Si è tenuto questo pomeriggio, in Commissione speciale Animafia del consiglio regionale, l’audizione con il vicesindaco Fermo Borgonovo, l’assessore comunale all’Ambiente, Giovanni Pellegatta, e il responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune, Marco Corbetta, in merito alla discarica di Mariano Comense e all’ultimo incendio che si è sviluppato nell’impianto. “Ringrazio gli amministratori e il tecnico comunale per averci dato tutti gli elementi indispensabili a capire la storia e la situazione attuale della discarica, anche rispetto all’ultimo evento”, ha detto al termine dell’incontro Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, che aveva fatto richiesta di audizione.
“Da quanto abbiamo ascoltato, l’amministrazione comunale ha dimostrato piena consapevolezza di quanto accaduto e di quello che significa per Mariano quella discarica – ha aggiunto Orsenigo –.
Como, Serata all’insegna della poesia, giovedì 9 maggio 2019 alle 21 alla Biblioteca di Lurago d’Erba. I poeti Giancarlo Pontiggia e Alessandro Quattrone daranno vita a un dialogo, a partire dalle loro rispettive ultime opere, sul senso e il significato del fare poesia, sul ripensare la vita nei suoi grandi temi e nelle sue cose quotidiane, e su cosa significhi oggi “abitare poeticamente la terra”. I due ultimi titoli pubblicati dai poeti (Il moto delle cose, Mondadori, 2017, di Giancarlo Pontiggia, e La gentilezza dell’acero, Passigli, 2018, di Alessandro Quattrone) saranno al centro del dialogo che si svilupperà durante la serata.
GIANCARLO PONTIGGIA (Seregno, 1952) ha studiato Lettere all’Università degli Studi di Milano dove si è laureato con una tesi sulla poesia di Attilio Bertolucci. Ha insegnato al liceo. Dal francese ha tradotto opere di Bonnefoy, Céline, Mallarmé, Sade, Supervielle, Valéry, e dalle lingue classiche opere di Rutilio Namaziano, Pindaro, Sallustio. In qualità di critico letterario ha collaborato al quotidiano cattolico Avvenire. La sua ultima raccolta poetica si intitola “Il moto delle cose” (Mondadori, 2017).
Viadotto Dei Lavatoi ancora in situazione di grave pericolosità. Stefano Rognoni Segretario PRC Città di Como, La Sinistra - Como e provincia dichiara:
«Le ultime notizie sulle condizioni del #viadottodeilavatoi confermano il nostro giudizio sulla necessità di chiudere il viadotto. Preferiamo peccare di eccesso di prevenzione che trovarci a commentare una nuova tragedia nazionale. Ricordiamo ai ministri ed al sindaco Landriscina, tanto solleciti a parlare di sicurezza in città, che la sicurezza è innanzitutto tutela del territorio. Siamo stanchi degli slogan, pretendiamo risposte».
Alla cortese attenzione del Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli
e a tutte le Autorità nazionali e provinciali competenti in materia di circolazione stradale
Si propone alle autorità competenti in materia di rivedere e integrare il comma 1 art. 46 lett. B
articolo 8, comma 1, della legge 29 luglio 2010, n. 120, il vigente articolo 46, comma 1, lettera b), del Codice della Strada esclude dall'alveo della definizione di veicolo le macchine per uso di invalidi, rientranti tra gli ausili medici secondo le vigenti disposizioni comunitarie, anche se asservite da motore.
le macchine per uso di invalidi ,asservite da motore, rientranti tra gli ausili medici sono considerate veicoli speciali ad uso delle persone di qualsiasi età non deambulanti
Pertanto, la circolazione su strada di dette macchine deve ritenersi non più assimilata a quella dei pedoni.
Conseguentemente, in assenza di specifiche prescrizioni o divieti da parte degli Enti proprietari delle strade, la circolazione su strada delle macchine per uso invalidi deve ritenersi disciplinata da eventuali commi integrativi della presente Legge che deve prevederli e considerarli come veicoli speciali
In merito alle dichiarazioni del sottosegretario leghista Nicola Molteni contro il centro culturale islamico in Val di Intevli (CO) Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea, candidato per la lista "La Sinistra" ha dichiarato:
«Qualcuno regali a Nicola Molteni una copia della Costituzione Repubblicana nata dalla lotta di Resistenza indicandogli di leggere e soprattutto di studiare gli articoli 19 e 20 in merito alla libertà di Culto.
Non è la prima volta infatti che in provincia di Como gli esponenti del governo inneschino vere e proprie crociate contro il diritto costituzionale di professare la propria fede nascondendosi dietro la prevenzione del terrorismo islamico. E' evidente infatti che sotto questo punto di vista dove i luoghi di culto sono regolari il livello di controllo è decisamente più alto e si abbatte drasticamente il rischio di radicalizzazione.
Siamo di nuovo quindi davanti ad una guerra ideologica che la Lega compie nella ricerca di voti e consensi soffiando sulla paura e sulla sponsorizzazione dell'odio.
Sono ben altri i problemi che meriterebbero attenzione ed il sottosegretario Molteni che è di Cantù, città della provincia comasca protagonista nelle ultime settimane di svariate condanne per associazione mafiosa lo sa molto bene ma, esattamente come Salvini ha preferito non spendere parole a riguardo».
I rododendri costituiscono una delle collezioni più importanti del giardino di Villa Carlotta. Li vediamo nei giardini, li apprezziamo per le loro vistose infiorescenze fatte da tanti fiori dalla forma ad imbuto, sappiamo che sono cugini delle azalee…ma oltre a ciò, cosa c’è da scoprire? Ve lo diciamo noi: c’è un mondo fatto di colori e di forme, ci sono tante curiosità e aneddoti, c’è la bellezza della biodiversità e c’è anche il sapere dei nostri giardinieri che si prendono amorevolmente cura di loro. Domenica 5 maggio Villa Carlotta dedica quindi al Rododendro una giornata speciale pensata per godere appieno della complessità e bellezza dei loro fiori, della sinuosità dei loro tronchi e del fascino del loro portamento. Il parco di Villa Carlotta conserva, come un catalogo vivente, e raccoglie in allestimenti di straordinaria eleganza, esemplari di rododendri di età anche ragguardevole, che testimoniano questa passione e la dedizione che generazioni di ibridatori hanno dedicato allo sviluppo di cultivar dalle caratteristiche più disparate. Nel parco sono presenti piante dalle caratteristiche molto diverse. Alcune sono specie botaniche (ovvero esemplari che è possibile trovare anche in natura, inizialmente nelle zone montuose dell’Himalaya, di cui è originaria la specie “arboreum”, arrivata in Inghilterra nel 1805 e lì poi utilizzata per gli incroci) e molte sono ibridi. Tra questi ultimi i più comuni sono il Rhododendron ‘Sir Robert Peel’, il Rhododendron ‘Garibaldi’ e il Rhododendron ‘Vesuvium’. Ma si tratta solo di alcuni, tra i tanti che popolano il parco! La collezione di rododendri di Villa Carlotta ha una grande importanza soprattutto per la testimonianza storica di un impianto spettacolare e molto raro: le piante che oggi possiamo osservare sono presumibilmente state messe a dimora tra gli anni ’70 dell’Ottocento, quando queste cultivar furono per la prima volta ottenute dagli ibridatori, e l’inizio del secolo successivo: il Granduca George di Sassonia Meiningen, a cui si deve l’impianto del giardino così come oggi è possibile apprezzarlo, morì nel 1914, quindi l’impianto è presumibilmente antecedente a tale data.
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