È stata prorogata al 12 maggio la scadenza del Premio Antonio Fogazzaro per i concorsi Racconto inedito, quest’anno ispirato a Leonardo Da Vinci, Poesia edita in italiano e in dialetto, e Il baule della memoria, dedicato alle tradizioni e alla cultura immateriale del territorio delle genti delle valli del Ceresio e del Lario.
“Complici i lunghi ponti di queste festività abbiamo deciso di prorogare la scadenza dei bandi per lasciare tempo agli autori ancora all’opera sul loro racconto di poter portare a termine il lavoro e partecipare ai nostri concorsi” dice Alberto Buscaglia curatore del Premio.
La partecipazione a tutti i concorsi del Premio Antonio Fogazzaro è totalmente gratuita. I bandi sono consultabili sul sito www.premioantoniofogazzaro.it e sulla pagina Facebook del Premio.
«Siamo davanti all'ennesima provocazione fascista in provincia di Milano, a pochi giorni dal 25 Aprile. La statua alla Memoria di Giulia Lombardi – giovane Partigiana trucidata appena ventiduenne dai fascisti durante le rappresaglie del 1944 - era stata posata ed inaugurata dall'ANPI qualche giorno fa e già qualcuno ha deciso di scagliarsi contro questo simbolo del popolo italiano che ha combattuto il nazifascismo e ne ha pagato un terribile prezzo. Un gesto orribile e pericoloso che conferma il rigurgito di fenomeni fascisti che più volte negli ultimi giorni abbiamo denunciato affrontando ciò che è accaduto sia nell'area milanese che nel resto d'Italia. Domani a Cornaredo si terrà una grande mobilitazione che vedrà al centro uno spettacolo della Band militante CIAPA NO . L'iniziativa, che si terrà dalle ore 21:00 presso il teatro “La Filanda” di Piazza della Libertà - è la migliore risposta popolare e partecipata alla bravata fascista. Per fortuna la statua alla Memoria della compagna Giulia non ha subito danni irreparabili ma questo gesto testimonia della sensazione di impunità che i fascisti percepiscono nel clima nauseabondo creato da questo governo. Invito tutte e tutti a partecipare domani a Cornaredo alla mobilitazione antifascista: solo la partecipazione popolare può sconfiggere il riemergere della follia fascista».
"Oggi, 22 aprile, si celebra la Giornata mondiale della Terra. Un momento di grande sensibilizzazione ambientale globale, che si pone l’obiettivo di coinvolgere maggiormente la politica, le Istituzioni e anche i cittadini nella difesa del nostro pianeta, l'unico che abbiamo. Se il 2018 era focalizzato sull'impatto dell’inquinamento plastico nei mari, sono invece le specie animali a rischio a condurre la mobilitazione nella Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza paura di smentita di una sesta estinzione di massa. Di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall'azione dell’uomo. Puntare sulla varietà biologica e la sostenibilità dei nostri consumi, la tutela delle sementi, così come la lotta all'inquinamento è l’unica strada da perseguire per cercare di impedire questa catastrofe. L'Italia è peraltro il Paese europeo con la maggiore diversità biologica e non può essere indifferente a questa minaccia. Mi auguro che il Governo Salvini-Di Maio, tra un mitra e l'assunzione di "un figlio di", ne abbia contezza e faccia la sua parte. Come? Il Ministro dell’Ambiente Costa provveda a nominare al più presto i Presidenti dei 13 Parchi Nazionali che ad oggi sono senza guida, dimostrando di avere davvero a cuore la difesa della biodiversità del nostro bellissimo Paese.” Lo dichiara, in occasione della Giornata della Terra 2019, l'On. Chiara Braga, Capogruppo PD nelle Commissioni Ambiente e Bicamerale d'inchiesta sul Ciclo dei rifiuti di Montecitorio.
"Aveva ragione la Direzione Antimafia di Milano: quella di Cantù era vera "mafia" e non semplice bullismo di piazza!"
Possiamo commentare così la sentenza emessa oggi dal Giudice del Tribunale di Como che ha comminato condanne per un totale di oltre 100 anni ai 9 imputati per le sparatorie e i pestaggi verificatisi nel periodo 2015-2016 nella piazza centrale di Cantù. La Procura Antimafia aveva visto giusto fin dall'inizio dell'indagine, partita con l'arresto di alcuni imputati, parlando di fatti di "mafia". A Cantù gli 'ndranghetisti erano liberi di scorrazzare nella piazza centrale della città, senza che nessuno abbia mai denunciato i fatti! Come associazione che da anni si occupa di antimafia, vogliamo sottolineare che ora nessuno può permettersi di dire che Cantù è un isola felice. Secondo noi questa sentenza deve dare la scossa affinché la cittadinanza si svegli, rinneghi il passato di omertà e inizi a lottare contro la presenza della 'ndrangheta nel nostro territorio. Serve grande senso civico e più coraggio. Noi come associazione ci abbiamo messo più volte la faccia a Cantù, addirittura prima della retata della DDA, a settembre 2017 organizzammo il "Festival della Legalità", per cercare di svegliare le coscienze dei Canturini, purtroppo con deboli risultati in termini di partecipazione. Poi siamo stati i primi, da soli, a chiedere che il Comune si costituisse parte civile nel processo, anche qui nulla si è mosso. Ecco, oggi si è sentita molto l'assenza delle Istituzioni, e in particolare del Comune di Cantù e di Regione Lombardia, che avrebbero dovuto costituirsi parte civile nel processo! Ora, dopo la sentenza odierna, la comunità canturina deve trovare il coraggio di superare questa onta, lottando per far prevalere la legalità nel territorio. E poi scegliendo amministratori pubblici disposti a metterci la faccia nella lotta contro la 'ndrangheta, piuttosto che negarne o sminuirne la presenza, come purtroppo alcuni hanno fatto in passato. Le mafie vanno sconfitte con la denuncia e la partecipazione civica, come in più occasioni ci hanno ricordato i magistrati impegnati sul campo, a partire dalla dottoressa Alessandra Dolci, responsabile della DDA di Milano, fino al dottor Nicola Piacente, a capo della Procura di Como. Concetto ribadito con enfasi anche dal professor Nando Dalla Chiesa, che è stato nostro ospite a Mariano Comense lo scorso lunedì, in una sala piena con più di 300 persone vogliose di schierarsi dalla parte della legalità.
Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"
“Ho presentato oggi alla Camera un’interrogazione al Ministro dell’Interno Salvini per chiedere il mantenimento dell’orario di lavoro differenziato per il personale operativo nel Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Menaggio la cui ultima proroga scadrà il prossimo 31 maggio”. Lo annuncia la deputata comasca Chiara Braga, capogruppo PD in Commissione Ambiente.
“Ho inoltre chiesto – fa sapere la Braga - quale sia l’orientamento del Governo in merito al riconoscimento di sede disagiata dello stesso Distaccamento di Menaggio, status per il quale sono state presentate in questi anni ripetute richieste, anche per il tramite della Direzione Regionale Lombarda dei Vigili del Fuoco. Tali istanze scaturiscono infatti dalle difficoltà manifestate da tutto il personale dei Vigili del Fuoco di percorrenza della tratta del lungolago Como-Argegno-Menaggio, che spesso e volentieri determina difficoltà nella regolare costituzione delle squadre di soccorso, con immaginabili ripercussioni sulla primaria attività di soccorso tecnico in caso di urgenze o interventi gravi".
“La caserma di Menaggio possiede tutti i requisiti per poter essere pienamente considerata sede disagiata. A tale proposito, anche a dimostrazione dell’esistenza reale di tale condizione, negli ultimi anni il Distaccamento stesso ha più volte ottenuto la possibilità di adottare per il personale operativo, seppur in modo provvisorio e sperimentale, l’orario di lavoro differenziato (24 ore consecutive di lavoro, seguite da 72 ore di riposo), turnazione ammessa solo per le sedi appunto considerate disagiate”.
Dalla sei di questa mattina fino alle 12,30, i lavoratori della cooperativa Delfinia, comparto logistica, sono in sciopero e hanno organizzato un presidio fuori i cancelli della Bolton (Cermenate, via Einaudi 18-22).
Le questioni riguardano il riconoscimento delle differenze degli arretrati dal 2014 a oggi, gli scatti d'anzianità di cantiere, i corretti inquadramenti contrattuali in base alla mansione e il riconoscimento del fondo Sanilog. Inoltre, si sono riscontrate differenti retribuzioni in busta paga negli ultimi cinque anni (e si chiede pertanto la sistemazione).
La Filt Cgil non ha riscontrato nessun passo avanti rispetto alla volontà aziendale di regolarizzare le buste paga secondo i dettami contrattuali previsti e circa la volontà di trovare un accordo fra le parti.
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