Un altro mondo non è solo possibile, ma è urgentemente necessario. Questo 22 ottobre scendiamo di nuovo in piazza in tutto il mondo. Invitiamo ciascuno a unirsi, controllando cosa organizza la propria città tramite i social. Venerdì 24 settembre oltre 800.000 persone sono scese in strada in più di 1.500 località per partecipare al Global Climate Strike, dove ci siamo uniti per #UprootTheSystem! Alla preCOP 26 a Milano i leader mondiali hanno detto di ascoltarci, ma la crisi climatica e ambientale continua a non essere trattata come un’emergenza. Stando agli obiettivi dei governi, le emissioni globali aumenteranno del 16% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 - secondo il rapporto dell'UN Climate Change.
La Conferenza stampa illustrerà la posta in gioco il 27/28 ottobre a Londra. Se la richiesta d’estradizione avanzata dagli Stati Uniti verrà accolta dall’Alta Corte, Julian Assange potrebbe essere spedito negli USA, sottoposto a processo sotto l’Espionage Act del 1917, e incarcerato per 175 anni. La colpa? Aver pubblicato documenti riservati che attestano i crimini di guerra commessi dai militari USA in Afghanistan e in Iraq. Eppure Assange è un cittadino australiano, non statunitense, che ha sempre operato in Europa. Estradarlo potrebbe quindi costituire un pericoloso precedente, sollevando seri interrogativi sulla giurisdizione di un tribunale nazionale nell'era di Internet e sull'uso politico della magistratura per intimidire i giornalisti investigativi ovunque nel mondo.
Nel 1996 La Via Campesina ha coniato il concetto di Sovranità alimentare per sottolineare l'importanza dei piccoli produttori di cibo, li saperi contadini, l'autonomia e la diversità delle comunità rurali e urbane e la solidarietà tra i popoli come elementi essenziali nella definizione delle politiche intorno al cibo e all'agricoltura. Il 16 ottobre 2021 celebriamo i 25 anni della sovranità alimentare. Questa celebrazione avviene in un momento in cui il pianeta e l'umanità stanno affrontando crisi multiple senza precedenti: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, e crisi pandemica sono alcune delle conseguenze di un sistema malato in cui la fame, la povertà e le disuguaglianze sono in aumento.
L’idea nasce da un profondo senso di condivisione di intenti e tematiche e dalla ricerca di nuove storie. L’obiettivo è di promuovere spazi di riflessione per veicolare messaggi di inclusione, per vivere la diversità come ricchezza, per creare integrazione, per capire e rispettare l’altro e il mondo circostante. Le tematiche scelte sono legate all’attualità, a una società più equa e giusta con particolare attenzione alla valorizzazione della diversità culturale, religiosa, sessuale, della libertà e della parità uomo/donna, dell’uguaglianza, del senso di umanità, dell’attenzione per la natura e per l’ambiente.