Un’interpellanza per chiedere a Regione Lombardia di salvaguardare ghiacciai, nevi perenni e preservare la loro memoria paesaggistica, ecologica e geologica. La illustrerà domani, in Consiglio regionale, il portavoce Roberto Cenci.
L’interpellanza chiede, tra l’altro, di adottare “una disciplina di speciale tutela dei ghiacciai e delle nevi perenni e all’interno della quale siano applicate tutte quelle strategie di protezione, conservazione e ripristino dei corpi glaciali” e “la costruzione di una struttura che funga da museo e archivio per la preservazione della memoria dei ghiacciai della Lombardia”. Ancora, per il M5S è necessario avviare “un tavolo di discussione sul tema, volto all’individuazione e condivisione di strategie per la salvaguardia dei ghiacciai alpini”.
Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, spiega: “I ghiacciai si stanno sciogliendo in modo vertiginoso, la temperatura del pianeta sale.
Ci risiamo, ancora una volta alla vigilia di una manifestazione indetta dalla società civile sul tema dei diritti dei migranti e delle morti nel Mediterraneo, il partito neofascista Forza Nuova torna a far parlare di sé mediante un’azione intimidatoria nei confronti di chi, poche ore dopo, sarebbe sceso in Piazza. Succede infatti che nottetempo, sulla facciata principale del comune di Como, davanti alla quale poco dopo si sarebbe tenuta la manifestazione territoriale “L’Italia che Resiste”, i militanti di FN abbiano affisso uno striscione portante la scritta “L’unica resistenza è quella etnica” e che poco dopo, con un comunicato altrettanto delirante, abbiano rivendicato l’azione. Purtroppo, nella nostra città e non solo, ci si è ormai abituati alle continue provocazione squadriste ad opera di gruppi politici che, secondo le leggi Scelba, Mancino, e la stessa Costituzione dovrebbero essere sciolte, reputiamo però gravissimo il silenzio totale delle istituzioni cittadine in merito a questo grave fatto. Ci chiediamo infatti se possa essere possibile una simile “distrazione” da parte di Sindaco ed Assessori vari quando un fatto di tale gravità accade proprio sull’edificio del Comune della città capoluogo e non è purtroppo il primo episodio di questo genere.
Gli Anfibi sono animali molto importanti per la salvaguardia dell’equilibrio dell’ecosistema, ma la loro popolazione sta diminuendo a causa dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici e delle attività umane. In primavera, tra marzo e maggio, i rospi e gli altri Anfibi compiono infatti una migrazione dai boschi ai bacini di acqua per la riproduzione; se nel loro tragitto incontrano una strada, possono essere schiacciati in grandi quantità dalle auto in transito, causando la scomparsa di intere popolazioni. Per tutelare questi animali, il nostro Gruppo (che per primo negli anni ’80 aveva introdotto in Italia questo tipo di attività) lancia un appello per la ricerca di volontari per il salvataggio dei rospi presso il laghetto di Crezzo (tra Lasnigo e Barni) che si terrà nella prossima primavera. Le attività di salvataggio si svolgeranno nelle ore serali, dopo il tramonto. Dateci una mano ad aiutare questi piccoli animali ad attraversare le strade ed evitare così un massacro! Per maggiori informazioni telefonare a Marina 338.6221021, Silvia 335.6343550 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per sapere di più su questa attività http://www.grupponaturalisticobrianza.it/project/sos-rospi/
E’ stato approvato oggi a Roma dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, un protocollo d’intesa con l’UNICEF -l’organismo dell’ONU per l’infanzia-, che prevede una serie di azioni qualificanti, da parte delle Regioni, a tutela dei bambini e degli adolescenti. A rappresentare il Consiglio regionale della Lombardia era presente il Vice Presidente Carlo Borghetti, che ha sottolineato l’importanza di questa adesione. “Ci sono punti, all’interno del protocollo, di grande rilievo: è previsto, infatti, un impegno comune a collaborare per la realizzazione di obiettivi rilevanti nell’ambito umanitario, del welfare e della tutela dei bambini. Sottoscrivendo questo documento, i Consigli si sono impegnati a promuovere azioni a tutela e nel rispetto dei diritti dell’infanzia e della adolescenza, troppo spesso negati ancora oggi, anno 2019, anche in Italia, contrastando così ogni forma di discriminazione: è necessario fare di più! Vi sono, poi, anche importanti passaggi su un uso più consapevole delle risorse naturali, sulla necessità di politiche contro il cyberbullismo e per la promozione di azioni di forte contrasto alla dispersione scolastica”. “Trovo fondamentale –aggiunge il Vice Presidente Borghetti- l’intento di promuovere e sostenere politiche e progetti a favore dei minori stranieri non accompagnati allo scopo di garantirne la tutela e la protezione, e agevolarne l’integrazione sociale, anche avvalendosi dei Garanti regionali dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Una serie di indicazioni, queste, che possono aiutare a migliorare l’azione legislativa delle nostre Assemblee”. “E speriamo di fare testo anche per il Parlamento e il Governo -conclude infine Borghetti- perché si tratta di promuovere azioni nel rispetto della dignità e dei diritti universali dei bambini e degli adolescenti, senza distinzioni di etnia, cultura e religione. I bambini sono bambini”.
“Se il Comune di Como, ampiamente consapevole del maltempo incombente, non fa prevenzione, poi succede come stamattina, la città rimane ‘imballata’ e per forza bisogna chiudere le scuole perché sono irraggiungibili. Ma così significa alzare bandiera bianca di fronte a pochi centimetri di neve”, è il commento di Gabriele Guarisco e Tommaso Legnani, consigliere comunale e segretario cittadino del Pd, a proposito della nevicata che in città ha provocato non pochi disagi e della decisione dell’amministrazione comunale di chiudere le scuole. “Di fronte alla decisione del Prefetto di lasciare libera scelta ai sindaci se chiudere o meno le scuole, l’amministrazione comunale di Como ha optato per la prima solo in serata. La comunicazione alle famiglie è stata poco tempestiva, anche se si sapeva da giorni che oggi ci sarebbe stata questa situazione, ma proprio in virtù di questo, forse, si poteva evitare la chiusura – aggiungono –. Come? Semplicemente facendo uscire tutti i mezzi comunali carichi di sale e coprendo letteralmente le strade cittadine. Così, magari, stamattina non ci sarebbe stato il caos che si è verificato. O per lo meno, la viabilità sarebbe stata un po’ più scorrevole e facilitata. Si poteva decisamente essere più efficienti. Che serva di lezione per la prossima volta”, concludono i dem.
“Il primo pensiero che ho avuto leggendo la vicenda della baby gang è che bisogna lottare per non far chiudere i centri di aggregazione”, sono le parole di Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, a proposito del fatto di cronaca.
“Sono intervenuta più volte in consiglio comunale contro la scelta sbagliata di chiudere il centro di aggregazione ‘La Pineta’ e per far proseguire la splendida esperienza del centro di aggregazione ‘L’Oasi’. Gli effetti della chiusura de La Pineta si vedono già nel quartiere: il centro offriva un’ottima possibilità di riscatto per i casi fragili, mettendoli in connessione con esperienze virtuose che stemperavano la vulnerabilità, come laboratori, serate a tema, confronto. Ora dove sono questi ragazzi?”, si chiede Lissi.
C’è una soluzione, secondo la consigliera Pd: “Ho ricordato, sempre in consiglio, il progetto ‘Party con noi’ che rientra nel programma operativo regionale Fondo sociale europeo per l’inclusione sociale. Ha come partner Mondovisione, Cooperativa Lotta contro l'emarginazione, Il gabbiano, Enaip, Csv, Asst Lariana, lo stesso Comune di Como e il Comune di Cantù.Le azioni sono l’uscita di una unità mobile nel contesto del divertimento e dell’aggregazione, sia diurna che serale, dove ci sono fenomeni di consumo di alcool e sostanze. Le finalità, la riduzione del rischio alla guida, i rapporti protetti e tutti i rischi connessi al consumo di alcool e sostanze che generano un’alterazione della coscienza. Sul piano dell’inclusione sociale, i soggetti giovani e fragili vengono accompagnati in un percorso personale. Per attivare il progetto è sufficiente chiamare gli operatori. Utilizziamolo, approfittiamo dei nostri splendidi centri di aggregazione, diamo l’opportunità ai giovani di avere delle alternative. A me non resta che sperare che le mie parole siano ascoltate dall’amministrazione comunale”.
Lissi chiosa con una riflessione che riconosce nella realtà: “I fatti dicono che la sicurezza è il presidio sociale dei territori, il monitoraggio e il controllo dei fenomeni. I cittadini devono sentirsi parte del territorio, devono sentirlo loro”.
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