Questo corso si rivolge a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla fotografia naturalistica.
Spiegheremo, attraverso esempi semplici ma incisivi, le regole e i comportamenti da seguire per
realizzare una fotografia in natura attraverso una corretta regolazione della fotocamera.
Le lezioni si svolgeranno dalle ore 20,30 alle 22,30 nella sede operativa di Como del WWF OA
Insubria, presso il Centro Civico di Camnago Volta, piazza Martignoni 2, con cadenza settimanale, cui
seguirà un’uscita sul campo. E' richiesta la propria macchina fotografica.
Il corso ha un numero di partecipanti limitato, min 8 - max 20 persone.
Il corso si suddividerà in 5 lezioni: 3 teoriche, 1 pratica sul campo e 1 di verifica degli scatti eseguiti.
Date lezioni teoriche: Venerdì 10 - 17 - 24 Giugno
Uscita sul campo 4 ore **(in oasi protetta località da concordare) è richiesto mezzo proprio:
Domenica 3 Luglio
Verifica foto: il venerdì seguente all'uscita.
PROGRAMMA
Oggi si è riunito il Coordinamento delle RSU del gruppo HOLCIM.
L'apertura della procedura di mobilità effettuata dalla direzione aziendale, senza prima essersi confrontata con il Coordinamento delle RSU, è' un comportamento che in passato non era mai stato praticato dal gruppo HOLCIM, pertanto il Coordinamento lo ritiene un atto ostile verso i Lavoratori.
Il Coordinamento ha valutato negativamente l'affermazione aziendale che non ci sono investimenti produttivi, investimenti in ricerca e commerciali previsti per il futuro.
L'unica logica seguita e' quella della riduzione dei costi ( con la dichiarazione di 73 esuberi), senza potenziare la rete commerciale e senza presidiare zone geografiche in Italia dove HOLCIM è assente.
Dalle procedure di mobilità si evince un' azienda che riduce l'organico perché nel mercato geografico di riferimento non sono previste la realizzazione delle grandi opere. Abbiamo valutato che non è la migliore strategia per affrontare il futuro in un mercato del cemento che si ridimensiona.
“Saremo molto attenti e vigili affinché Regione Lombardia monitori la situazione e conceda risorse per le misure di compensazione per quanto riguarda il passaggio di inerti da Svizzera a Italia, e affinché l’eventuale sperimentazione di chiusura di 7 valichi minori non penalizzi chi vive e lavora a ridosso del confine”, dice Mirko Baruffini, consigliere delegato della Provincia di Como dentro la Regio Insubrica, al termine della riunione che si è tenuta stamattina, nella sede di Mezzana.
All’ordine del giorno, oltre ad altri temi, proprio la questione del passaggio di inerti e l’eventuale chiusura dei valichi doganali minori. “Per i territori della Valle dei Mulini la tematica è cruciale – ha spiegato, durante la seduta, Baruffini –. L’accordo non è gradito alle popolazioni perché il timore è legato al traffico di camion che si verrebbe a creare e che dovrebbe attraversare anche i centri dei paesi”. E la paura dei cittadini di quell’area a ridosso del confine, ha ricordato il delegato comasco, “è anche quella che i mezzi pesanti escano carichi di inerti e rientrino colmi di materiale di scarto e magari, tra essi, il temibile amianto, trattato in modo diverso in Italia rispetto alla Svizzera”. Dall’incontro di oggi è, infatti, emerso che tra i punti in discussione c’è proprio anche quello di non far rientrare i camion vuoti per ottimizzare gli spostamenti, “come pure di ragionare su un eventuale trasporto su rotaia che ci vedrebbe maggiormente favorevoli”.
(Roma, 26 maggio 2016) “A due anni dall’approvazione delle linee guida per la riforma del Terzo Settore, a cui è seguito un confronto fatto di dialogo, integrazioni, correzioni e raccolta di istanze che ha visto il coinvolgimento di numerosi soggetti e rappresentanti di organizzazioni impegnate da tempo in questo particolare ambito, il disegno di legge delega è stato finalmente approvato in via definitiva alla Camera. Un traguardo storico importante per le migliaia di associazioni del no-profit, e per i milioni di volontari che rappresentano per l’Italia una risorsa vitale fondamentale per l’assistenza, la tutela sociale e il benessere della nostra collettività. Un importante provvedimento che insieme al Piano nazionale e la legge delega per la lotta contro la povertà e per l’inclusione sociale, alla legge sul ‘dopo di noi’ va ad aggiungersi alle politiche di cura e di tutela destinate alle fasce più deboli del nostro Paese”. Lo dichiara la deputata comasca Chiara Braga dopo che l’Aula di Montecitorio ha licenziato nella tarda serata di ieri il provvedimento di riforma organica della disciplina del Terzo Settore riguardante quindi il volontariato, la cooperazione sociale, l’associazionismo no-profit, le fondazione e le imprese sociali.
ACSM-AGAM, Guerra e Braga (PD): “Sottosegretaria Blondelli risponde all’interrogazione sulla situazione dei lavoratori di Acsm-Agam”
(Roma, 25 maggio 2016) In Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, la Sottosegretaria di Stato al Lavoro e alle Politiche sociali Franca Biondelli ha risposto all'interrogazione presentata dai deputati comaschi del Partito Democratico, Mauro Guerra e Chiara Braga, sulla situazione dei lavoratori ACSM-AGAM a seguito del subentro di 2i Rete Gas nella gestione del servizio gas.
"Con la nostra interrogazione - riferiscono Guerra e Braga – abbiamo evidenziato la situazione dei 34 dipendenti per i quali si pone il problema della necessità che nel passaggio da Acsm-Agam a 2i Rete Gas non vengano meno né siano ridotti, a seguito delle mutate normative, i diritti e le tutele precedentemente acquisite, mentre molti degli stessi lavoratori sono costretti anche ad affrontare il problema della ricongiunzione previdenziale, essendo iscritti alla posizione Inpdap; ricongiunzione ingiustamente e insostenibilmente molto onerosa nonostante siano stati versati i relativi contributi. Abbiamo chiesto quindi al Ministro di sapere se e come intendesse intervenire affinché le conseguenze della giusta concorrenzialità nella gestione del servizio di distribuzione del gas non debbano
ASSEMBLEA VENERDI' 27 ALL'ESTERNO DELLA SEDE DI VIA CAVALLOTTI Como, 25 maggio 2016 - Stato di agitazione dei lavoratori delle agenzie delle entrate di Como. Lo hanno deliberato Fp Cgil, Fp Cisl, Pa Uil, Salfi, Usb, e le Rsu della direzione provinciale di Como. Si lamenta
il blocco degli stipendi, la riduzione dei comparti che segna la cancellazione delle specificità retributive per ciascun settore, l'annunciata e prossima chiusura degli ufficic territoriali di Erba e Cantù, il gravame lavorativo scaturito dalle numerose istanze di collaborazione volontaria e per l'intenso afflusso di utenza in vista per delle prossime dichiarazioni dei redditi. Per queste ragione, dal 19 aprile i lavoratori delle diverse aree si sono sottratti agli orari straordinari e hanno osservato tutte le norme di settore, rallentando i ritmi di lavoro. Come più volte denunciato, i lavoratori dell'ufficio controlli di Como, nonostante la deficienza di organico, sono impegnati nella lavorazione di 6 mila domande di collaborazione volontaria da evadere entro il prossimo settembre, a fronte di questo titanico sforzo la parte datoriale non offre nessun emolumento retributivo, anzi il governo propone la cancellazione dei comparti. Altra e non meno importante criticità si sono riscontrate nell'ufficio territoriale ove l'afflusso di utenza, anche in vista delle prossime scadenze, è di indubbio rilievo rispetto alle unità impegnate. Per tutte queste ragioni e anche in risposta i recenti e frequenti attacchi mediatici, i sindacati e la rsu chiedono a tutti gli
interlocutori istituzionali di proporre misure di salvaguardia alle rivendicazioni così da cessare lo stato di agitazione. Dalle 10 alle 12, è prevista un'assemblea all'esterno della sede in via Cavallotti.
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