L’Assessore regionale al welfare Giulio Gallera ha risposto a un’interrogazione del M5S Lombardia sulla fusione della Casa di Riposo di Lomazzo con quella di Bregnano.
Il Movimento ha chiesto se Regione Lombardia si sia attivata per controllare il procedimento di fusione.
L’Assessore ha spiegato che “il piano di controllo prevede verifiche sul 15 per cento delle fondazioni”, per “Bregnano a fronte di criticità nel bilancio si è proceduto ad ulteriori approfondimenti” e fornito documentazione ampia sulle attività di controllo della Regione sulla fusione. E ha concluso “i controlli sono stati molti, il potere di controllo c’è e teniamo monitorata la situazione. Fino a quando non avremo certezza della sostenibilità economica del progetto non daremo le autorizzazioni”.
I Consiglieri regionali del M5S Lombardia Marco Fumagalli e Raffaele Erba dichiarano: “Ringrazio l’Assessore per l’approfondita analisi. Rimane il dubbio che una vicenda durata anni non comporti un intervento preventivo. L’immobile che acquisirà Lomazzo è svalutato e per i cittadini c’è una perdita. Per il futuro sarebbe meglio adottare clausole per evitare che si arrivi a questi comportamenti”.
“La Giunta regionale si impegni a destinare le risorse delle compensazioni ambientali derivanti dalla provincia di Como, corrispondenti a un ammontare complessivo di circa 21 milioni di euro, a investimenti a vantaggio del territorio comasco attraverso il finanziamento di un piano straordinario di interventi che ricomprenda anche le opere di ripristino delle superfici interessate dagli incendi boschivi”, è la sintesi della mozione urgente, depositata questa mattina, durante la seduta di consiglio regionale, da Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, dopo i fatti accaduti in territorio di Sorico durante le festività.
“Nella mozione chiedo poi di seguire alcuni precisi indirizzi, come l’individuazione delle superfici pubbliche e private sulle quali l’azione pubblica è giustificata e la localizzazione degli opportuni interventi finalizzati alla prevenzione del rischio di incendio – spiega Orsenigo –. Ma nel piano vorrei anche che la Giunta si impegnasse ad avere un approccio partecipativo, rispondendo alle esigenze espresse dai territori interessati e acquisendo informazioni tecnico-scientifiche”.
Rimane solo la verifica della possibilità di discutere di questi temi: “Questa per noi è una mozione urgente, ma spetta al presidente del consiglio regionale riconoscerne l’urgenza. Oltre tutto, andrà in coda al resto dei punti all’ordine del giorno. Ecco, voglio sperare che venga confermata la necessità di discutere dell’argomento nella seduta di oggi, senza rinviare ancora una questione che per l’Alto lago è diventata emergenziale”, conclude il consigliere Pd.
L’Assessore regionale al Territorio Pietro Foroni ha risposto a un’interrogazione del M5S Lombardia sugli incendi nella zona di Varese.Il M5S chiede che la Regione Lombardia si attivi per salvaguardare il bosco e fare sì che incendi come quelli che hanno coinvolto le zone di Varese e Como non si ripetano annualmente. L’Assessore Foroni ha spiegato che “condizioni metereologiche assolutamente avverse con siccità e forti venti” avrebbero favorito i roghi e ricostruito le attività di intervento che hanno fronteggiato gli incendi. Per l’Assessore “il sistema ha risposto con la massima efficienza”.Roberto Cenci, consigliere regionale di Varese del M5S e Raffaele Erba, consigliere regionale di Como del M5S, hanno dichiarato: “Il ripetersi annuale, nel periodo invernale, di incendi nei boschi è un grave danno per tutti i lombardi. La nostra regione si deve dare una mossa e deve dimostrare di saper prevenire gli incendi. I roghi hanno devastato, solo a Varese, un’area di circa 400 ettari, pari a 600 campi di calcio.Il sottobosco è bruciato totalmente, c’è stata una perdita di biodiversità e sono stati immessi in atmosfera quantità enormi di inquinanti. Mi auguro che le iniziative proposte dall’Assessore con il finanziamento della messa in sicurezza del torrente Tinella per la prevenzione vengano messe in campo rapidamente. Ovviamente non è abbastanza: servirebbero oltre 2 milioni per recuperare i danni dell’incendio solo a Varese e, al momento, sono stanziati solo 800 mila euro.Da quando siamo stati eletti abbiamo verificato che in Consiglio regionale si discute e si scrive molto. Forse bisognerebbe discutere di meno e agire di più per risolvere problemi come questo”.
Sulla vicenda della riconsegna dell'immobile di piazzale Santa Teresa dall’Università dell’Insubria al Comune di Como interviene Matteo Introzzi, segretario del Circolo Pd Como Convalle, ipotizzando utilizzi attraverso progetti di housing sociale.
“Adesso che l’Insubria ha rinunciato all’uso del Collegio di piazza Santa Teresa auspichiamo che il Comune, approfittando della decisione ed evitando che possa subentrare una situazione di degrado dovuto all’abbandono, decida di sfruttare gli spazi già pronti per la realizzazione di un progetto di housing sociale a vantaggio di persone in sofferenza abitativa e solitudine, sia italiane che straniere”.
Non solo un modo per riutilizzare un immobile dismesso, secondo Introzzi: “L’amministrazione comunale dimostrerebbe così la propria volontà di intervenire nell’aiuto ai propri concittadini non soltanto con slogan, ma con azioni concrete e facilmente realizzabili. Le possibilità di realizzarle ci sono: i progetti di housing first sono previsti dal programma ‘Strade verso casa’ per i quali il Comune di Como è già beneficiario di oltre 840mila euro derivanti dall'assegnazione del Pon Inclusione”.
Cara Giorgia, leggiamo con amarezza e dispiacere i commenti che hanno accompagnato l’articolo che racconta di te.
Ci teniamo ed esprimerti la nostra solidarietà e a testimonare che i comaschi non sono solo questi pochi individui impauriti ed infelici che insultano ed esprimono una rabbia che è così forte da accecarli.
Como è ben altro, abbiamo tantissime persone in prima linea nella difesa dei diritti umani: professionisti che mettono a disposizione il loro tempo, gente comune che si impegna con grande cuore, gruppi intereligiosi che, superiori alle divisioni, si uniscono per un messaggio comune di solidarietà e speranza e giovani persone come te, di cui siamo orgogliosi C'è, è evidente, una città chiusa e spavenata, che vorrebbe costruire muri, ma c'è un 'altra che magari ha meno interesse ad urlare sui social perché spende il proprio tempo in altro modo. Non siamo pochi, restiamo uniti...restiamo umani.
Un abbraccio
I volontari di ComoAccoglie
Ogni lunedì e martedì, dal 14 gennaio al 30 aprile, un massaggio rilassante attende tutti i visitatori grazie alla collaborazione con CIAS Formazione professionale e impresa srl di Como e con Confartigianato Imprese Como, settore Moda e Benessere
“Il tocco della seta. Un’esperienza di relax al museo” è la nuova proposta che Villa Bernasconi riserva ai suoi visitatori dal 14 gennaio al prossimo 30 aprile 2019 (con la sola esclusione delle giornate del 3 e 4 marzo e del 22 e 23 aprile). In questo periodo, nelle giornate di lunedì e martedì, dalle ore 15 alle ore 18, durante l’apertura del museo, le allieve delle classi III e IV annualità del CIAS Formazione professionale e impresa srl di Como saranno a disposizione dei visitatori della storica dimora liberty a Cernobbio per eseguire un trattamento rilassante, che vede coinvolte spalle, testa e collo. Le manovre di oscillazione verranno eseguite con foulard di seta aumentandone l’effetto rilassante. La seta infatti, che ha un effetto termoregolatore permette una digitopressione su viso e testa atta a riattivare il microcircolo e a regolare il respiro per una maggior ossigenazione che conferisce immediatamente una sensazione di benessere.
Il trattamento (della durata di circa 15 minuti) sarà gratuito, ovvero comprensivo nel costo del biglietto di ingresso al museo (euro 8 intero; euro 5 ridotto; gratis under 14 ed over 75) ma con prenotazione obbligatoria sul sito www.villabernasconi.eu.
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