L'associazione ambientalista festeggia i 25 anni di attività a tutela del territorio
Fitto il programma 2015: Campo di volontariato, Festa delle Api, presentazione di libri, iniziative contro i rifiuti, ... e molto altro
COMO/LECCO/MERONE – Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” compie 25 anni di attività!
L'associazione ambientalista, che agisce nel territorio compreso tra le province di Como, Lecco e Brianza, è nata nel 1990, dapprima come Circolo Legambiente di Merone e successivamente, dal 2003, ha assunto il nome di Circolo Ambiente "Ilaria Api".
Nei 25 anni di attività, l'associazione si è sempre contraddistinta per una strenua lotta contro l'inquinamento e la cementificazione del territorio; e poi ancora i progetti di recupero ambientale di aree naturali e le iniziative contro la privatizzazione dell'acqua. Notorie le vertenze a difesa del fiume Lambro e contro l'incenerimento dei rifiuti nei forni della Cementeria di Merone. Senza dimenticare le azioni per una nuova cultura per la tutela del territorio: interventi di educazione ambientale nelle scuole, cineforum e presentazione di libri sulle tematiche ambientali. E poi le iniziative a favore della pace e contro le ecomafie.
Como, 19 febbraio 2015 - La Cgil di Como esprime solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori della Exten SA di Mendrisio e a UNIA Ticino e Moesa, in lotta contro la prepotenza e i ricatti nei confronti dei lavoratori.
Da quando la Banca Centrale Svizzeraha deciso di non intervenire più sul rapporto di cambio franco/euro, assistiamo ormai quotidianamente ad atti di prevaricazione nei confronti dei salariati che lavorano nel Canton Ticino, con particolare accanimento nei confronti dei frontalieri. Riteniamo tutto ciò inaccettabile. E' inaccettabile scaricare su chi non ha alcuna colpa gli effetti di scelte decise da istituzioni finanziarie che hanno per anni guadagnato sui cambi e sulle speculazioni finanziarie. Inoltre, da settimane registriamo il fenomeno di tagli indiscriminati ai salari, in particolare dei frontalieri, senza alcun criterio né negoziato. Ciò avviene quasi sempre senza alcun coinvolgimento dei sindacati ma attraverso la richiesta di firme individuali sotto il ricatto del licenziamento.
Tutto ciò rischia di fare da volano al fenomeno del dumping salariale, che a parole si afferma di voler combattere e di far precipitare una situazione già compromessa da campagne politiche strumentali contro i lavoratori frontalieri. La Camera del Lavoro di Como è a fianco delle lotte in corso in queste settimane e chiede alle istituzioni e alle forze politiche italiane e svizzere di intervenire per porre fine a fenomeni che rischiano di far arretrare di cinquant' anni le condizioni di migliaia di lavoratrici e lavoratori italiani e svizzeri.
di Luca Michelini
1. Frequento Villa Geno da quando sono nato, 49 anni fa.
Abito vicino. Ho appurato, nel corso degli anni, il suo inarrestabile e progressivo degrado, che riguarda l’insieme dell’area che la circonda, soprattutto i giardini che le sono alle spalle e che sono percorsi da un viottolo, indicato come “pedonale per Blevio”.
2. Lì, da anni, il degrado è massimo: strada e panchine e muriccioli e verde totalmente abbandonati e distrutti; la frequentazione è problematica, perché ci vanno spesso spacciatori o persone che si drogano, talvolta fino alla morte. I suicidi percorrono la stradina e poi si buttano dalla provinciale, dove c’è uno strapiombo, proprio sopra, in linea d’aria, alla Como Nuoto. C’è sporcizia, sempre rinnovata. La domenica puoi vedere i turisti che tentano la salita, e poi scappano frastornati, inciampando ogni due passi. Incontri gli emarginati di sempre, forse in cerca di luce e spazio.
A Nizza esiste una salita simile, con un affaccio meraviglioso (potenzialmente) come quello di questa stradicciola lacustre: perché guarda il mare e l’orizzonte. Unica differenza: la strada finisce in una piazza, su un piccolo altipiano.
La salita di Nizza è stata concepita e strutturata come “passeggiata romantica”, come, in origine, quella comasca. Incontri coppiette, famigliole, turisti, podisti, lettori, bambini.
L’associazione ambientalista esprime contrarietà alla realizzazione dell’opera e invita l’amministrazione comunale a bocciare la proposta.
Plauso invece al Comune per la recente decisione di evitare i tagli al trasporto pubblico Como, 19 febbraio 2015 – Il WWF Como si esprime sulla proposta di realizzare un autosilo in Viale Varese, con conseguente abbattimento di una settantina di essenze arboree, chiedendo all’amministrazione comunale di evitare uno scempio ambientale e un danno permanente alla città. A detta infatti del Panda lariano l’opera in esame non solo comporterebbe il sacrificio del pregevole viale alberato, ma altresì il futuro aumento del traffico veicolare privato che la struttura di per sé attirerebbe e del relativo inquinamento atmosferico, senza contare i notevoli disagi che la cittadinanza dovrebbe sopportare per tutta la durata dei lavori.
“Una durata che inoltre risentirebbe delle problematiche relative ai probabili ritrovamenti archeologici che avverrebbero nel corso degli scavi, nonché a quelle concernenti l’ambito idrogeologico, con inevitabile slittamento delle tempistiche previste – sottolinea Pierangelo Piantanida, presidente del WWF Como -, così che il rischio di trovarsi di fronte a un altro cantiere infinito in città è tutt’altro che remoto”.
E questo di fronte a un’opera la cui reale necessità è tutta da dimostrare, a detta del WWF, poiché al cotrario contrasta con le più avvedute teorie urbanistiche e di fluibilità del traffico, che vedono invece collocare tali strutture al di fuori dei centri urbani, ad esso collegati con una funzionale ed efficiente rete di trasporti pubblici.
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |