La rapina avvenuta venerdì a Faloppio è un episodio grave non solo per l’atto in sé, ma anche perché mette in rilievo un problema di sicurezza e di tutela dei lavoratori di Poste Italiane, i quali sono sempre più esposti a questi pericoli. I dipendenti vivono ormai con preoccupazione, ansia e paura il loro lavoro.
Per prevenire questi fenomeni, sarebbe opportuno dotare, a nostro avviso, i singoli uffici postali di collegamenti diretti con le autorità che garantiscono l’ordine e la pubblica sicurezza. Prefetto e Questore dovrebbero porre un’attenzione particolare alle rapine, un fenomeno in questi ultimi periodi sempre più in crescita.
L’azienda Poste deve attivare tutte le azioni necessarie per garantire la tutela dei propri dipendenti e porre in essere atti concreti volti a tutelare l’incolumità dei dipendenti.
Ao dipendenti dell'ufficio poste di Faloppio e ai loro familiari esprimiamo la nostra più totale solidarietà e vicinanza.
La Cgil di Como accoglie favorevolmente la proposta lanciata dal ministro Martina di organizzare a Como, il prossimo 9 dicembre, una manifestazione nazionale per condannare le azioni intimidatorie e le incursioni squadriste di stampo nazi-fascista e xenofobo.
Consideriamo necessaria una risposta forte e univoca di tutte le rappresentanze sociali e democratiche del Paese, e riteniamo indispensabile la presenza delle istituzioni che agiscono nel territorio comasco.
Lanciamo un appello a tutte le associazioni, le forze politiche, gli enti locali, le istituzioni scolastiche, affinché si costruisca uno schieramento ampio che condanni senza tentennamenti le azioni farneticanti come quelle avvenute lo scorso 28 novembre ai danni della rete di volontari del comitato Como senza Frontiere.
Como ha dimostrato di saper essere una città solidale. L'associazionismo e il volontariato, dall’estate 2016, si sono attivati nell'organizzazione della solidarietà per fornire assistenza e tutela ai migranti che stanno nel nostro territorio. Adesso occorrono la presenza e il sostegno di tutti coloro si riconoscono nella Costituzione democratica e antifascista.
Occorre una grande manifestazione che lanci un messaggio chiaro: il nazifascismo e il razzismo sono incompatibili con la democrazia e la contemporaneità.
Questo è il tempo di costruire ponti e abbattere i muri.
Le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Como fanno appello alla Provincia di Como, alle amministrazioni locali e alle forze politiche comasche affinché si sblocchi al più presto la vicenda riguardante la fusione e l'incorporazione delle società partecipate nel gestore unico del servizio idrico integrato “ Como Acqua”.
Le nostre organizzazioni hanno condiviso il percorso di creazione di Como Acqua, chiedendo garanzie occupazionali e l'istituzione di un tavolo per la definizione di un accordo quadro per la gestione dei lavoratori che confluiranno o “avrebbero dovuto confluire” in Como Acqua, condividendo anche un cronoprogramma che prevedeva le fusioni delle società entro dicembre 2017.
Il voto del 15 novembre ha improvvisamente bloccato il processo di fusione gettando, di fatto, nell'incertezza il futuro dell'acqua pubblica comasca e il futuro occupazionale di 153 lavoratori.
È necessario che tutte le parti in causa agiscano in maniera univoca e collaborativa al fine di salvare la gestione pubblica dell’acqua e, al contempo, evitare che le pesanti sanzioni comunitarie si scarichino sul territorio, scongiurare il pericolo che l'acqua finisca nelle mani dei privati.
“Ringrazio tutti i colleghi e i gruppi parlamentari del Partito Democratico per la fiducia. La presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essi correlati è un compito che svolgerò con concretezza, passione e competenza per difendere legalità ed ambiente e contrastare la criminalità ambientale. E’ importante chiudere bene le molte rilevanti inchieste avviate in questi anni, dando così continuità al lavoro del mio predecessore Bratti. Oggi siamo in Toscana, per la terza volta in questa Legislatura, per una serie di sopralluoghi e audizioni concentrati sulla situazione dell'Ato Centro e Ato Costa in materia di gestione dei rifiuti”. Lo dichiara l’On. Chiara Braga, neo eletta Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite
Il Coordinamento Comasco per la Pace vuole esprimere una ferma condanna alla provocazione avvenuta nella serata di martedì 28 novembre da parte del Fronte Veneto Skinheads presso l’Assembleadi Como Senza Frontiere. Al di là dei contenuti confusi e contraddittori del proclama presentato, riteniamo un fatto grave che una libera Assemblea di donne e uomini impegnati nel dare risposte sociali concrete a problematiche del territorio, venga interrotta da gruppi violenti che si ispirano più o meno apertamente al periodo più buio della nostra storia.
Questi fatti rendono ancor più evidente la necessità di una riflessione a tutti i livelli per far sì che i valori democratici non vengano messi in pericolo da coloro che vorrebbero vedere la costruzione di una società nuovamente antidemocratica. Il Coordinamento Comasco per la Pace esprime, quindi, il suo appoggio a tutte le persone che ieri sono state interrotte e a tutte quelle persone che quotidianamente difendono i valori della democrazia; questi fatti non devono accadere.
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