“Finalmente vediamo il bando per gli eventi estivi e sono ben 8 gli appuntamenti a metà estate!”, è un’esclamazione sarcastica quella di Tommaso Legnani, segretario cittadino del Pd, dopo avere letto il programma degli eventi per le prossime settimane.
“Ci hanno messo una vita per partorire questo topolino, tra l’altro con un ritardo mostruoso sulla tabella di marcia – prosegue Legnani –. Ci pare appena il caso di ricordare che con sindaco Lucini in città c’erano oltre 100 eventi. Certo, non è il Comune a doverli organizzare tutti, ma in una città turistica ci aspettiamo che il Comune si occupi di facilitarli, coordinarli, inserirli in un unico cartellone, come faceva la nostra amministrazione. E così iniziavano a giugno e proseguivano per tutta l’estate”.
Evidentemente, pensa il segretario Pd, “aver nominato solo dopo un anno di mandato l'assessore alla Cultura, la dice lunga su quanto se ne interessino”.
Nel corso della Commissione regionale Programmazione e Bilancio sull’Assestamento di Bilancio sono stati approvati tre emendamenti del Movimento 5 Stelle che attribuiscono al contrasto alle mafie e al sostegno alle vittime di usura più risorse rispetto a quanto preventivato.
Monica Forte, consigliera regionale del M5S Lombardia, dichiara: “E’ un segnale importantissimo: c’è un impegno concreto della Lombardia nel contrasto alla criminalità organizzata e per il sostegno alle vittime di usura.
Grazie ai nostri emendamenti la Lombardia investirà un milione di euro in più all’anno, per i prossimi 3 anni, nel fondo regionale per il recupero e il riutilizzo dei beni confiscati. Sono finanziamenti fondamentali, restituire ai cittadini i beni delle mafie è una vittoria dello Stato.
Abbiamo anche ottenuto 150 mila euro in più per il fondo per le vittime di usura ed estorsione. Andranno per la consulenza, l’assistenza legale, e per garantire continuità lavorativa ai piccoli imprenditori vittime di usura, una piaga contemporanea. Ovviamente apprezziamo lo sforzo della nostra Regione in questa direzione, sono temi questi alla base di un lavoro serio di contrasto e prevenzione di ogni forma di illegalità”.
Nei giorni scorsi l'hotel Continental, in pochi istanti, con un vero e proprio blitz preparato nei minimi dettagli, ha convocato i lavoratori e ha chiesto loro di firmare un'accordo dove, per pochi spiccioli,accettavano il licenziamento e rinunciarndo a eventuali contenziosi nei confronti dell'azienda. Ad alcuni di loro è stato proposto una nuova occupazione in una cooperativa , con condizioni economiche e normative pesantemente ridimensionate. Stesso lavoro con meno salario e meno diritti.
I licenziati potrebbero arrivare a essere diciotto: "Il comportamento tenuto è vergognoso e inaccettabile - commenta Marco Fontana, segretario provinciale Filcams Cgil - e ignora le norme contrattuali che regolano "l'appalto dei servizi " .Il contratto nazionale regola tempi e modalità del confronto tra le parti, con precise garanzie per l'occupazione e i salari.Siamo indignati per tale atteggiamento e con il nostro ufficio vertenze Legale è impegnata a tutelare chi si è rivolto a noi per impedire che fatti del genere possano ripetersi.Nella nostra bella città, dove il turismo sta vivendo momenti di grande espansione,ci sono alcuni imprenditori che ritengono sia giusto calpestare norme legali e contrattali riducendo il salario e i diritti di chi contribuisce con il proprio faticoso lavoro ad aumentare il fatturato del turismo. Riteniamo tale atteggiamento anche controproducente e pericoloso anche per gli imprenditori seri, degni di questo nome, che verrebbero penalizzati dalla concorrenza sleale di imprenditori senza scrupoli". Un turismo di qualità non può prescindere dal rispetto del contratto e delle leggi.
Da Messico, USA ed Europa per il Campo di Volontariato internazionale della Brianza
ALZATE BRIANZA - LURAGO D'ERBA - BRENNA (CO) – Dal continente Americano, dall’Ucraina e da molti Paesi dell’Europa: sono queste le provenienze dei volontari che interverranno alla quinta edizione del Campo di Volontariato internazionale “Brianza hills” (“colline della Brianza”) che si terrà dal 28 luglio al 11 agosto nelle aree naturali comprese tra i comuni di Alzate Brianza, Lurago d'Erba e Brenna.
Il Campo è organizzato dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” insieme ai Comuni di Alzate Brianza, di Lurago d'Erba e di Brenna, in collaborazione con la Pro-loco di Alzate, la Parrocchia di Fabbrica Durini e con l’associazione “Brenna Pulita”.
Questi i Paesi di provenienza dei 13 volontari: Messico, USA, Ucraina, Turchia, Olanda, Spagna, Francia, a cui si aggiungeranno alcuni volontari italiani. Tutti saranno ospitati presso l'Oratorio di Fabbrica Durini, messo a disposizione della Parrocchia.
Durante la prima settimana del Campo sono previsti alcuni interventi di recupero ambientale all’interno del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) “Zoc del Peric” (posto a confine tra Alzate e Lurago), un’importante area umida dove vivono anfibi, rettili e uccelli tutelati dalle norme ambientali europee. Nella seconda settimana i volontari si sposteranno a Brenna, nelle aree naturali della Brughiera, per una serie di interventi di recupero e sistemazione ambientale, in particolare lungo le sponde della roggia Vecchia.
Sul “campo”, le attività saranno coordinate dagli attivisti del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e di Brenna Pulita.
I volontari, oltre ai lavori di sistemazione ambientale, nei momenti liberi saranno coinvolti in eventi di accoglienza e di visite guidate, organizzati dai 3 Comuni e da alcune associazioni (tra cui la Pro-loco di Alzate, il Gruppo Pensionati Alzatesi, gli Alpini di Lurago, e Brenna Pulita). Inoltre alla sera e nei week-end i volontari avranno modo di visitare i dintorni della Brianza e alcune tra le località più rinomate del lago di Como.
Altre informazioni sul Campo sul sito www.circoloambiente.org
Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, scrive all’assessore all’Agricoltura Rolfi e a quello agli Enti locali, montagna e piccoli comuni Sertori a proposito delle criticità segnalate dal Consorzio di bonifica Dugali Naviglio Adda Serio in relazione alla scarsità d’acqua rilasciata verso il lago di Como e le conseguenze che comporta.
“Il Consorzio di bonifica Dugali Naviglio Adda Serio ha espresso nei giorni scorsi forte preoccupazione per le criticità che stanno emergendo in relazione all’insufficiente rilascio di acqua dai bacini idroelettrici della Valtellina verso il lago di Como e di conseguenza all’irrigazione dei territori della bassa Lombardia – spiega Orsenigo –. Considerata l’importanza che il turismo ricopre per il territorio del lago di Como e che l’agricoltura riveste per il resto della regione, ho chiesto agli assessori di valutare se ci siano le condizioni per invitare i gestori degli impianti idroelettrici a garantire un afflusso costante di acqua al lago di Como e applicare deroghe al Deflusso minimo vitale, così come previste dalle Norme tecniche di attuazione del Ptua (Programma di tutela e uso delle acque) approvato lo scorso anno e, qualora non ci fossero, la convocazione urgente del Tavolo per il monitoraggio delle riserve idriche, per riunire tutti i soggetti interessati alla regolazione e all’utilizzo delle acque e intervenire subito con soluzioni alternative”.
Il timore di Orsenigo è che “si ripetano situazioni già viste per il nostro lago: l’abbassamento dei livelli comporta problemi di vario genere che riguardano le darsene che rischiano di essere inutilizzabili, le sponde che potrebbero cedere, la riproduzione stessa dell’ecosistema. Credo che sia necessario intervenire preventivamente e anche con celerità”.
“Il consumo di suolo in Italia e in Lombardia non si è fermato, cresce al ritmo di due metri al secondo, la legislazione non funziona. È necessario lavorare per trovare una soluzione condivisa e definitiva, la direzione è la riduzione del consumo di suolo, da qui non di scappa. Non è una guerra a chi lavora nell’edilizia sul territorio, anzi va sostenuto chi investe sul territorio, per recuperare più efficiente dal punto di vista energetico, per recuperare le aree industriali, per la rigenerazione urbana per la riqualificazione e per le bonifiche”, così nel suo intervento alla presentazione,a Roma, del Rapporto annuale di ISPRA sul consumo di suolo il delegato del M5S, il consigliere regionale lombardo Massimo De Rosa.
“La legge regionale del Veneto e della Lombardia vanno riviste, anche in ambito locale vanno ricercate soluzioni. Le leggi non possono essere bandierine da sventolare ai fini elettorali. In Lombardia la percentuale di suolo consumato nel 2017 sfiora il 13% è la più alta su scala nazionale. La nostra regione ha superato quest’anno i 310 mila ettari del suo territorio coperto artificialmente. I primi 55 comuni con la maggior percentuale di suolo consumato si trovano in Lombardia e Campania. Questi primati negativissimi ci dicono una sola cosa: la Lombardia è la maglia nera d’Italia sul consumo di suolo e dobbiamo invertire rapidamente la rotta”, conclude De Rosa.
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