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Marco Bersani - Dopo aver decantato per mesi la “svolta” dell'Unione Europea, che, attraverso il Recovery Fund, avrebbe abbandonato ogni relazione di tipo autoritativo nei confronti degli stati membri con un alto rapporto debito/pil per approdare a una “condivisione” dell'indebitamento, la contesa sembra essere approdata, come nel classico gioco dell'oca, al punto di partenza. Sarà che le divergenze in merito al Recovery Fund fra i paesi cosiddetti “frugali” (con il paradiso fiscale dei Paesi Bassi in prima fila) e i paesi cosiddetti “spendaccioni” sono tutt'altro che risolte; sarà che, se anche un accordo fosse alla fine raggiunto, i soldi andrebbero ricercati sui mercati finanziari e diverrebbero spendibili non prima di un anno, sta di fatto che le pressioni affinché il nostro Paese acceda ai fondi del Mes (Meccanismo europeo di stabilità) per ottenere finanziamenti per la sanità si stanno moltiplicando, dentro e fuori il governo, sui media mainstream e da parte delle grandi imprese.

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Siamo convinti che questa emergenza sanitaria rappresenti uno vero e proprio spartiacque per l'impatto che avrà sulla vita delle persone, sulla società e sull'economia. Come in tutte le grandi crisi, sul serio “niente sarà come prima”. Si apre una biforcazione, per cui diventa possibile mettere in discussione le fondamenta su cui si è retta la fase neoliberista inaugurata da quarant’anni oppure saremo di fronte ad una regressione delle condizioni di vita, reddito, lavoro e anche di democrazia e libertà delle persone. Se vogliamo stare in campo rispetto a quello che succederà, diventa necessario, intanto, che ci dotiamo di una nuova visione, di una narrazione generale, per un altro mondo possibile e che aggredisca i nodi di fondo che ci propone questa nuova fase di crisi sistemica.

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Orsenigo (Pd) - 4887 aggressioni in Lombardia tra il 2016 e il primo semestre del 2019, 1142 solo nel primo semestre del 2019. Nell’Asst Lariana, una delle poche che ha prestato attenzione al fenomeno,sono state 1239 in tutto. Il fenomeno della violenze ai danni del personale sanitario nelle strutture ospedaliere e non è diffuso da tempo ma ancora poco conosciuto perché mancano procedure certe e omogenee di monitoraggio. E‘ dall’analisi di questa situazione che è nato il progetto di legge bipartisan sulla sicurezza del personale sanitario e socio sanitario approvato oggi in aula all’unanimità, sintesi di due progetti di legge presentati dalla consigliera regionale Carmela Rozza (Pd) e dal consigliere Franco Lucente (Fdi).

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