Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Approvato dal consiglio provinciale di Como il primo atto per la costituzione dell'osservatorio permanente sul fenomeno del frontalierato  nelle province di Como e Varese, che introduce un importante strumento di consultazione tra i principali soggetti operanti sul tema del lavoro transfrontaliero. L'atto, che avrà piena efficacia non appena il consiglio provinciale di Varese approverà analoga delibera, rivolge un invito alla Camera di commercio, alle organizzazioni sindacali sotto l'organismo del CsirTicino Lombardia e Piemonte (organismo transfrontaliero costituito tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil e quelle svizzere di Unia e Ocst), gli enti locali in relazione alla presenza nei territori di quota parte dei 65mila lavoratori frontalieri lombardi e piemontesi che si recano ogni giorno in Ticino. Previsto anche un diritto di tribuna per Regione e Ticino, nonché garantita la partecipazione a quegli enti pubblici o privati che operano a vario titolo nel sistema del lavoro transfrontaliero, su richiesta qualificata degli aderenti.
Soddisfazione è stata espressa dal Csirl per bocca del suo presidente Giuseppe Augurusa: "La delibera  è un atto di responsabilità nei confronti di quelle migliaia di lavoratrici e lavoratori che quotidianamente attraversano il confine nazionale per lavorare in Ticino, certamente attratti da condizioni economiche di vantaggio e tuttavia alle prese con problemi di integrazione con le popolazioni autoctone, viabilità e mobilità non sempre adeguate, tentazioni di dumping salariale da parte di imprenditori spregiudicati, libera circolazione delle persone con provvedimenti "etnici" di dubbia efficacia. L'osservatorio può quindi divenire un luogo di autentico confronto sulle tante questioni aperte tra soggetti direttamente coinvolti nel complesso fenomeno" .

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Anche a Como le preoccupazioni per i lavoratori delle piattaforme digitali di Gig Economy, che erogano servizi al pubblico, stanno crescendo. Lo dicono le associazioni di categorie che aspettano un intervento del livello nazionale. Ma in questa materia anche la Regione può intervenire. È per questo che il Gruppo del Pd in consiglio regionale ha depositato proprio pochi giorni fa un progetto di legge per tutelare il lavoro dei cosiddetti riders e di tutti i lavoratori della Gig Economy.
Il testo si prefigge di introdurre norme che vincolino le aziende proprietarie delle piattaforme digitali a garantire ai lavoratori un sistema di tutele uniforme e dignitoso. Ciò significa un compenso basato sull’orario e non sulla prestazione e vincolato alla contrattazione collettiva; l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali e la copertura assicurativa verso terzi, garantita dal datore di lavoro; la garanzia che il ‘rating reputazionale’ su cui vengono valutati i lavoratori, nel caso di contestazioni, sia verificato in modo imparziale.
Il progetto di legge prevede anche l’istituzione della Consulta regionale del lavoro digitale, organismo permanente di consultazione in relazione alle politiche in materia di lavoro legato alla Gig Economy.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“Una legge raffazzonata, già pronta per i ricorsi, che finirà per far morire i centri per l’impiego. È una legge da cambiare perché trasforma la disoccupazione in un business finanziato con il denaro dei lavoratori, con la tendenza prevedibile a concentrare la ricollocazione in mano alle agenzie private e solo su lavoratori facilmente spendibili, a tutto detrimento delle categorie svantaggiate”, così Monica Forte, consigliera regionale del M5S Lombardia, spiega il voto contrario del M5S Lombardia alle “Modifiche alla legge regionale sul mercato del lavoro”.
Nel corso della discussione del provvedimento sono stati approvati alcuni emendamenti del M5S Lombardia per il sostegno alla piena occupazione, per garantire ai lavoratori condizioni di stabilità, per l’inclusione sociale di disabili e persone svantaggiate e sulla responsabilità sociale delle aziende e lo sviluppo sostenibile. Sono stati bocciati, al contrario, dalla Lega e da Forza Italia tutti gli emendamenti del M5S tesi a inserire nella proposta di legge il sostegno a politiche attive per le pari opportunità e la non discriminazione nell’accesso al lavoro.
“In questo progetto di legge nulla si fa per migliorare il pubblico che si lascia sfinito al suo destino in uffici dove il personale non basta, i sistemi informatici non funzionano e un lavoratore si deve occupare in media di 150 disoccupati.
Abbiamo chiesto di applicare la normativa nazionale che prevede il trasferimento del personale dei centri per l’impiego in capo alla regione perché altrimenti il potenziamento dei CPI non è realizzabile, di stabilizzare il precariato,  di correggere le distorsioni del sistema dote-lavoro, collegando il rimborso della dote all’effettivo inserimento lavorativo. Siamo molto delusi, questa maggioranza ha deciso di condannare i centri per l’impiego”, conclude Forte.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“Trenord è gestita con i piedi,  dieci treni cancellati in un giorno solo a Bergamo sono una vergogna infinita. Prima si viaggiava su carri bestiame, ora non si viaggia nemmeno. E i pendolari pagano.
Che Fontana e l’Assessore Terzi ci vengano a dire che Trenord è inadeguata fa ridere per non piangere: gestiscono loro la società e ammettono di non essere in grado di far andare i treni. Si assumano le loro responsabilità una buona volta, nel rilancio di Trenord sono il nulla assoluto e dovrebbero togliersi di mezzo.
La pazienza dei pendolari, e la nostra, è finita da tempo: sono mesi che ci dicono che la governance va cambiata, che propongono un accordo con FS un giorno, per smentito il giorno dopo e che l’AD Farisè va mandata a casa, ma non combinano nulla. Al massimo si lamentano che treni sono fermi. Mi risulta che sono al governo della Lombardia, si diano una mossa”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia.

Feed RSS

Collegati su Twitter o Telegram e seguici

 

    

 

 

©2024 Sito realizzato da Noerus aps

Search

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.