità nella progettazione e nella pianificazione. Sono una ferita aperta per la città, una vera e propria Salerno-Reggio Calabria in salsa comasca. Abbiamo buttato anni e soldi in un progetto inutile, i lavori non sono conclusi e il sindaco risulta indagato”.
Per Luca Ceruti, consigliere comunale del M5S Como: “Il sindaco si è preso sulle proprie spalle la responsabilità sul cantiere e da candidato aveva promesso che avrebbe risolto il problema delle paratie. Il progetto doveva essere cancellato a Como non serviva nessun muro. Tanto ha promesso e tanto non ha saputo mantenere. Questo sindaco, purtroppo per la città, evidentemente ha fallito, faccia un atto di responsabilità e si dimetta. Il nostro lago e la nostra città meritano di più”.
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