Sul problema della mancanza nelle farmacie di tutta Italia del farmaco Sinemet, farmaco molto importante per la terapia delle persone con Parkinson, interviene il vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Carlo Borghetti, componente della Commissione Sanità:
“In seguito a segnalazioni che ho ricevuto da pazienti affetti da Parkinson estremamente preoccupati dall’impossibilità di trovare in farmacia il Sinemet, farmaco che devono giornalmente assumere, ho interpellato Federfarma Lombardia (associazione delle farmacie) e ho avuto la notizia che il prodotto dovrebbe rientrare nelle disponibilità dei grossisti (e quindi delle farmacie) nelle prossime settimane.
Conferma di questa notizia l’ho avuta anche ieri partecipando alla trasmissione televisiva in diretta di Canale Italia “Notizie Oggi”, a diffusione nazionale, dove -in collegamento con Giulio Maldacea, presidente del Comitato Italiano Associazioni Parkinson- la conduttrice Paola Natali ha letto una comunicazione dell’assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, secondo la quale il problema è “determinato dalla diminuzione della produzione da parte dell’azienda farmaceutica e dal conseguente esaurimento delle scorte in Italia”. Ma nella stessa comunicazione l’assessore afferma che “l’azienda ha altresì assicurato che, a partire dalle prossime settimane, riprenderà la produzione a pieno regime, pertanto la situazione è destinata a migliorare anche in termini di distribuzione“.
Pare quindi che il problema si possa presto risolvere, e siccome casi di mancanza di farmaci per patologie importanti non sono affatto infrequenti, mi sono fatto la convinzione che il Ministero della Salute e le autorità competenti si debbano preoccupare che situazioni simili non si abbiano più a ripetere, a garanzia e tutela della salute di tutti cittadini”, conclude Borghetti.
«Fra pochi mesi sul lago di Como pioveranno milioni di Euro. 380 si dice , per scavare un tunnel nella montagna tra Colonno e Griante e costruire una strada alternativa alla statale 340 ( la Regina).
Noi non esultiamo perché, nonostante la strada sia in gran parte in galleria , il paesaggio ( principale attrattiva turistica) verrà corroso dagli inevitabili raccordi, piazzole e svincoli necessari alla costruzione dell’ opera. Noi non esultiamo perché da quel tunnel lungo 7 chilometri dovranno uscire almeno 300.000 metri cubi di roccia, un mucchio praticamente grande come 500 villette a due piani Noi non esultiamo perché questa montagna di materiali la vediamo già sui 12000 autocarri che , per qualche anno, intaseranno la vecchia regina per scaricarla.... preferiamo non pensare dove. Noi non esultiamo perché , come tutti sanno , siamo nella regione dove il movimento terra - secondo i dati ufficiali - è per il 90% in mano alle cosche mafiose e temiamo che quei soldi finiscano nelle mani della criminalità organizzata.
Noi rabbrividiamo perché gli entusiasti politici della destra stanno già godendo all’idea di farsi traforare le montagne in tempo per accogliere le carovane di auto dirette alle le Olimpiadi invernali valtellinesi del 2026. (Che detto per inciso, vista la quantità di impianti e alberghi esistenti potrebbero tenersi anche domani, senza aggiungere un mattone).
Dopo approfondite valutazioni e confronti, l’associazione Scelte Possibili elenca di seguito alcune proposte per il futuro di Cadorago, da discutere con
le liste che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative e come spunto per tutta la cittadinanza:
PARTECIPAZIONE E CITTADINANZA
1. Il comune di Cadorago ha sottoscritto ormai molti anni fa l’Alleanza per la Locride e la Calabria, atto concreto di vicinanza e di impegno nella
lotta per la legalità e contro le mafie e la ‘ndrangheta; si propone di rinnovare l’adesione con l’impegno concreto della nuova amministrazione nella promozione di un ordine di prodotti del consorzio cooperativo Goel
2. Si richiede di promuovere incentivi alla partecipazione civica dei cittadini alla vita pubblica, mediante informazioni più trasparenti (ad es. i verbali dei consigli e delle giunte comunali), organi di partecipazione con funzione consultiva e decisionale che permettano ai cittadini di partecipare ai processi decisionali, strumenti di partecipazione diretta quali referendum, commissioni aperte alla cittadinanza, ecc.
COMO: In merito all’arrivo dell’esercito in città voluto dalla Lega locale e di governo – Fabrizio Baggi – della Segreteria Regionale – Prc/SE Lombardia – e mebro della Rete – Como Senza Frontiere – ha dichiarato:
Da martedì 16 aprile, a Como ci sarà l’esercito per presidiare la città (non si capisce bene da cosa). Ecco un provvedimento chiesto a gran voce al Ministero dell’Interno dal sottosegretario Nicola Molteni ed accordato ed annunciato direttamente da Matteo Salviniche, per una “strana coincidenza di eventi”, vede la sua attuazione a poco più di un mese dalla data delle elezioni europee.
Continua quindi la perenne e permanente campagna elettorale leghista a spese della nostra città, continua l’utilizzo di “Como città di frontiera” per diffondere un esagerato clima di terrore atto a far non solo accettare ma auspicare alla cittadinanza (per fortuna solo ad una parte) una situazione sempre più da “stato di polizia” in un clima repressivo, sicuritario e spesso discriminatorio.
Le politiche della giunta comasca, totalmente allineate a quelle del governo, hanno in realtà da sempre fatto in modo di creare il massimo disagio e nervosismo auspicando al crearsi di problematiche legate all’ordine pubblico per avere poi la giustificazione e poter usare la cosiddetta linea dura che tanto piace ai leghisti ed ai loro elettori.
Chi vive a Como però sa perfettamente che gli è andata male e che, nonostante il ripetersi di azioni e delibere totalmente antisociali e provocatorie quali: la chiusura dei bagni pubblici, la rimozione delle panchine di piazza San Rocco, le ordinanze “anti poveri”, la chiusura dell’acqua corrente in piena estate in un luogo dove vivevano 70 persone, le visite quotidiane alle 5:00 del mattino dell’idropulitrice scortata dalla polizia locale sotto il portico di San Francesco dove fino a dicembre scorso dormivano all’adiaccio una cinquantina di persone, lo spegnimento del wi fi nei luoghi e nelle piazze cittadine frequnetate dalle persone migranti, le perquisizioni ed i controlli su base etnica fuori dalla biblioteca comunale e via discorrendo, il problema di ordine pubblico nessuno lo ha mai creato e quindi, a poche settimane dalle elezioni europee, lor signori necessitavano di un’azione simbolica e totalmente non necessaria come quella di mobilitare l’esercito e di portarlo a Como, nella città di frontiera dove ci sono i migranti, quegli stessi migranti che fino a pochi mesi fa avevano un luogo dello Stato dove rifugiarsi, il campo di via Regina che oggi non esiste più per volontà di questi stessi politici che porteranno i militari in città».
“Oggi è una bella giornata per Como e per il nostro Lago. Dopo più di tre ore di seduta e un dibattito “impegnativo” il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato il via libera al progetto definitivo della Variante della Tremezzina”. Lo annuncia la deputata comasca e capogruppo del PD in Commissione Ambiente, Chiara Braga da sempre impegnata per la realizzazione della variante.
“Un voto unanime -chiarisce la Braga-, con alcune osservazioni che dovranno essere recepite nel progetto esecutivo e che consente ora a Anas di procedere alla stesura del progetto esecutivo e alla gara entro fine anno, così come previsto”. “Oggi, in qualità di deputata del territorio, ho partecipato con i Sindaci presenti del nostro Lago e la Provincia di Como alla seduta del Consiglio Superiore. Mauro Guerra, che da Sindaco di Tremezzina ha portato la voce del territorio e conosce meglio di chiunque altro la fatica e il lavoro che sta dietro a questo risultato, ha rappresentato perfettamente l’urgenza e l’importanza di quest’opera: è stato bello condividere con loro la soddisfazione per questo risultato e la consapevolezza che il lavoro che insieme abbiamo svolto in tutti questi anni vede finalmente oggi un passaggio fondamentale”. “Sulla Variante della Tremezzina - prosegue l’esponente dem -ognuno sa quel che ha fatto: il PD in Parlamento e con i suoi Governi ha trovato i soldi per far partire finalmente il progetto, ha sempre sostenuto l’opera a livello regionale, con la Provincia ha sviluppato il progetto definitivo e a livello locale, grazie al lavoro quotidiano del Sindaco Guerra, ha contribuito in maniera decisiva a migliorare il progetto e superare le tante criticità incontrate”. “Oggi - conclude la Braga -non interessano le polemiche o il fastidio per per chi cerca di intestarsi meriti che non ha. Oggi dobbiamo essere soddisfatti per questo risultato risultato e continuare a lavorare perché si traduca al più presto in un’opera finalmente capace di dare una risposta ai territori del nostro meraviglioso Lago”.
E sul risultato della Tremezzina interviene anche Angelo Orsenigo, consigliere regionale del PD: “Esprimo viva soddisfazione per il risultato ottenuto dal Partito democratico, in particolare dai deputati del territorio Mauro Guerra, fino a quando è stato in Parlamento, e Chiara Braga che ha proseguito da sola il percorso, ma anche dagli stessi Governi del PD che hanno creduto nell’opera e in essa hanno investito. L’attuale esecutivo raccoglie dunque solo i frutti degli sforzi e della tenacia dei democratici che hanno agito sempre nel nome del bene delle nostre popolazioni”.
Ad aprile non si dorme! Il mese si apre all’insegna di una frizzante attività a Villa Carlotta. Oggi si inaugura la mostra “Chiare, fresche e dolci acque. Viaggi fotografici sul Lago di Como”: un viaggio che ripercorre un secolo di vita lariana e di storia della fotografia. Le opere esposte fanno parte di un fondo di oltre 3.000 fotografie, raccolte con sapienza e meticolosità dal collezionista comasco Ruggero Pini. Un viaggio che parte nell'Ottocento con Luigi Sacchi e Pompeo Pozzi e termina con le istantanee di Alfred Stieglitz. Visitabile fino al prossimo 9 giugno.
Continua anche l’esposizione di acquarelli botanici di Silvana Rava “Natura dipinta”, fino al prossimo 16 aprile. Delicate tele che colgono la Natura nella sua perfezione con la tecnica raffinata dell’artista lariana, già premiata dalla Royal Horticultural Society con la Gold medal nel 2008.
Per gli appassionati di storia e arte, si propone una visita speciale che riporterà i partecipanti nel Settecento alla ricerca di tracce e testimonianze in giardino e in museo: domenica 14 aprile “Il secolo d’oro a Villa Carlotta” (12 euro su prenotazione – tremezzini 5 euro). Invece per chi ha il pollice verde, o vorrebbe averlo, l’appuntamento è per martedì 30 aprile con “Incontra il giardiniere di villa”: consigli, piccoli segreti del mestiere e curiosità green per tutti i partecipanti (12 euro su prenotazione – tremezzini 5 euro).
E per tutti i bambini dai 3 agli 11 anni triplo appuntamento con la canonica “Caccia al Tesoro botanico di Pasquetta”, lunedì 22 aprile. Ore: 11.00 età: 3-5 anni, ore: 14.30 età: 6-12 anni, ore: 16.30 età: 6-12 anni (prenotazione obbligatoria, 10 euro a bambino, 5 euro accompagnatore).
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | per le prenotazioni www.villacarlotta.it
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