Le OO. SS. CGIL e UIL hanno dichiarato lo stato d'agitazione del personale dipendente dell'Unione dei Comuni Lario e Monti. L'ente è stato costituito nel 2007 tra i comuni di Torno, Faggeto, Blevio, Pognana, Nesso Zelbio e Veleso. Le scriventi OO.SS. hanno sempre partecipato alle trattative sindacali, relative al passaggio del personale in fase di costituzione dell'Unione. Nel corso degli anni i Comuni aderenti all'Unione hanno trasferito gradualmente il proprio personale, ed inoltre l'Unione ha assunto personale dipendente a tempo indeterminato. L'incertezza di alcuni comuni nel permanere all'interno dell'Unione ha inciso negativamente sulle dinamiche della contrattazione. Negli ultimi due anni le CGIL e UIL hanno affrontato e gestito gli effetti e le ricadute che le scelte politiche degli Amministratori che hanno inciso in maniera rilevate anche sul lavoro del personale dipendente e sui servizi alla cittadinanza.
Nel mese di dicembre 2016 i Comuni di Nesso, Veleso e Zelbio hanno deliberato la fuoriuscita dall'Unione Lario e Monti che avverrà dal 1/4/2017. Nel mese di dicembre 2016 e negli incontri successivi la Delegazione di Parte Pubblica ha comunicato la mancata costituzione dei fondi di produttività in tempi utili per gli anni 2015 e 2016, non assolvendo a compiti di specifica competenza dell'ente stesso; l'illegittimità dell'accordo sindacale relativo alle progressioni orizzontali; l'erogazione dei fondi di produttività per gli anni 2014/2015/2016 superiore agli importi disponibili con il rischio di obbligo di restituzione da parte dei singoli dipendenti ed infine l'indisponibilità ad erogare l'indennità di risultato per il personale Responsabile d'Area per gli anni 2013/2014/2015/2016;
Le posizioni assunte dall'Amministrazione rispetto alla risoluzione delle problematiche emerse sono state improntate ad una logica di indisponibilità. CGIL e UIL hanno chiesto alle lavoratrici ed ai lavoratori riuniti in assemblea di mobilitarsi dichiarando lo stato d'agitazione con conseguente convocazione presso la Prefettura.
Dopo la recente ordinanza circa le limitazioni di accesso alla ZTL cittadina anche per gli autoveicoli al servizio delle persone con disabilità la presidente di Ledha Como, Viviana Tombolillo, ha incontrato l’amministrazione comunale per i dovuti chiarimenti Como, 23 febbraio 2017 – Alla luce del dibattito suscitato dalla recente ordinanza comunale che vieta il passaggio di autoveicoli in alcune zone di particolare pregio monumentale e particolarmente frequentate dai pedoni della città (piazza Cavour, piazza Volta, i portici Plinio e le aree immediatamente adiacenti al Duomo) si è recentemente tenuto un incontro tra la presidente di Ledha Como, Viviana Tombolillo, accompagnata dal vice-presidente Marzio Ghezzi, con l’assessore alla mobilità Daniela Gerosa e l'assessore all'urbanistica Lorenzo Spallino.
Durante l’incontro sono stati chiariti i punti-chiave dell’ordinanza volti proprio, secondo gli amministratori, a garantire la sicurezza e la libertà di movimento di tutti i cittadini più fragili (bambini, anziani, persone a ridotta capacità motoria, ecc.) che, almeno in questi luoghi, non dovranno più “guardarsi le spalle” per evitare furgoni e autoveicoli.
Poichè da più parti era emerso il timore che per le persone con disabilità i disagi nella libertà di movimento si sarebbero aggravati con l’entrata in vigore di questa misura, i rappresentanti di Ledha
Como hanno avuto la totale assicurazione che nessun provvedimento andrà a penalizzare questa parte di popolazione.
Dalle informazioni ricevute, è emerso che le norme sono state applicate in maniera corretta, in quanto le aree pedonali possono essere vietate anche all'accesso di auto con permesso per disabili,
derogando tale divieto nel caso in cui una persona disabile vi sia residente o debba assolutamente passarci. Nel caso specifico di Como, secondo le dichiarazioni degli amministratori, tutte le persone
con permesso disabili residenti nelle zone soggette alla restrizione sono state contattate preventivamente ed è stata prevista la sanatoria per casi di accesso motivato ed urgente senza
preavviso. In tutti gli altri casi di effettiva necessità di accesso all'area si può chiedere che venga rilasciato un permesso ad hoc.
Dopo l’incontro Viviana Tombolillo ha dichiarato: “Le zone interdette all'accesso di qualsiasi autoveicolo, con le eccezioni che verrano autorizzate, sono zone riqualificate ad alta pedonalizzazione e proprio il pedone è la fascia che dovrà essere più rispettata in quei luoghi. In Italia non siamo ancora abituati a considerare le aree pedonali come un pregio e non un difetto.
Dell'area pedonale può godere chiunque anche le fasce di popolazione più fragili come i bambini, gli anziani e le persone con disabilità”.
Coordinamento interassociativo comasco per i diritti delle persone con disabilità
Ieri a Como dopo i rastrellamenti fatti dalle forze dell’ordine è ripartita la disumana pratica delle deportazioni dei migranti verso Taranto.
Ancora una volta a pagare il prezzo di leggi scellerate che mettono persone umane nella condizione di “illegalità” e che permettono solo lo spostamento dei capitali e non quello delle persone sono coloro i quali hanno lasciato tutto ciò che avevano, nella speranza di trovare la giusta accoglienza in paesi dove non avrebbero rischiato la vita ogni giorno.
Da una prima analisi sembrerebbe che i controlli effettuati in città nella zona di San Rocco e al Don Guanella abbiano visto la sola discriminate del possesso o meno di “documenti” per selezionare chi sarebbe stato scortato in dogana a Chiasso, caricato forzatamente su un pullam diretto a Taranto e nella migliore delle ipotesi, finire a raccogliere pomodori fornendo manodopera a costo zero all’organizzazione criminale del caporalato.
Da testimonianze ci risulta che siano state rastrellate anche 30 persone assolutamente pacifiche che da tempo passavano la notte presso la Parrocchia di Rebbio.
Come l’estate scorsa è stato aperto un bando per individuare l’azienda che conquisterà l’appalto delle deportazioni, quindi ancora una volta ci sarà chi su questa pratica lucrerà.
Troviamo disumano ed inaccettabile che un paese cosiddetto “civile” permetta che delle persone già in grande difficoltà ed in una situazione di evidente debolezza subiscano tali trattamenti a causa della sola “colpa” di aver deciso di fuggire da paesi dove la propria incolumità non era minimamente garantita. Insomma con la colpa di aver deciso di vivere.
Chiediamo con forza che l’amministrazione comunale decida una volta per tutte di prendere realmente una posizione forte su questo tema.
Non possiamo permettere che nella nostra città non venga rispettato nessun tipo di diritto umano.
Oggi, nuovamente, è partito da Como un autobus con probabile destinazione Taranto.
Oggi, nuovamente, trasporta migranti cercati e trovati per le vie della città senza “regolari” documenti.
Non è questa la “Bella Como” aperta e solidale, non è questa l'Accoglienza.
La vera Accoglienza passa dalla tutela dei Diritti di tutte le persone. I rimpatri, o “spostamenti” forzati, non solo ledono tali diritti, ma anche la dignità di chi è in cerca di un futuro lontano da violenze.
Spostare uomini e donne da un luogo all’altro, atto male giustificato come “prevenzione dell’emergenza”, non può e non deve essere la risposta alle difficoltà nella gestione di un’integrazione, che può invece essere sana e concreta.
Le soluzioni devono essere altre, mirate al rispetto dei Diritti di tutte e di tutti, così come proposto nelle settimane scorse da Como Senza Frontiere, il Gruppo di S. Eusebio e Refugees Welcome.
Chiediamo al Prefetto di impegnarsi perché questa non diventi la risposta delle istituzioni alla necessità di accogliere ma che si impegni a sostenere le proposte della società civile.
Coordinamento Comasco per la Pace
BRAGA (PD): "DOMANI ALLA CAMERA CON IL COLLEGA D'OTTAVIO E IL SOTTOSEGRETARIO BARBARA DEGANI PER PRESENTARE LA LEGGE SULLA GIORNATA NAZIONALE DEL RISPARMIO ENERGETICO".
"Si terrà domani, 22 febbraio alle ore 11.30, presso la Sala stampa di Montecitorio a via della Missione 4, la conferenza stampa di presentazione del progetto di legge per l’ “Istituzione della Giornata nazionale del Risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili” - AC 4256 - presentato dagli On. Chiara Braga (PD) ed Umberto D’Ottavio (Pd) e sottoscritto da oltre 50 parlamentari del Partito Democratico. Sanno presenti oltre alla sottoscritta, prima firmataria della legge, il collega Umberto D’Ottavio, deputato Pd e cofirmatario della legge, il Sottosegretario di Stato all'Ambiente Barbara Degani assieme a Massimo Cirri e Sara Zambotti conduttori della famosa trasmissione di Radio2 RAI Caterpillar, da sempre impegnata sui temi del risparmio energetico con l’iniziativa “M’Illumino di meno”. La proposta di legge raccoglie proprio il messaggio dato dalla storica iniziativa radiofonica che il prossimo 24 febbraio giungerà alla tredicesima edizione". Lo afferma in una nota Chiara Braga, deputata PD annunciando la conferenza stampa di domani alla Camera dei Deputati per la presentazione del progetto di legge sull’“Istituzione della Giornata nazionale del Risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili”.
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