Per un cibo sano, economico, eco-solidale, verso un mondo senza rifiuti
Premessa
In questi ultimi anni è sempre più viva e diffusa l’attenzione al cibo come scelta di salute e di rispetto ambientale. La crisi economica perdurante ne ha anche rafforzato gli aspetti di opportunità di risparmio e di spesa maggiormente qualificata.
Questo momento appare quindi particolarmente propizio per una iniziativa che abbia come scopo la diffusione e la condivisione di informazioni e suggerimenti utili a rafforzare e tradurre in pratica questa attenzione. La sensibilizzazione alla possibilità di una cucina senza sprechi si apre naturalmente alle tematiche più ampie della riduzione dei rifiuti, del riciclo e del riuso.
Proposta
A tal fine Dai GAS, struttura di promozione culturale dei Gruppi di Acquisto Solidale di Cantù e Carimate-Montesolaro, con la collaborazione delle amministrazioni comunali di Cantù e di Carimate, organizza e promuove una serie di incontri su questi temi rivolti alla cittadinanza. Gli incontri sono pensati come momento di condivisione di informazioni e conoscenza e di aggregazione sociale. L’iniziativa è sostenuta dalla Cooperativa Sociale Corto Circuito ONLUS e dalla sua struttura di formazione e dalla Cassa Rurale e Artigiana di Cantù.
Como, 4 febbraio 105 - Nei giorni scorsi, la direzione regionale di Poste Italiane, ha deciso la chiusura di 4 uffici postali nel comasco e l'apertura a giorni alterni di altri 18.
Consideriamo tale decisione è sbagliata dal punto di vista sociale e totalmente ingiustificata sotto il profilo economico.
I tagli e le chiusure interesseranno prevalentemente aree montane, di confine e del medio e alto lago, zone già disagiate dal punto di vista viabilistico e con residenti in buona misura anziani; zone dove spesso
l'ufficio postale costituiva l'unico punto di riferimento per poter interloquire o svolgere pratiche con la PA.
Chiediamo un tempestivo intervento delle autorità politiche, delle IstituzionI e di Regione Lombardia, per costringere Poste Italiane a recedere da tale progetto che rischia di peggiorare la qualità della
vita di una parte significativa della popolazione comasca.
Per maggiori informazioni: Alessandro Tarpini, segretario Cgil Como
Continua la mercificazione di diritti sanciti dalla Costituzione Che la sanità pubblica sia arrivata al capolinea non è più una novità, purtroppo.
Tuttavia, ci lascia sgomenti il fatto cha anche nel nostro territorio le strutture ospedaliere pubbliche rilascino ai pazienti dimessi insieme ai referti una stima di quanto sarebbe costata all’ospedale la degenza dei pazienti!
Sostanzialmente, un cittadino che paga regolarmente le tasse tra poco dovrà risarcire una struttura pubblica e chiedere anche scusa del disturbo!
Facciamo presente, ancora una volta, che l’art.32 della Costituzione definisce il diritto alla salute “fondamentale” e gratuito per gli indigenti. Non si capisce quale sia la ratio
di tale modo d’agire degli ospedali e la risposta potrebbe essere soltanto una: considerare i pazienti dei numeri e un “peso” in termini economici. I bilanci degli ospedali devono
essere discussi nelle opportune sedi non snocciolati ai pazienti che hanno tutto il diritto di usufruire delle strutture pubbliche. Il costo delle degenze, eventualmente, è oggetto di
discussione in sede sindacale e, soprattutto, non ha alcun senso che venga riferito al paziente.
Per la Segreteria Provinciale P.R.C. Como
Gianluca Giovinazzo, responsabile sanità e formazione
Alle Autorità
e p.c. agli esperti invitati all’incontro istituzionale di Milano.
“Allo stato attuale la produzione agricola mondiale potrebbe facilmente sfamare 12 miliardi di persone……. si potrebbe quindi affermare che ogni bambino che muore per denutrizione oggi è di fatto ucciso”
Jean Ziegler, già Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo
Signor presidente del Consiglio,
i giornali ci informano che lei sarà a Milano il 7 febbraio per lanciare un Protocollo mondiale sul Cibo, in occasione dell’avvicinarsi di Expo. Ci risulta che la regia di tale protocollo, al quale lei ha già aderito, sia stata affidata alla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. Una multinazionale molto ben inserita nei mercati e nella finanza globale, ma che nulla ha da spartire con le politiche di sovranità alimentare essenziali per poter sfamare con cibo sano tutto il pianeta.
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