"In questa legge di bilancio il 'Governo del cambiamento' ha cancellato l’obbligo di gara per gli appalti pubblici fino a 350.000 euro: anzi, fino a 150.000 euro sarà possibile procedere con affidamento diretto, senza nessuna evidenza pubblica e trasparenza delle scelte fatte dai funzionari della pubblica amministrazione e, cosa ancora più grave, senza nessun controllo obbligatorio sulla certificazione antimafia". Lo afferma la deputata comasca, capogruppo PD in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubbici, Chiara Braga che precisa:"Stiamo parlando di 15.000 gare di lavori che verranno spazzate via dal mercato e dell’80% delle gare per l’affidamento dei servizi di progettazione, che taglieranno fuori migliaia di professionisti e imprese oneste che lavorano con la Pubblica Amministrazione".
Capita che due parlamentari comaschi (di un partito di governo )chiedano al ministro del lavoro ( leader di un partito loro alleato) e dello sviluppo economico(che è la stessa persona) cosa intenda fare per i 22 lavoratori dellaCartiera Bormio srl di Pontelambro, minacciati di licenziamento e in cassa integrazione da quattro mesi.
Come abitanti della zona e come persone solidali con chi rischia il posto di lavoro non ci sentiamo rassicurati da questa richiesta che lascia aperti troppi interrogativi.
Suggerire come unica soluzione il ricollocamento dei 22 dipendenti ( dove e a quali condizioni ?) è come dichiararsi sconfitti in partenza lasciando , ancora una volta, mano libera ai padroni della cartiera.
l’attività produttiva può essere mantenuta in questo luogo, dove la carta si lavora da 500 anni, anche perché nella nostra provincia il settore è uno dei pochi che nell’ultimo decennio non ha conosciuto un calo produttivo e ha buone prospettive per il futuro grazie al riciclaggio da raccolta differenziata.
Dopo un anno pieno di impegni, sommersi da informazioni di ogni tipo, avremmo bisogno di una pausa. L’opzione “silenzioso”, però, non impedisce la ricezione di messaggi di auguri e bilanci di fine anno. Niente di più facile che “dare i numeri”!
Statistiche, followers, like, visualizzazioni, recensioni, spread, pil, consumi e debiti condizionano le nostre scelte personali e politiche, razionali ed emotive. Sono solo numeri, ma riescono a farci piangere quando sono “in rosso”; ci fanno rimanere in Europa se rispettiamo il 2,04%; ci fanno ridere solo se abbiamo un senso dell’umorismo cinico.
Tra pochi giorni l’obbligo della fattura digitale si sommerà a quello di firmare consensi e preventivi persino per cambiare una serratura. Per accedere a un sito devi accettare cookie, localizzazione e trattamento dei dati. Da un medico devi firmare la scheda medica e due consensi informati; prima di fare un intervento chirurgico devi accettare tutte le possibili conseguenze, morte compresa.
La prossima volta che andrete a fare una visita, provate a misurare il tempo che il medico dedica a leggere e inserire dati su uno schermo e quello in cui vi guarda in faccia.
"Ciò che è avvenuto al Senato - e avverrà alla Camera - sul voto alla legge di bilancio ci preoccupa fortemente, prescindendo da ogni valutazione sul merito. Siamo costretti a rilevare il grave vulnus che viene inflitto al Parlamento, letteralmente privato delle sue prerogative. Su questo piano la Costituzione è oltremodo precisa e va rispettata. Deve essere garantita la discussione più ampia e informata nelle commissioni e in aula. Al voto di fiducia si può ricorrere solo in casi estremi. Se queste regole elementari non vengono rispettare, si mette a rischio tutto l'impianto costituzionale e soprattutto la centralità del Parlamento, già fortemente incrinata anche dall'abuso dei decreti legge. Chiediamo con forza che questi sistemi non si ripetano più, che non si debba quindi costringere la Corte costituzionale e il Presidente della Repubblica ad intervenire. L'ANPI riafferma ancora una volta l'esigenza del rispetto assoluto delle regole dettate dai costituenti a garanzia dell'intero sistema democratico"
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
I sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione e giovedì mattina incontreranno il Prefetto per cercare una conciliazione. La questione riguarda
l'appalto per la pulizia e la disinfezione dell' ASST Valtellina e Alto Lario e per ATS Montagna, che coinvolge anche l'ospedale di Menaggio.
La gara, vinta da Dussmann, ha registrato un ribasso significativo, una rimodulazione del monte ore senza una diminuzione del capitolato, vale a dire i lavori da svolgere.
Per la provincia di Como sono interessate undici persone all'ospedale di Menaggio e 5 all'ex Asl. In provincia di Sondrio, invece, sono 95 per gli ospedali e 15 all'ex Asl.
Cgil, Cisl e Uil si sono da subito dimostrate contrarie. Gli obiettivi sono incrementare l'orario per i dipendenti e difendere la qualità del servizio così da tutelare i cittadini
Sempre giovedì, prima dell'incontro in via Volta, le parti sociali incontreranno Dusman per la questione relativa ai presidi ex Asl, il cui i nuovi termini sanciti dall'appalto entreranno in vigore dal 1 gennaio 2019.
“E’ bene che sia stato approvato l’emendamento, al quale ovviamente abbiamo votato a favore, che da il via a uno studio sul livello minimo del lago e a una possibile regolazione.
E’ però inaccettabile che sia stato bocciato il nostro l’ordine del giorno, con il quale chiedevamo un tavolo di coordinamento tra le varie parti interessate a monte e a valle del Lago di Como.
L’emendamento proposto da Forza Italia risulterà solo di facciata e propagandistico se non si prevedono, da subito, accordi tra chi sta a monte e chi sta a valle del Lago.
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