Oggi in Commissione regionale ambiente si è tenuta l’audizione richiesta dal M5S Lombardia sulla salute del Lago di Como con Associazioni e Istituzioni. Erano presenti Luigi Luisati, Presidente autorità di bacino Lario e laghi minori e Lorenzo Baio di Legambiente. Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “L’audizione è stato un momento importante per illustrare alle rappresentanze di tutte le forze politiche in Regione la situazione preoccupante delle presenza di microplastiche nelle acque ma ancora di più le conseguenze del mantenimento artificioso del bacino sotto lo zero idrometrico.
Per quest’ultimo problema, molto deriva dai cambiamenti climatici oggi in corso. Causa principale è il cambiamento climatico oggi in corso, segno tangibile di come l’impronta ambientale dell’uomo inizia ad essere sempre più pesante per l’ambiente. Grandi responsabilità vanno ricercate sia a monte che a valle del Lario . Da quanto emerso in commissione un fattore chiave su cui agire per il mantenimento del livello minimo è riconducibili principalmente alla gestione dei flussi idrici delle dighe, oggi regolati principalmente in funzione all’andamento del mercato dell’energia, e quindi tarato sul massimo profitto; senza considerare lo stato del Lago. Oggi dobbiamo scegliere se continuare con l’attuale modello di sviluppo, con tutte le conseguenze ormai sempre più evidenti, oppure iniziare ad attuare una reale economia sostenibile. È questa la strada che percorrerà il M5S”.
"Venerdì prossimo 25/1, nella seduta antimeridiana dell'Aula, il Governo risponderà alla mia interpellanza urgente 2/00232 sulle procedure concorsuali per 17 posizioni dirigenziali di 2a fascia presso il Dipartimento della protezione civile, come da bando del 28 settembre 2018. In particolare sarà importante capire dall'Esecutivo quali strutture della Presidenza del Consiglio e dei suoi dipartimenti abbiano interagito con la Commissione Ripam per la predisposizione del bando di concorso; perché tra i titoli di studio siano state escluse le lauree in ambito sanitario (medicina e scienze infermieristiche e relative articolazioni e specializzazioni); quali iniziative intenda assumere il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, con la tempestività del caso e anche a fronte di ricorsi già presentati al Tar del Lazio, per modificare le disposizioni concorsuali che rendono, di fatto, vana la «riserva» stabilita dal legislatore con l'articolo 19, comma 1, del decreto-legge n. 8 del 2017". Ne dà notizia l'On. Chiara Braga, capogruppo PD nelle Commissioni Ambiente e Bicamerale Rifiuti di Montecitorio, presentatrice dell'interpellanza urgente numero 2/00232 sul citato concorso del Dipartimento della protezione civile.
Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, ha depositato la richiesta di convocazione urgente della stessa commissione: “Dobbiamo ritrovarci subito e discutere la questione del nuovo accordo con la Svizzera. Le minacce del Canton Ticino verso i nostri Comuni vanno prese molto sul serio, anche se stiamo parlando di temi, per loro, da campagna elettorale”.
Orsenigo si riferisce alla boutade della Lega dei Ticinesi e del suo presidente del Consiglio di Stato Zali che parlano di bloccare i ristorni come forma di ricatto verso il mancato accordo. “Non solo: stanno dicendo che potrebbero arrivare a disdire unilateralmente l’accordo, anche a costo di una sorta di azione di forza del Cantone, se per caso Berna non intendesse farlo. Insomma, la situazione è davvero incandescente oltre confine”.
Il consigliere Pd è consapevole del fatto che “a parlare sono i candidati alle prossime elezioni cantonali, che si terranno in aprile, e hanno bisogno di aumentare o consolidare i consensi. Magari, a urne chiuse, tutto rientra. Ma intanto per noi e soprattutto per Regione Lombardia è un campanello d’allarme. Farebbe bene a chiedere a Roma di occuparsi della faccenda. Noi lo abbiamo fatto sempre, a costo di diventare impopolari. Ma almeno ci siamo presi la nostra quota di responsabilità”.
“In Giunta comunale siamo al paradosso: approvano delibere ben precise e poi gli stessi assessori le smentiscono. Per la serie, ‘io non c’ero e se c’ero dormivo’. Ma gli atti parlano”. Sono sempre più caustici i consiglieri comunali del Pd: “L’assessore Locatelli si giustifica con il libretto delle assenze. Negretti e Butti sostengono che il provvedimento sia stato approvato a loro insaputa: benone! Speriamo non sia sempre così. Oppure, peggio ancora, parlano di ‘refuso’, che significa un errore di battitura. Alla faccia della tastiera del computer! E il sindaco? Come al solito fischietta guardando in alto”.
Ma Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco fanno presente che mai come nel caso di un’amministrazione comunale carta canta: “La delibera di Giunta numero 500 del 6 dicembre scorso dice chiaramente che gli assenti erano la vicesindaco Locatelli e gli assessori Caldara e Rossotti, che i voti sono stati espressi all’unanimità e che verrà attuata in via sperimentale, per un periodo di sei mesi, la regolamentazione della sosta, consentendo un tempo massimo di stazionamento pari a 2 ore, previo inserimento del numero di targa nel parcometro, che non potrà ripetersi nell’arco della giornata, in viale Lecco, piazza Verdi, via Manzoni, via Ugo Foscolo, largo Leopardi, lungo Lario Trieste, viale Varese”.
“Mi è stato comunicato da un creditore l’esistenza di un decreto ingiuntivo per crediti non onorati dalla Fondazione per oltre 130 mila euro. Il creditore a seguito del mancato pagamento ha anche fatto opposizione alla fusione. Ho provveduto immediatamente a comunicare a Regione Lombardia la notizia. Il decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo è stato reso esecutivo il 27 settembre dal Tribunale di Como, mentre l’opposizione alla fusione è datata 21 dicembre 2018. Il creditore istante lamenta che il mancato pagamento delle somme richieste rischia di farlo fallire. Il fatto che la Fondazione abbia fatto opposizione al decreto per contestazioni formali, la dice lunga sulla situazione dell’Ente “, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia.
“ Di queste notizie che considero molto gravi non mi è stata data comunicazione in risposta al “question time” del 15 gennaio ad opera dell’Assessore Gallera. Regione Lombardia non né è a conoscenza? Non è forse il caso che si faccia la massima chiarezza intorno a tutte queste vicende? Ma cosa hanno verificato e controllato qualora sia stato fatto? Sempre di più appare come questa fusione sia stata organizzata per evitare l’estinzione della Fondazione di Bregnano come previsto dal codice civile, senza tuttavia verificare le responsabilità di coloro che hanno determinato questa situazione.
Martedì 22 gennaio Cernobbio festeggerà San Vincenzo, il proprio Santo Patrono. In questa giornata gli uffici comunali resteranno chiusi al pubblico. Quest’anno, però, l’Amministrazione Comunale ha preparato alcune sorprese per la cittadinanza. Il 21 e il 22 gennaio, infatti, le luci esterne del Municipio e della chiesa di San Vincenzo resteranno accese in occasione di questa ricorrenza e per tutta la giornata di martedì Villa Bernasconi sarà aperta gratuitamente al pubblico nel consueto orario di apertura feriale, ovvero dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Gratuita sarà, quindi, anche l’esperienza del “tocco della seta”, il trattamento rilassante con foulard di seta eseguito dalle allieve delle classi di III e IV annualità del CIAS Formazione professionale e impresa srl di Como, per la quale, però, è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi sul sito www.villabernasconi.eu. Da rilevare, infine, che proprio in occasione di San Vincenzo prende il via proprio la nuova iniziativa promossa dal Comune di Cernobbio, e rivolta a tutti i cittadini affinché possano conoscere ed apprezzare Villa Bernasconi ed il suo Museo. Fino al 19 marzo, infatti, ogni famiglia cernobbiese potrà visitare gratuitamente Villa Bernasconi presentando l’apposito tagliando che è stato consegnato insieme all’ultimo numero del periodico di informazione comunale.
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