{audio}http://www.archive.org/download/08092011PrimarieComo-ScendiLaSedia/08092011PrimarieComo-ScendiLaSedia.mp3{/audio}
Giovedì 8 settembre alle 20,30 in via Cesare Cantù a Como Assemblea aperta allaperto Scendi! le sedie per Como.
LArci e Primarie vere per Como invitano a partecipare giovedì 8 settembre alle 20,30 in via Cesare Cantù (nella piazza antistante al liceo Volta) a Como allAssemblea aperta allaperto. Perché la bella politica è fatta di partecipazione e trasparenza. Perché linnovazione necessaria e urgente nella politica lariana non può che passare per un coinvolgimento decisamente maggiore di chi abita un territorio dove il centrodestra ha colpito diritti, ambiente, cultura, lavoro, futuro. Perché è forte lesigenza di un cambiamento non solo nelle persone e nelle forze che governano questa città, ma anche nel modo di praticare democrazia e partecipazione. Lo spazio sarà pienamente libero per chiunque vorrà delineare la città che vorrebbe. A tutte, tutti sarà dato lo stesso tempo per leggere una personale Lettera al sindaco che vorrei per parlare di idee e progetti. Vorremmo lasciare poco spazio alla critica del disastro che il centrodestra ci lascia per concentrarci su sogni e concrete visioni, proposte e idee da regalare alle candidate, ai candidati, ma anche momenti nei quali con altri linguaggi si cercherà di costruire con passione un futuro comune.
Arci Como - Primarie vere per Como
di Luca Michelini
www.lucamichelini.eu
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Prossimo appuntamento: questa sera, 7 settembre, ore 21, CNA di Viale Innocenzo, Como (dopo il Carrefour, dove c'è la San Nicolò); mio cell. 334.701.76.91.
Dopo una prima riunione informale provo a tracciare un’ipotesi di lavoro per i prossimi appuntamenti. Invito anche a leggere Per trasformare Como in un laboratorio politico e sociale (clicca qui).
1. Partecipazione e democrazia
2. La crisi economica e di civiltà impone il superamento del neo-liberismo
La crisi economica non è finita e l’economia mondiale e gli equilibri geo-politici, sociali e politici sono profondamente instabili: il neo-liberismo, di destra (Berlusconi, la Lega) come di centro-sinistra (Amato, Prodi ecc.), è oggettivamente superato. Gli attacchi speculativi non sono che lo strumento per asservire il nostro Paese e per distruggerne l’apparato industriale e politico e civile che ha costruito nei decenni.
In tutto il mondo ci sono già stati immensi SALVATAGGI PUBBLICI (cioè con i soldi di tutti i cittadini) soprattutto delle grandi banche (da cui dipende la vita di migliaia di imprese, di ogni tipo) e delle grandi imprese.
Ora il problema oggettivo è quello di far sì che questi salvataggi, e quelli che sicuramente ci saranno nel futuro, non vadano a vantaggio di un sistema economico e finanziario profondamente ingiusto (perché fondato su antistoriche diseguaglianze sociali e di opportunità), profondamente autoritario, inefficiente e bellicista, che potrebbe portare a nuove forme di nazionalismo e totalitarismo. La crisi attuale è paragonabile solo a quella del 1929, che portò dritto al nazismo e alla Seconda Guerra Mondiale. La crisi del 1992, dove la speculazione finanziaria ha costretto il nostro Paese a svendere la propria civiltà (privatizzazioni, abbattimento di diritti, attacco al welfare), è tra le cause della crisi attuale e nuove finanziarie “lacrime e sangue” (sia di destra che di centro-sinistra) ci porteranno nel caos, come in Grecia.
L’Italia deve riappropriarsi della propria sovranità; i cittadini devono riappropriarsi della propria sovranità.
4. Partire dalla Costituzione per creare un Mondo Nuovo
Penso che un punto di riferimento imprescindibile per ricostruire una prospettiva politica ed economica che superi l’ideologia e le politiche neo-liberiste, che ci hanno condotto alla gravissima crisi attuale, rimanga l’articolo 3 della nostra Costituzione, che forse può costituire la base per la nascita di nuove parole capaci di indicare il senso di un progetto sociale e di civiltà. L’articolo 3 recita:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
E’ venuto il tempo di smettere di tradire la Costituzione; è venuto il tempo di realizzare per davvero le indicazioni che essa contiene, creando forme nuove di politica e di partecipazione.
3. Cercare insieme Parole Nuove
In un testo (clicca Per trasformare Como in un laboratorio politico) ho indicato la necessità di riproporre, in modo originale e con il contributo di tradizioni differenti, un percorso “social-democratico”, superando di slancio, e gettando il cuore e l’intelligenza oltre l’ostacolo, i tanti rancori accumulati in anni di divisioni e di polemiche, ed anche di sconfitte.
In effetti, però, la parola “social-democrazia” è forse consunta, come tante altre, anche se l’ho utilizzata in polemica con il neo-liberismo di destra e di sinistra, che ne aveva decretato la fine in nome di politiche economiche che sono state tra le cause della crisi attuale.
Il problema italiano è che i grandi valori codificati nella nostra Costituzione non riescono più a tradursi in scelte di governo e amministrative e in parole accettabili e non compromesse. E’ una difficoltà oggettiva, che vivo come tantissimi altri cittadini.
E’ venuto il tempo di trovare nuove parole, in grado di rappresentare un profondo rinnovamento civile, parole capaci di essere simbolo di un nuovo progresso.
Per trovare nuove parole l’unica strada è il dialogo, l’ascolto reciproco, l’analisi dei fatti, la curiosità, la disponibilità a mettersi in gioco.
4. Il valore delle primarie
Il fiorire di partiti populistici (partiti che non cercano la partecipazione attiva dei cittadini, ma il rapporto mistico con un “popolo” che deve ubbidire) di ogni genere e colore (a destra e a sinistra), o la riproposizione di modelli come il partito-azienda, il comitato centrale (che ricerca l’obbedienza, non la condivisione, che utilizza il comando, non la persuasione, che non è capace di esercitare egemonia, ma solo gerarchia), il settarismo dottrinale, il comitato elettorale, il comitato d’affari ecc.: tutti questi modelli e pratiche politiche non sono che il segno di una profonda decadenza (e basti vedere la corruzione generalizzata) e, prim’ancora, di una grande incertezza e perdita di punti di riferimento.
Va dato atto al Partito Democratico di aver concepito un meccanismo, quale le primarie, che di fatto rompe, in modo virtuoso, l’autoreferenzialità del ceto politico, che ha concepito una architettura istituzionale (a cominciare dalla legge elettorale per il Parlamento, per finire con il sindaco-sceriffo) che di fatto esautora i cittadini da gran parte dei loro diritti politici.
I partiti che decidono di partecipare alle primarie di coalizione dimostrano di essere ancora forze politiche vitali, perché si mettono in gioco realmente, per il bene del Paese. Le primarie oggi, oggettivamente (cioè dato il quadro istituzionale esistente), fanno la differenza.
Dobbiamo però batterci per primarie vere, cioè caratterizzate da lealtà, ma anche da competizione reale, fondata sull’alternativa di programmi di governo. Competizione vera significa reale pluralismo, significa sollecitare che la società italiana mostri la ricca complessità che la caratterizza senza infingimenti, con coerenza, con trasparenza, con coraggio, con nettezza.
5. Il “moderatismo” comasco: un pantano, superato dai tempi
Come calare nella realtà cittadina le indicazioni contenute nella nostra Costituzione?
Ciò che mi preoccupa è il famoso “moderatismo comasco” (clicca Oltre il moderatismo comasco), per cui tutte le idee innovatrici e di riforma nella nostra città pare debbano camuffarsi: sono molto preoccupato che Como non riesca a elaborare una nuova stagione politica all’altezza dei tempi, ricadendo così in mano a lobby e a personale politico ricolmi di conflitti d’interesse, incapaci di andare oltre l'interesse personale e particolare e incapaci di concepire una nuova stagione di civiltà.
Durante l’amministrazione Bruni, che ha dissipato risorse in progetti assurdi (paratie, muro, Ticosa, Sant’Anna & parcheggio ecc. ecc.) e in mala amministrazione (frutto non solo della incapacità degli uomini, ma anche di una precisa visione del mondo e di un sistema di potere e di governo), le opposizioni non hanno saputo contrastare per davvero le scelte del centro-destra.
Basti dire che lo scandalo del “muro” non si è tradotto nella caduta di Bruni: ed è inutile che si dica che sono stati problemi tecnici e contingenti a non fare cadere la giunta di destra; la verità è che invece è mancata la volontà e comunque la capacità politica da parte delle opposizioni di creare un forte movimento capace di fare cadere Bruni.
Per non ricadere negli errori passati, penso sia indispensabile partire dalle idee e dai programmi necessari per risolvere i problemi dei cittadini, e solo in un terzo tempo sarà possibile individuare la coalizione e gli amministratori, creando anche gli strumenti istituzionali per un metodo di governo fondato sulla partecipazione dei cittadini.
Il moderatismo ha governato Como per decenni: è ora di proporre alla città un salto di qualità; è ora di proporre un reale cambiamento; è ora di sperimentare per davvero il pluralismo. Il moderatismo comasco non è stato che una forma del radicalismo che contraddistingue, nei fatti, la destra e il centro-destra italiani e un certo modo (neo-liberista) di concepire l’opposizione e la società e i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti.
5. Idee di città
Come tentare di inventare parole capaci di identificare una nuova civiltà, una nuova idea di città? La nostra civiltà è sempre stata fondata sulle città, come ci insegna Carlo Cattaneo, i cui testi i sedicenti federalisti della Lega Nord non hanno mai nemmeno sfogliato e che, d’altra parte, non era certo un liberista sfegatato.
Per ripartire dalla città e per scoprire nuove parole adatte a ricostruire un’idea e un progetto di progresso, forse possiamo partire dalla vita delle persone.
Consapevoli, però, che le persone appartengono anche a ceti sociali, universi lavorativi, generazionali e morali ben differenti e, spesso, con interessi in conflitto. Non si può astrarre dalle differenze e dai conflitti: dobbiamo però essere in grado di incanalarne la dialettica (che è vita) in una nuova coralità, per ricostruire una Comunità e per impedire il disfacimento sociale.
La riunione di questa sera sarà anche l’occasione per cominciare a parlare di idee di città.
{audio}http://www.archive.org/download/AssembleaPerprimarieVereAComo29082011/Primarie29082011.mp3{/audio}
Si avicina la sesta edizione di festassieme 2011 per Emergency e stiamo cercando esperte mani che preparino buone e semplici torte da distribuire la sera del 2 e 3 settembre. Torte rotonde, quadrate, con marmellata o senza, piccine o grandi : importante che siano buone e fatte con il cuore della partecipazione. Possiamo anche venire a ritirarle a domicilio oppure più semplicemente è possibile consegnarle direttamente la sera della manifestazione presso il Centro Sportivo di via Burgo - Maslianico al gazebo "TORTE" e chiedere della sig.na Isabella. Un gesto semplice che ci permette di raggiungere lo scopo della manifestazione: sostenere Emergency.
LAMBIENTEINVITA ONLUS
centro civico comunale
via battisti 23
maslianico 22026 como
per info. tel 347 699 5493
FORUM AMBROSETTI: MERCANTI DI CRISI
Anche quest'anno a Villa d'Este The european house Ambrosetti organizza il consueto forum dal suggestivo titolo “Lo scenario di oggi e di
domani per le strategie competitive”.
Molti tra i maggiori esponenti dell'economia, della finanza e della politica internazionale come ogni anno prenderanno decisioni sulle
linee guida della politica economica a cui i governi inmancabilmente si atterranno, generando guerre imperialiste e sfruttamento.
Lo scenario di oggi di fatti è costituito da crisi, cassa integrazione, licenziamenti, riforme lacrime e sangue sul wellfare, borse in caduta
libera e guerra.
Ma a cosa stanno portando le strategie competitive di cui parlano da più di trent'anni?
A Como si contano quasi settemila lavoratori alle prese con cassa integrazione o mobilità e le aziende chiuse in provincia sono state
436.
A livello nazionale le aziende chiuse durante il 2011 sono state 67000.
Inoltre è dall'inizio di luglio che l'indice Mibtel della Borsa di Milano ha registrato ribassi fino al 6,6 punti percentuali, con uno
spread Btp – Bund che ha toccato il 5% (ricordiamo che quando l'economia greca è arrivata al collasso lo stesso indice era al 7%). Nonostante
la timida ripresa registrata a metà agosto il Governo ha annunciato tagli per ulteriori 45 miliardi di euro in due anni, che andranno a colpire
le condizioni lavorative, le pensioni, la sanità e lo stato sociale in generale.
Nella vecchia e solida Europa scoppiano sempre più spesso violente rivolte da parte dei ceti sociali più sfruttati, composti in gran
parte da immigrati. Dal 2005 ad oggi nelle banlieaux delle maggiori città francesi la rabbia accumulata in anni di discriminazione e
marginalizzazione sociale è esplosa contro la proprietà privata, riconosciuta come simbolo della disuguaglianza fra ricchi e poveri. In
Inghilterra ai primi di agosto, a seguito dell'uccisione da parte della polizia di un ragazzo di colore, la rabbia si è riversata in un primo
momento nelle strade di Londra, diffondendosi poi in tutto il Paese.
Quella che dal Primo Ministro Cameron è stata definita “delinquenza comune” ha in realtà ben altre motivazioni alla base, che acquisiranno
ancora più legittimità e consenso in seguito all'attuazione dei tagli del 20% del welfare previsti dal governo.
Le ultime guerre che hanno insanguinato la Terra in cui l'Italia è stata ed è protagonista, dall'Iraq all'Afghanistan fino ad
arrivare alla Libia, hanno come denominatore comune l'intervento delle potenze occidentali sotto l'egida della NATO che, mascherandosi da
esportatrici di pace e democrazia hanno come reale obiettivo l'acquisizione del controllo di nuovi mercati. Se in passato era il colonialismo a
garantire la prosperità delle potenze economiche, ora è la guerra a permettere la sopravvivenza del sistema capitalista ormai al collasso.
Se per loro queste sono strategie competitive, per noi sono solo strategie di una guerra senza quartiere che il capitalismo muove ai
danni di chi è ogni giorno piu sfruttato e ricattabile.
Se c'è una via da percorrere è quella del conflitto sociale. Sta a noi, studenti, lavoratori, immigrati, precari, disoccupati fare in modo che
la loro voce non sia l’unica e che il nostro futuro non dipenda dalle loro decisioni!Anche quest'anno saremo in piazza non per proporre
cure palliative ma per rilanciare il conflitto sociale come motore di un rovesciamento radicale!
LA VOSTRA CRISI, LA NOSTRA RABBIA!
MERCOLEDI' 31 AGOSTO H.20.00 ASSEMBLEA PUBBLICA C/O COOPERATIVA DI VIA LISSI
SABATO 03 SETTEMBRE PRESIDIO H. 15.00 P.ZZA VITTORIA
Collettivo Dintorni Reattivi
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |