Sindacato Intercategoriale Cobas – Coordinamento Nazionale - allegato
Sindacato Intercategoriale Cobas – Coordinamento Nazionale - allegato
Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea - A garantire con certezza quasi assoluta che il chiudiporti Matteo Salvini non sarà portato a processo per sequestro di persona dei richiedenti asilo salvati dall'Ong Open Arms ha provveduto il partito di Renzi non partecipando al voto nella Giunta per le immunità. Basse manovre di palazzo che dimostrano quanto poco sia rilevante il rispetto del diritto, anche internazionale, laddove si vanno a determinare nuovi equilibri di potere. Si attende il voto dell'aula, dove occorrerà la maggioranza assoluta degli aventi diritto e quindi basteranno le assenze di convenienza per mettere al sicuro il leader leghista senza intaccare il governo.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - L'inchiesta siciliana sulla sanità dimostra ancora una volta che la questione morale rimane un problema centrale per il nostro paese. E che siamo di fronte a una corruzione sistemica e trasversale. Non a caso accusati di primo piano nell'inchiesta sono personaggi nominati ai tempi della giunta Crocetta di centrosinistra e confermati con la destra di Musumeci. Insomma emerge la continuità del malaffare. Non possiamo che plaudire all'azione investigatica dei magistrati e delle forze dell'ordine. Di fronte a uno scandalo del genere il Presidente Musumeci e l'assessore alla Sanità regionale dovrebbero dimettersi visto che si circondano di tangentari. Per un nulla è stato crocifisso dalla destra l'allora sindaco di Roma Ignazio Marino mentre in Sicilia uno scandalo vergognoso di queste dimensioni viene derubricato come vicenda che non implica responsabilità politiche. Il presidente Musumeci sarà anche una brava persona ma evidentemente non ha avuto la capacità di fare pulizia da quel che si legge.
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea - 50 anni fa la più grande conquista della classe lavoratrice italiana dopo la Costituzione. Purtroppo oggi non c’è nulla da festeggiare ma solo da esprimere rabbia e anche più che legittimo rancore verso chi ha tradito lavoratrici e lavoratori. Usiamo termini forti perchè è ora di smetterla con un’ipocrita buonismo nei confronti di chi si è reso responsabile del peggioramento delle condizioni di vita, reddito e lavorative di milioni di persone. Si sono usati i voti del popolo di sinistra per manomettere e sfigurare sia lo Statuto che la Costituzione.
Bisogna dirsi la verità: oggi lo Statuto – nonostante sul sito del Partito Democratico se ne celebri ipocritamente il valore – è ridotto a poca cosa dopo l’eliminazione dei diritti fondamentali di lavoratrici e lavoratori. Non ci sono più il diritto alla reintegrazione a seguito del licenziamento illegittimo (articolo 18) né il divieto di controllo a distanza a fini disciplinari ed il divieto di dequalificazione (art. 4 e 13).