Tanti eventi organizzati per e dai ragazzi nel primo week end del mese di aprile a Cernobbio. Arte, musica, formazione e divertimento saranno infatti gli assoluti protagonisti di sabato 6 e domenica 7 aprile.
Il week-end incomincerà sabato 6 aprile con la “Passeggiata musicale”, evento promosso dalla scuola secondaria di primo grado di Cernobbio “Don Umberto Marmori”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Nei luoghi storici di Cernobbio si esibiranno, con gli strumenti o col canto, i giovani allievi della sezione musicale dell’istituto. La passeggiata avrà inizio alle ore 10:00 all’Imbarcadero di piazza Risorgimento con l’esibizione di percussioni, saxofoni e ottoni. Le altre tappe della mattinata avranno luogo nei pressi dell’Harry’s Bar con protagonisti flauti e clarinetti alle ore 10:20, in piazza Castello con le chitarre alle 10:40, nella chiesa di San Vincenzo alle ore 11:00 con la performanae del coro della classe II D, fino al gran finale in Villa Bernasconi alle ore 11:30 con l’esibizione dei pianisti che si cimenteranno anche con i toy piano.
“I protagonisti di questo progetto, patrocinato dal Comune di Cernobbio – spiega la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Cernobbio dr.ssa Maria Teresa Callipo - sono gli alunni e i docenti della nostra scuola secondaria di primo grado. I ragazzi sono stati coinvolti nell’organizzazione e attuazione dell’evento. Guidati dai docenti hanno realizzato i volantini e le locandine per pubblicizzarlo, i testi dei dialoghi che spiegano i luoghi significativi scelti per la passeggiata e i canti che saranno eseguiti nella Chiesa di San Vincenzo. Gli alunni e i docenti della sezione musicale suoneranno alcuni brani presso i luoghi di Cernobbio in cui si svolgeranno le cinque tappe della passeggiata. Ringrazio il Sindaco Matteo Monti, l’Assessore Maria Angela Ferradini e Claudia Taibez dell’Ufficio Cultura per la preziosa collaborazione”.
Sempre sabato 6 aprile, nel pomeriggio a partire dalle ore 15:00, a Villa Bernasconi avrà inizio “Mille fiori per la testa”, laboratorio dedicato alla scoperta dei colori e dei profumi della natura per bambini (dai 6 ai 12 anni) a cura di Rita Statella. Il laboratorio, per massimo 15 bambini al costo di € 15,00 (comprensivo del materiale per la realizzazione delle composizioni floreali), è a prenotazione obbligatoria, da effettuarsi sul sito www.villabernasconi.eu.
“Secondo l’assessore Butti ‘ci sono criticità in seno allo strumento di programmazione urbanistica in relazione alla disciplina delle aree commerciali’ e per questa ragione intende ‘procedere ad una revisione del Pgt per quanto concerne la media e la grande strutture di vendita’. Se l’assessore pensa di concedere alla grande distribuzione quello che il Piano di governo del territorio le impedisce, si sbaglia”, lo dice Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, dopo aver letto le dichiarazioni del responsabile della Pianificazione urbanistica del Comune di Como.
“Abbiamo un Pgt che, caso unico in Lombardia e rarissimo in Italia, contiene una precisa regolamentazione di cosa e quanto è possibile insediare in termini di attività commerciali nella città a secondo delle tre zone in cui Como è divisa: città murata e borghi storici, convalle, extra convalle. Nessuno ne ha mai chiesto la modifica. Sarebbe paradossale che sia l’amministrazione a farlo. Credo proprio che chiederemo all'assessore di spiegare cosa intende dire e fare”, annuncia Lissi.
“Non vorremmo fossero disattese le richieste di tutela portate avanti negli anni dalle stesse categorie degli operatori commerciali”, conclude la consigliera Pd.
Si è finalmente concluso il mio calvario legato alla presentazione della "Domanda di valutazione multidimensionale a favore di persone con gravissima disabilità e in condizioni di non autosufficienza per ammissibilità alla misura B1 (FNA 2018) ai sensi della DGR 1253 del 12/02/2019". Per me sono stati dieci lunghi giorni costellati di telefonate per evitare continui andirivieni tra casa e Sportello Unico per il Welfare (SUW), sito a Como nel vecchio Sant'Anna e aperto tre giorni alternati alla settimana. Andirivieni che, comunque, non sono riuscita a ridurre a meno di 5. Niente male se si pensa che la misura B1 è destinata ai cosiddetti gravissimi, cioè a persone bisognose di assistenza 24 ore su 24, assistenza di cui, in questo caso, i nostri amministratori hanno ritenuto potessero fare a meno, visto che i cosiddetti caregiver, familiari o stipendiati che fossero, dovevano correre dietro alle scartoffie che ci venivano richieste, e che non andavano mai bene. Al primo appuntamento non hanno accettato la domanda perché non avevo indicato il nome del caregiver familiare. Avevo infatti presentato un'autocertificazione in cui dichiaravo di non disporne e di non volerlo visto che autogestisco dal 2004 (per la verità dal 1999, ma vivevo in un contesto comunitario) l'avvicendarsi dei miei assistenti personali in funzione di una vita indipendente. Due giorni dopo sono andata personalmente per convincerli dell'assurdità della cosa, ma non c'è stata ragione: quei poveri assistenti sociali e medici, ridotti al ruolo di inconsapevoli, incasinati ma diligenti kapò, non si sono accontentati di avvisarmi che avevano precise istruzioni di non accogliere la domanda in assenza di quell'indicazione ma, quando hanno visto che non bastava indorarmi la pillola mostrandomi che in fondo si trattava solo di una formalità, si sono adoperati per farmi capire che io non posso autogestirmi, visto che sono “una gravissima” e, come tale, bisognosa di assistenza 24 ore su 24. Non sono riuscita a spiegare loro che sono in grado di intendere e di volere, cosa che mi sembrava umiliante specificare, considerata l'evidenza! Così i miei 15 anni di autogestione per quei signori è come se non fossero mai esistiti, visto che non sono specificati nelle loro scartoffie; e non esisto come interlocutore, altrimenti perché specificare il nome della caregiver visto che sono io a firmare la domanda?
A questo punto mi chiedo cosa intendono per vita indipendente gli amministratori regionali che l'hanno prevista nella DGR 1253 di cui sopra.
Presente anche Monica Forte, presidente della Commissione Regionale Antimafia.
Si parlerà anche degli incendi nella discarica di Mariano Comense e del controllo “mafioso” della piazza centrale di Cantù, nel corso dell'incontro dal titolo “Le mafie in Lombardia” che si terrà la sera di lunedì 15 aprile a Mariano Comense. Ad organizzare il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, col patrocinio dei Comuni di Mariano C.se, Arosio, Carugo, Inverigo e Lurago d'Erba, ovvero la stessa compagine che da alcuni anni organizza le rassegne sulle mafie dal titolo “5 colpi alla ‘ndrangheta”. Protagonista dell’incontro del 15 aprile sarà un relatore d’eccezione: il prof. Nando dalla Chiesa, uno dei massimi esperti di criminalità organizzata, a livello nazionale e internazionale. Parteciperà all’evento anche Monica Forte, presidente della Commissione Regionale Antimafia. “Come combattere la presenza mafiosa nel nostro territorio” è il sottotitolo che gli organizzatori hanno voluto dare alla serata, sottolineando così l’intento di mobilitare i cittadini del territorio ad azioni concrete per contrastare la criminalità organizzata, purtroppo presente da decenni anche nel territorio marianese e canturino. Nando dalla Chiesa è professore di Sociologia della criminalità organizzata presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano, di cui dirige anche l’Osservatorio sulla criminalità organizzata; parlamentare per tre legislature, ha scritto numerosi libri di analisi e denuncia del fenomeno mafioso. Monica Forte è presidente Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità, istituita in seno al Consiglio Regionale. A moderare l'incontro Ester Castano, giornalista de La Presse. Le finalità dell’incontro del 15 aprile sono così espresse da Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: “L'incontro servirà ad affrontare il tema della presenza mafiosa in Lombardia, con un focus particolare sul nostro territorio. Infatti nel corso della serata si parlerà anche degli incendi verificatisi presso la discarica di Mariano Comense (l’ultimo, molto esteso, dello scorso 25 marzo), oltre che dei fatti di Cantù, per i quali è in corso il processo presso il Tribunale di Como, la cui sentenza è attesa proprio per il giorno successivo all’incontro, ovvero il 16 aprile”. L’incontro del 15 aprile si terrà alle ore 20,45 presso la Sala “San Carlo” di via E. D’Adda n. 17.
Concludono gli organizzatori: “Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla serata del 15 aprile: infatti l’obiettivo che ci proponiamo è quello di approfondire la conoscenza del fenomeno mafioso in Lombardia, ma soprattutto trovare soluzioni per contrastare la presenza della criminalità organizzata nel nostro territorio”.
Altre informazioni sul sito www.circoloambiente.org
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Sì della Camera alla mozione PD per il contrasto al climate change e per la COP26 in Italia.
"La Camera dei Deputati poco fa ha approvato la mozione PD a mia prima firma per il contrasto al cambiamento climatico e per la candidatura dell'Italia ad ospitare Conferenza Onu delle Parti Cop26 sul clima nel 2020. Sappiamo che non c’è più tempo: l’Accordo di Parigi sul clima del 2015 deve essere attuato, anche se siamo già in ritardo, e l'Europa deve rivendicare una leadership su questi temi perché da qui dipende gran parte della possibilità di orientare verso il giusto verso l’azione globale per il clima”. Lo afferma Chiara Braga, capogruppo PD in VIII Commissione Ambiente e prima firmataria della mozione sull'adattamento al cambiamento climatico e la candidatura dell'Italia alla COP26 nel 2020.
“Ecco perché – spiega la parlamentare comasca - nella nostra mozione abbiamo chiesto impegni precisi al Governo italiano proprio alle posizioni da sostenere con più decisione a livello europeo: rivedere al rialzo gli obiettivi del Piano integrato Energia e Clima, fissare un target di riduzione delle emissioni al 2030 pari o superiore a quello europeo del 40%o e una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili significativamente superiore al 32% entro il 2030 oggi prevista a livello europeo, sostenere con forza a livello europeo la proposta di arrivare alla carbon neutrality entro il 2050. La COP26 nel 2020 rappresenta una grande opportunità e un obiettivo possibile: il Governo può contare sulla presenza di istituzioni pubbliche e private che su questo tema, in particolare a Milano e in Lombardia, rappresentano già oggi eccellenze e riferimenti a livello europeo e mondiale".
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