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Comunicato congiunto di Rete delle Città in Comune, Forum Italiano Movimenti per l'acqua, Attac Italia, Giuristi Democratici, Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata

 

24 novembre. Il Ddl concorrenza rappresenta un attacco frontale ai beni comuni e ai diritti delle persone e delle comunità locali, perché prevede la privatizzazione di tutti i servizi pubblici comunali, proprio quei servizi che servono a soddisfare in modo continuativo i bisogni della collettività.

 

In questi anni, grazie al patto di stabilità, abbiamo assistito a ripetuti tagli dei trasferimenti agli enti locali, con conseguenti esternalizzazioni dei servizi e pesanti effetti sui diritti sociali e del lavoro.

 

La crisi prodotta dall’epidemia da Covid-19 ha evidenziato tutti i limiti e le ingiustizie di una società unicamente regolata dal mercato e ha posto la necessità di ripensare il modello sociale, a partire da una nuova centralità dei territori come luoghi primari di protezione dei beni comuni e di realizzazione di politiche orientate alla giustizia sociale e alla transizione ecologica, e dai Comuni come garanti dei diritti, dei beni comuni e della democrazia di prossimità.

 

E invece il Governo Draghi cerca di usare questa crisi per completare quel processo di privatizzazione e di smantellamento di qualsiasi ruolo e funzione del pubblico, di cui era già fautore quando lo stesso Draghi, nel ruolo di Governatore della Banca d'Italia, scrisse, assieme all'allora Presidente della Bce, la famosa lettera del 2011 in cui si indicava come orizzonte la liberalizzazione dei servizi pubblici locali.

 

A distanza di 10 anni, il governo, sostenuto trasversalmente da PD, Lega, Movimento 5 stelle, tenta l’affondo finale con l’articolo 6 del DDl Concorrenza, in cui si produce un totale e definitivo ribaltamento della realtà, indicando la gestione pubblica dei servizi da parte dei Comuni come straordinaria e residuale e l'affidamento al mercato come la normalità della gestione dei servizi.

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L'Assemblea dei Movimenti per l'acqua riunitasi a Napoli il 20 novembre 2021 a seguito della manifestazione nazionale svoltasi nella mattina si sente impegnata per contrastare i processi di privatizzazione del servizio idrico integrato che vengono rilanciati in questa fase e per affermare un'idea dell'acqua come bene comune e della ripubblicizzazione del servizio idrico. In questo senso, l'Assemblea ritiene necessario:

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Nei mesi di Ottobre e Novembre la "Carovana dell'acqua - Per un PNRR dei diritti, a difesa dell'acqua e dei beni comuni" ha attraversato vari territori con una serie di iniziative collegate tra loro e si concluderà sabato 20 Novembre a Napoli con una manifestazione nazionale. Mediante il combinato disposto tra #PNRR, DDL #Concorrenza e decreto semplificazioni (poteri sostitutivi dello Stato) il Governo intende mettere una pietra tombale sull’esito referendario del 2011 rilanciando fortemente i processi di privatizzazione dei servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico.

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Gianni Lo Conti - Buongiorno Italia! Vi ringrazio per la grandissima partecipazione di ieri 14 novembre 2021 per l'intervista a Francesco Zambon. In poche ore abbiamo avuto un 300 adesioni in più. Un grande benvenuto ai nuovi membri! Molta gente non ha ancora capito bene la vicenda di Francesco Zambon che ha toccato su scala mondiale argomenti riguardanti la salute dell'Umanità evidenziando la mancanza di indipendenza dell'OMS dalle lobby e dalla politica. Vi pregherei quindi caldamente di studiarvi le interessanti video-inchieste di "Report", "Non è l'Arena" e "Presa Diretta" da maggio 2020 ad ottobre 2021.

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