Le categorie del pubblico impiego di CGIL CISL e UIL di Como insieme alle Centrali Cooperative Confcooperative e Insubria, LegaCoop. Como, hanno siglato in data odierna un importante accordo che introduce il pagamento della retribuzione “mensilizzata” e la regolamentazione dell'istituto della banca delle ore (flessibilità) dei dipendenti delle cooperative sociali che svolgono la propria attività presso centri residenziali sul territorio di Como.
Ciò con il duplice obbiettivo :
L' assenza di una regolamentazione su scala territoriale aveva fino ad oggi comportato gravi problematiche relative ai conteggi ed al riconoscimento delle ore straordinarie a lavoratrici e lavoratori.
Finalmente lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali che esercitano la propria attività sul territorio di Como avranno uno stipendio mensilizzato (con quota fissa mensile) non più collegato al numero di ore lavorate nel mese, riconoscendo inoltre una riduzione del monte ore mensile con riassorbimento delle 12 festività.
Aperture dei commerciali durante le festività natalizie: Baggi e Tavecchio (Prc/SE_Como): «Ancora una volta ci troviamo davanti al non rispetto dei diritti di chi lavora nella grande distribuzione. Ancora una volta la liberalizzazione dei mercati viene pagata dai lavoratori. Invitiamo al boicottaggio dei centri commerciali aperti durante le giornate del 26 dicembre e 01 gennaio».
Apprendiamo da una nota della Filcams CGIL che a Mestre – il Centro commerciale “Carrefour” ha ufficializzato le aperture nelle giornate del 26 dicembre e del 1 gennaio.
Inaccettabile! Ancora una volta siamo costretti, nostro malgrado, ad assistere ad una scelta aziendale che va nella totale direzione del mancato rispetto dei diritti di chi lavora, a vantaggio del consumismo più selvaggio.
Quello della grande distribuzione è ad oggi uno dei settori più critici sia per quanto riguarda l'utilizzo di società cooperative in appalto che non si attengono nemmeno ai minimi diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che per quanto riguarda il rispetto dei riposi settimanali.
vi scriviamo per presentarvi le potenzialità e le aree d’intervento della Cooperativa Sociale “Ecofficine”, la Cooperativa che ha anche organizzato operativamente la nostra ultima Fiera.
Lo scorso gennaio, dopo aver dovuto chiudere lo Staff dell’Associazione “L’isola che c’è”, abbiamo dato vita a questa nuova Cooperativa con l’obiettivo di continuare a diffondere e supportare nel comasco forme di economia collaborativa e sostenibile attraverso l’erogazione di Servizi in diversi settori.
“Ecofficine”, grazie a uno Staff formato da un gruppo di professionisti consolidato, offre prestazioni per il ben-essere dell’ambiente e della società alla nostra Rete, ma anche a soggetti esterni, come Scuole, Pubbliche Amministrazioni, Realtà del terzo settore e Piccole o Medie Imprese.
I principali ambiti in cui opera sono:
• Educazione alla sostenibilità
• Comunicazione
• Eventi
• Imprese sostenibili
• Facilitazione
• Progettazione
Inoltre, la Cooperativa “Ecofficine” gestisce, a pochi passi dal centro di Como, il Coworking “Ecofficine Lab”, un Polo di Economia Collaborativa e Sostenibile pensato per la crescita e il confronto del territorio, con spazi polifunzionali dove lavorare e incontrarsi, ma anche fare rete, condividere risorse, passioni e ideali.
Il Coworking “Ecofficine Lab”, in particolare, dispone di:
• numerose postazioni per lavoro di Ufficio
• una Sala di 38 mq per Riunioni, Consulenze o trattamenti Benessere
• una Sala di 52 mq per Incontri, Workshop e Laboratori
• una Sala di 58 mq per Attività motorie o Corsi pratici di gruppo
In allegato vi trasmettiamo una Presentazione della Cooperativa Sociale “Ecofficine” e del polo di Coworking “Ecofficine Lab”.
la situazione dell'inquinamento atmosferico nella nostra città e nella nostra regione è
allarmante, dal 1 dicembre i valori delle polveri sottili in città superano (eccetto un giorno) il
limite per il PM10 di 50 ug/m3 e peggio ancora per le PM 2,5
(http://www2.arpalombardia.it/sites/QAria/_layouts/15/QAria/DettaglioStazione.aspx?IdStaz=561)
Mario Lucini dichiara che la colpa sarebbe di tutti meno che sua. Indubbiamente non possiamo essere noi ad accertare le responsabilità penali, compito che spetta alla Magistratura. Ma politicamente non possiamo fare a meno di notare come una politica che fa dello scaricabarile il suo pilastro non possa portare a niente di buono per la città.
Stefano Rognoni (Prc/SE_Circolo Territoriale "Città di Como")
«In riferimento ad alcuni recenti articoli di stampa, per trasparenza e correttezza nei confronti dei miei cittadini e per chiarezza nei confronti di quelli comaschi, vorrei sottolineare che intendo continuare a svolgere il mio incarico al meglio delle mie possibilità, sino alla sua naturale scadenza: primavera 2018. Tra l’altro, proprio qualche giorno fa, il Consiglio comunale di Cernobbio ha approvato la delibera che avvia il progetto di fusione del mio paese con i limitrofi Comuni di Moltrasio e Carate Urio. Si tratta di un’importante sfida per il futuro di Cernobbio, sfida in cui credo fortemente e che merita la mia massima abnegazione sino al referendum che si svolgerà nel prossimo autunno. Non ho mai pensato di lasciare anticipatamente il mio incarico e attualmente la mia unica ambizione è proseguire al meglio nel mio impegno. A livello personale, sono ovviamente lusingato del fatto che il mio nome sia stato ventilato in riferimento alla carica di sindaco di Como. Ritengo si tratti di un’attestazione di stima nei confronti del lavoro svolto dall’amministrazione di Cernobbio in questi anni, anche in collaborazione con la città capoluogo e con Mario Lucini, che stimo e apprezzo. Sono convinto che per la città di Como emergeranno disponibilità tali da garantire l’elezione di un sindaco che sappia governare al meglio il capoluogo lariano, punto di riferimento di tutto il territorio comasco». Paolo Furgoni Sindaco di Cernobbio Cernobbio, 16 dicembre 2016
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