M5S Lombardia. Inchiesta tangenti e corruzione. Palumbo (FI) si dimetta da Presidente della Commissione regionale Territorio e Infrastrutture.

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Il M5S Lombardia ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi per chiedere le dimissioni di Angelo Palumbo, che risulta coinvolto nella maxi inchiesta della Procura di Milano per corruzione e tangenti, da Presidente della Commissione regionale Territorio e Infrastrutture della Lombardia.
Nella lettera, a firma dei commissari del M5S Massimo De Rosa, Simone Verni, Nicola Di Marco e Andrea Fiasconaro si legge: “il ruolo che riveste il Dott. Angelo Palumbo in qualità di Presidente della V Commissione, non lascia margini, ad avviso degli scriventi, oltre che per la richiesta immediata di dimissioni, anche per sollecitare l’inserimento nell’ordine del giorno dei lavori della commissione, di uno spazio apposito per la discussione da parte di tutti i componenti della stessa, affinché a tutela dell’immagine del Consiglio Regionale e della Commissione V, tali episodi non si ripetano”.
I commissari spiegano: “Le dimissioni sono un atto doveroso. Dal Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi attendiamo, insieme ai lombardi, un segnale di trasparenza, legalità, difesa dell’interesse pubblico, del Consiglio regionale e dell’azione amministrativa. Questi valori sono alla base di una sana operatività delle istituzioni e si richiedono a ogni politico compreso chi, in veste di Presidente di una commissione, si occupa prevalentemente di appalti pubblici, infrastrutture e territorio.
Confidiamo in un passo indietro di Palumbo alla prima riunione utile della Commissione perché la stessa possa tornare pienamente operativa e per allontanare ogni ombra o dubbio sul suo operato”.

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In merito alle indagini a carico del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana Paolo Ferrero, vicepresidente del partito della Sinistra Europea, candidato per la lista La Sinistra ha dichiarato:
«Dopo Formigoni che è in galera oggi indagato con l'accusa di abuso d'ufficio anche il Presidente Attilio Fontana. E' evidente che la Giunta di centro-destra della Regione Lombardia è l'epicentro della questione morale che oggi, si è semplicemente spostata, dal Partito Socialista e dalla Democrazia Cristiana a Forza Italia alla Lega.
Il tratto di continuità e sicuramente la capacità di stare dentro al malaffare da parte della Lega che ha cominciato con Bossi e prosegue tutt'ora come dimostra, tra le altre cose, la vicenda dei 49 milioni scomparsi nel nulla. Ribadiamo con forza che siamo di fronte ad una situazione che non può più essere tollerata e che in Lombardia come in tutto il Paese c'è la necessità di una drastica inversione di marcia nella gestione del pubblico».

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In merito ai 43 arresti in Lombardia tra i quali il consigliere comunale di Milano Pietro Tatarella ed il sottosegretario della Regione Lombardia Fabio Altitonante Paolo Ferrero (La Sinistra) ha dichiarato:
«In Lombardia, dopo l'arresto del Presidente Formigoni e tanti altri, eccoci di nuovo davanti arresti di importanti rappresentanti delle istituzioni facenti parte di quelle forze politiche che ogni giorno diconoche bisogna difendere gli italiani. Evidentemente gli italiani che questi signori delle destre difendono sono loro stessi, oltre a i ricchi a cui vogliono tagliare ulteriormente le tasse.
 Il punto vero è che in Lombardia vi è una gravissima questione morale che parte dagli esponenti della destra. Questa è un'ennesima dimostrazione che dove da anni governano la Lega e Forza Italia non solo i cambiamenti politici sono negativi ma continuino ad aumentare tangenti, speculazioni ed infiltrazioni di criminalità».

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