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( Roma, 02 maggio 2013 ) “I dati dimostrano che nel nostro Paese è in sensibile crescita il numero di persone affette da patologie legate al gioco d’azzardo. Ed è paradossale che nei periodi di maggiore crisi gli italiani si rivolgano sempre più al gioco d’azzardo alla ricerca della vincita che possa cambiare loro la vita correndo il rischio di cadere in un vortice patologico in grado di mandare sul lastrico intere famiglie, minandone la vita sociale e lavorativa”. Lo dichiara l’onorevole del PD, Chiara Braga intervenendo sulla questione del gioco d’azzardo, una pratica che in Italia conta già 800 mila giocatori patologici e 3 milioni a rischio di ludopatia, recentemente fatta oggetto di una proposta di legge sottoscritta dall’esponente comasca.  

“L’industria del gioco sembra non conoscere alcuna crisi” - afferma la deputata comasca che chiarisce come “le stime più recenti fornite dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, segnalano per il comparto dei giochi una raccolta di oltre 80 miliardi l’anno; il solo costo sanitario annuale per curare le persone dipendenti dal gioco patologico ammonta a 5-6milairdi di euro, mentre il gettito erariale generato ammonta a 8 miliardi di euro”.

 

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Care Amiche e Cari Amici,

come già sapete, sabato 4 maggio (dalle ore 9,30 fino alle ore 18) il nostro Forum nazionale terrà la sua terza assemblea; la città prescelta, questa volta, è Bologna: ci auguriamo possa consentire logisticamente l'arrivo da ogni parte d'Italia di singoli aderenti, dei referenti dei nostri 141 Comitati Salviamo il Paesaggio locali e dei rappresentanti delle 894 organizzazioni che danno vita alla nostra grande aggregazione.

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On. Mauro Guerra: “Occorre intervenire subito per ridare fiato e liquidità agli operatori economici e possibilità di investimento per i Comuni.
No al patto di stabilità per le Amministrazioni fino a 5.000 abitanti”

Adottare tutte quelle misure urgenti che consentano di sbloccare, sottraendoli ai vincoli del patto di stabilità interno, i  pagamenti dei Comuni per un importo pari a circa 9 miliardi da impegnare per spese in investimenti e opere, prevedendo un piano di smaltimento di tutti i residui passivi in linea con quanto previsto per le altre Pubbliche Amministrazioni; rivedere le regole che disciplinano lo stesso Patto di stabilità interno prevedendo il “Pareggio di bilancio” per le spese correnti al fine di consentire la ripresa degli investimenti da parte dei Comuni stessi; escludere dall’ambito di azione del patto di stabilità i Comuni con meno di 5.000 abitanti.

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Mi chiedo come mai, tutti, a destra, a sinistra, in alto e in basso, non abbiano fatto caso ad una verità lampante: Francesco I è un nome da re e che re. Vissuto nella Francia del 1500, è stato un re che ha lasciato monumenti insigni e avviato la centralizzazione spinta della nuova nazione. Ha perso una battaglia pavia contro Carlo V , "tutto è perduto fuorchè l'onore" , ha subito una lunga detenzione a Madrid. Riscattato ha accompagnato sul letto di morte una grande star del tempo , Leonardo da Vinci che presso di lui ha passato l'ultima parte della sua vita. Sarebbe da stolti prendere un cardinale, Jorge Bergoglio, per un ignorante , veramente da stolti, avere gli occhi foderati di prosciutto.
Bergoglio, uomo di chiesa, della chiesa più conservatrice, compromesso fino in fondo nelle porcaherie, atrocità disumane, della giunta militare negli anni Settanta nel suo paese, in un libro e, cercando in rete, soprattutto in lingua spagnola, si trovano migliaia di pagine, ha persino, di questo è stato accusato nei tribunali, di aver indicato gli obiettivi ai militari. Almeno nel caso di due gesuiti che operavano nelle favelas di Buenos Aires, Bergoglio li avrebbe praticamente denunciati, costoro sono stati arrestati e torurati, uno di loro è morto in seguito alle atrocità subite.

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