“I dati del 7° Rapporto sull’Efficienza Energetica elaborati dall’ENEA dimostrano senza alcun dubbio che efficienza energetica, sostenibilità e ricerca producono innovazione, qualità - specie in edilizia - e occupazione stabile. E’ questa la strada che deve continuare a percorrere il nostro Paese, confermando e rafforzando il lavoro importante che i Governi di centrosinistra hanno messo in campo in questi anni con gli strumenti dell'ecobonus e del sismabonus ”. Lo dichiara Chiara Braga, deputa comasca del Partito Democratico da sempre impegnata sui temi dell’ambiente, partecipando alla presentazione del 7° Rapporto sull'Efficienza Energetica elaborati dall’ENEA all’Auletta dei Gruppi di Montecitorio. “Grazie all'ecobonus - continua Chiara Braga - le famiglie italiane hanno investito nel 2017 oltre 3,7 miliardi di euro per realizzare circa 420mila interventi di riqualificazione energetica, con un risparmio di oltre 1.300 GWh/anno e più posti di lavoro. A ciò si aggiungono un saldo negativo di circa 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) con grande vantaggi in termini di emissioni in atmosfera e di risparmi per le famiglie, pari al 15% annui della bolletta energetica complessiva di un nucleo tipo. Questo – conclude Chiara Braga- anche il senso della bella campagna RAI di ENEA “Fai il cappotto al tuo palazzo, usa le detrazioni fiscali del 75%”. Un’operazione pensata per sensibilizzare i cittadini e imprese sulle opportunità e le novità offerte dagli ecobonus del 70 e del 75% e dai nuovi meccanismi di cedibilità del credito previsti dalla legge di Bilancio del Governo Gentiloni per incentivare la riqualificazione energetica dei condomìni. Oggi un fronte particolarmente interessante è quello della messa in sicurezza sismica, oltre che del miglioramento energetico, del patrimonio edilizio esistente, privato e pubblico, che può arrivare fino all'85% della detraibilità delle spese. Un meccanismo che ha consentito di avviare una filiera virtuosa anche nel settore edilizio, per orientare le scelte di investimento sempre più alla rigenerazione delle nostre città piuttosto che al consumo di nuovo suolo. Edifici più efficienti e sicuri sono la strada per ridurre i costi, migliorare la qualità della vita e le condizioni di lavoro delle persone ed affrontare il problema crescente della povertà energetica”.
Sulle nuove nomine all’Asf intervengono Angelo Orsenigo e Tommaso Legnani, segretari provinciale e comunale del Pd: “La nomina del coordinatore cittadino di Forza Italia in carica in una società partecipata testimonia esplicitamente come lo spoil system del centrodestra sia basato spudoratamente non sul merito, né sulle competenze, ma solo su logiche spartitorie – dicono Orsenigo e Legnani –.Non commentiamo nemmeno la scelta di attribuire la presidenza all’ex cognato del segretario della Lega e attuale Ministro dell’Interno Salvini”.
In occasione del 7° anniversario del referendum, forti di quella partecipazione democratica che portò la maggioranza degli italiani a voler mantenere pubblica la gestione del servizio idrico, rilanciamo il nostro impegno dopo aver più volte chiesto – invano –_un incontro con il Sindaco di Cantù, sig. Edgardo Arosio. Ora chiediamo pubblicamente quale sia la sua posizione dopo che egli, lo scorso gennaio, assieme ai Sindaci di Como e di Erba, riuscì a bloccare la fusione e il conferimento delle strutture a Como Acqua s.r.l Tale decisione, motivata con la necessità di verificare il valore delle società da conferire e di rivedere la ripartizione delle quote associative e, quindi, anche del “peso” sulle decisioni future, ha allungato il percorso del processo di fusione e il conferimento delle strutture a ComoAcqua s.r.l.
Temiamo che le continue proroghe sull’avvio di Como Acqua s.r.l. possano invalidare tutto il percorso fin qui fatto, col rischio di dover mettere a gara il servizio idrico con bando europeo e quindi consegnarne la gestione ai privati. In questo modo i Sindaci, e quindi i cittadini, perderebbero il “controllo dell'acqua”!
Dopo il Referendum, sette anni di impegno dei vari comitati territoriali al fine di far rispettare il voto degli italiani, soldi pubblici spesi per costituire la società e pagare il personale addetto, la privatizzazione sarebbe un tradimento alla Costituzione e una beffa per i cittadini che nel 2011 si erano espressi a favore dell'acqua pubblica. Chiediamo al Consiglio comunale di Cantù di chiarire, con urgenza, quali sono le intenzioni di codesta amministrazione. Nel giugno 2011 il referendum per l'acqua bene comune mise un freno alle privatizzazioni in corso del servizio idrico. Nel comasco, la costituzione di una società in-house, quale è Como Acqua s.r.l., è mirata a a mantenere il controllo del servizio idrico sul territorio!
Ribadiamo il valore dell'acqua come bene comune: l'acqua è un diritto umano universale ed è la risorsa fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi. La gestione dell'acqua deve essere partecipata dalle comunità locali secondo un sistema di finanziamento basato sulla fiscalità generale e tariffe eque, senza profitto e che garantiscano gli investimenti.
Comitato Comasco Provinciale per l’Acqua Pubblica
seguono primi firmatari:
Appuntamento a Villa Bernasconi di Cernobbio alle ore 11:00
Sabato 23 giugno Villa Bernasconi di Cernobbio ospiterà il secondo workshop dedicato agli Orti urbani, sociali e didattici promossa nell’ambito del progetto RETe.LI sostenuto da Consorzio Forestale Lario Intelvese; Comuni di Laglio, Tremezzina e Cernobbio, con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.
L’appuntamento avrà inizio alle ore 9:00 e tratterà l’argomento “Layout spaziale: cosa vorrei nell’orto condiviso”. Insieme alla dr.ssa Laura Galluzzo del Politecnico di Milano si affronteranno diversi argomenti relativi a questa tematica ovvero cosa ci si aspetta di avere nell’area comune, che attività ci si immagina, e tutti insieme si definiranno le aree comuni attrezzate, le diverse funzioni e attività che ci si aspetta di svolgere nello spazio in questione. Per partecipare registrazione obbligatoria sul sito: www.villabernasconi.eu. Per informazioni si può scrivere al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il terzo ed ultimo workshop dedicato all’approfondimento del progetto Orti Urbani Sociali Didattici si svolgerà sabato 7 luglio.
Le associazioni Circolo “Angelo Vassallo” – Legambiente Como, FIAB Como Biciamo, Iubilantes, Città Possibile, WWF OA Insubria, LIPU Como, Chiave di Volta, Italia Nostra Como, ARCI provinciale Como, contrarie all’ampliamento del parcheggio in Viale Varese e firmatarie dell'appello al Sindaco in allegato, condividono e sostengono la raccolta firme promossa da alcuni residenti nel viale.
Oggi 18 giugno 2018 sono state depositate e protocollate in Comune le prime 387 firme. La raccolta firme continuerà fino al 25 giugno nei punti raccolta e tramite email (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). I punti di raccolta sono indicati nel sito http://www.legambientecomo.it
Sabato 23 giugno dalle 9 alle 14 in piazza Boldoni a Como sarà allestito un banchetto per la raccolta delle firme con la presenza della promotrice.
“E’ un progetto di legge affrettato che darà risultati molto approssimativi. Poteva essere l’occasione per rilanciare seriamente i centri per l’impiego, l’offerta di servizi ai disoccupati e limitare il business dei privati nel mercato del lavoro. La DID e il patto di servizio devono essere gestiti dal pubblico perché non si crei disparità tra disoccupati di serie A, facilmente ricollocabili e più appetibili per il privato, e disoccupati di serie B. La Lombardia, con questo pdl, ha scelto anche, a differenza di tutte le altre regioni, di non assorbire il personale dei centri per l’impiego e di non dare risorse sufficienti per garantire il funzionamento dei centri e servizi di qualità. Così come approvata dalla maggioranza questa legge rischia vertenze o impugnative che genereranno extra costi per le casse regionali”, così Monica Forte e Raffaele Erba, consiglieri regionali del M5S Lombardia, che si sono astenuti nel voto sul progetto di legge che introduce modifiche alla legge regionale sul mercato del lavoro e sui centri per l’impiego la cui approvazione finale è stata programmata per il Consiglio regionale del 26 giugno.“Quella del M5S è un’astensione interlocutoria. Il progetto di legge deve assolutamente essere migliorato dal Consiglio regionale. Proprio per questo depositeremo numerosi emendamenti. In particolare chiederemo di dotare i centri per l’impiego di risorse che garantiscano una funzionalità ottimale e di riequilibrare il rapporto tra pubblico e privato nella gestione delle politiche del lavoro”, concludono i consiglieri del M5S.
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